Il caso della provincia di Pordenone: almeno 15 attacchi in pochi mesi contro gli animali domestici
Dal Piemonte all’Emilia-Romagna, negli ultimi anni la presenza di lupi in Pianura Padana è aumentata in modo significativo.
Tra le zone in cui il fenomeno è stato maggiormente riscontrato di recente c’è la provincia di Pordenone, dove si sono moltiplicati non solo gli avvistamenti, ma anche gli attacchi portati dai branchi degli animali selvatici nei confronti di quelli domestici.
Sono 15 gli episodi predatori segnalati di recente nella pianura friulana, dove l’ultimo monitoraggio del Servizio biodiversità del Friuli Venezia Giulia ha censito almeno 5 branchi, di cui uno che dal 2017 vive quasi esclusivamente nell’alta pianura pordenonese, e una coppia, per una densità stimata tra 1 e 3 esemplari per 100 km quadrati.
Tutelare gli animali domestici e rimuovere i rifiuti organici
I lupi si sarebbero spostati autonomamente verso il Nord-Est dai Balcani e dagli Appennini e la loro presenza, dal punto di vista ecologico, viene vista positivamente, per la capacità dei predatori di tenere sotto controllo il numero di cinghiali. Al tempo stesso, a correre i maggiori rischi sono gli allevamenti di animali da reddito, per prevenire i quali i consigli degli esperti sono quelli di dotarsi di recinzioni elettrificate e di cani da guardiania.
Alcuni lupi hanno poi la tendenza ad avvicinarsi anche ai centri abitati.
Anche in questo caso, il principale problema è quello della tutela degli animali domestici d’affezione, che andrebbero preferibilmente tenuti al guinzaglio e custoditi di notte in ambienti protetti. Tra i consigli, anche evitare di lasciare nelle ore notturne alimenti esposti all’aperto e rimuovere i rifiuti organici.
Il lupo non è considerato una specie pericolosa per l’uomo
Quanto alla pericolosità per l’uomo, i casi di aggressione sono estremamente limitati, per quanto si segnali una tendenza dei lupi a una minore ritrosia ad avvicinarsi agli esseri umani.
In Europa, comunque, pur ammettendo che il rischio zero non esiste, il lupo non è considerato una specie pericolosa per l’uomo.
“Anche quando vivono in zone antropizzate – spiega il sito del progetto lifewolfalps.eu, volto a migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi – preferiscono spostarsi nelle ore notturne quando è meno probabile incontrare persone in giro, come dimostra uno studio recente condotto in Svezia, in cui sono stati monitorati, nel corso di 10 anni, gli spostamenti di 52 lupi appartenenti a 44 branchi differenti”.