Via Vandelli, la Basilica dei Fieschi e il Sentiero degli ulivi scalano la classifica e si posizionano tra i primi dieci luoghi italiani del Cuore
C’è tempo fino al 15 dicembre per indicare il Luogo del Cuore preferito tra gli oltre 37 mila finora votati nel corso dell’11a edizione del censimento organizzato dal FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Sono oltre un milione i voti arrivati fino ad oggi e la classifica è in continua mutazione.
Nella top ten troviamo infatti 3 nuovi luoghi al 4°, 7° e 10° posto. Sono: Via Vandelli, tra l’Emilia Romagna e la Toscana, la Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE) e il Sentiero degli ulivi in Umbria.
La top ten in continua evoluzione
La classifica definitiva dei Luoghi del Cuore, quelli che vorremo sempre ritrovare identici a loro stessi, oppure restaurati, tutelati, valorizzati verrà pubblicata a febbraio 2023. Attualmente, dall’unione dei voti online e quelli cartacei, spiccano le performance di gradimento di questi 3 luoghi.
Via Vandelli è 4^ con 10.474 voti totali. Voluta dal Duca Francesco III d’Este per collegare Modena con Massa e il Mar Tirreno e realizzata nel 1739 da Domenico Vandelli era la più avveniristica delle strade carrozzabili e esempio della rivoluzione viaria settecentesca. Serviva per il commercio delle merci dalla Pianura Padana al porto di Marina di Avenza.
Nel suo insieme si tratta dell’unico cammino che ripercorre esattamente il tracciato di una vera strada risalente all’Illuminismo. Attraversa il territorio appenninico del Frignano nel Modenese e le Garfagnane, per poi risalire le Alpi Apuane. In queste aree si aprono vasti paesaggi sulla valle del Panaro, sul monte Cimone fino al mare.
Percorrendola si possono osservare diverse ofioliti o rocce verdi (così chiamate per la predominanza di tale colore nei componenti mineralogici, ndr) – Varana, Sasso, Tignoso – , fenomeni geologici come i vulcani di fango, un lago termale e un ponte naturale in arenaria detto Ponte Ercole o Ponte del Diavolo. La peculiarità del cammino è costituita dai tratti di pavè originali ancora presenti.
Dalla Liguria all’Umbria
In 7^ posizione della classifica con 8.511 voti è arrivata la Basilica dei Fieschi. Si trova a Cogorno, in provincia di Genova e risale al 1200.
Gran parte della struttura è in ardesia o pietra di Lavagna, dove anticamente molto prima dei Romani l’uomo estraeva questa pietra famosa per le sue proprietà quali elasticità, resistenza alla flessione, ridotta porosità, non geliva e indeformabilità anche se sottoposta a calore, eccezionale resistenza al fuoco. Caratteristiche che ne fanno un materiale da costruzione unico al mondo.
Il campanile si presenta come una massiccia torre quadrangolare mentre l’interno ha un impianto architettonico a 3 navate, separate da filari di colonne in pietra con capitelli particolarmente decorati.
Dalla Liguria all’Umbria che posiziona al 10° posto Il Sentiero degli ulivi. La Fascia olivata Assisi – Spoleto è un paesaggio pedemontano appenninico di oltre 40 km.
E’ un patrimonio unico e irripetibile che coinvolge 6 comuni della provincia di Perugia, nella sottozona dei Colli Assisi Spoleto: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto. Il paesaggio offre alla vista 9 mila ettari di terreno con quasi un milione e 500 mila piante di ulivi che ne fanno una delle principali aree olivicole dell’Umbria.
La novità nella classifica speciale
Una novità si segnala anche nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi” che riguarda i piccoli comuni con meno di 5 mila abitanti e i singoli luoghi che ne fanno parte, siano essi edifici, piazze, ponti, mura, porte urbiche, chiese, fontane, giardini. Scala le posizioni e raggiunge il 3° posto il Cimitero Vecchio di Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina.
L’unicità di questo sito è nella struttura architettonica delle sue tombe, detta alla “cappuccina”, ricoperte da mattonelle di ceramica siciliana – ambrogette – poste le une accanto alle altre a formare disegni floreali o geometrici.
Silvia Bolognini