L’esito delle urne era chiaro, ma adesso c’è l’ufficialità.
Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia per i prossimi 5 anni, ha nuovamente indossato la sua fascia tricolore.
La proclamazione è avvenuta a Rialto, nel pomeriggio di lunedì 28 settembre, nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Venezia.
A formulare la nomina ufficiale del primo cittadino è stato il giudice Fabio Doro, presidente dell’Ufficio centrale elettorale. Presente anche il presidente del Tribunale civile veneziano, Salvatore Laganà.
Verso la definizione del nuovo Comune
La nomina di Luigi Brugnaro è il primo passo verso la definizione del nuovo Consiglio comunale, che potrà comunque essere successivamente modificato nella sua composizione una volta che il sindaco avrà nominato i membri della Giunta. Se, come accade nella gran parte dei casi, i nuovi assessori saranno nominati tra coloro che sono stati eletti come consiglieri, il loro posto in aula sarà infatti preso dai primi dei non eletti, in ordine di preferenza.
Un ordine che, però, ancora non è stato formalmente confermato dopo il riconteggio dei voti già concluso dall’ufficio elettorale.
Tant’è che, al momento, sono stati cancellati gli stessi dati pubblicati e aggiornati in tempo reale fin dall’apertura dello scrutinio nell’apposita sezione del sito internet del Comune. Nelle pagine dedicate al Comune e alle Municipalità, sotto il titolo “Elezioni 2020” ora compare la scritta: “Dati temporaneamente non disponibili. In attesa della pubblicazione dei dati ufficiali”. La lista degli eletti è stata pubblicata nell’Albo pretorio solo nel pomeriggio di martedì 29 dalla Segreteria generale del Comune, che ha avviato i lavori per la convocazione del primo Consiglio comunale e dei primi Consigli di Municipalità. Rispetto ai primi conteggi, c’è una sola variazione: il secondo eletto per Fratelli d’Italia è Maika Canton e non Francesco Zingarlini.
La nuova Giunta
Quella del vicesindaco e degli assessori che comporranno la nuova Giunta comunale è invece una scelta politica che spetta al sindaco.
Essendo sostenuto da una coalizione, Brugnaro si sta confrontando da giorni con gli alleati, partendo dalla base degli accordi pre-elettorali. Il vice sindaco, ad esempio, sarà sicuramente un esponente della Lega.
Pur mancando l’ufficialità, pare ad esempio scontato che sarà il segretario veneziano del partito, Andrea Tomaello. La sua eventuale nomina non libererebbe però posti in Consiglio, non essendo stato Tomaello tra i candidati alle elezioni. Per gli altri 2 assessorati che dovrebbero andare a esponenti leghisti (probabilmente Sicurezza e Commercio), è invece probabile che i papabili vadano cercati tra i più votati alle urne.
Il sindaco sta decidendo anche se confermare o cambiare qualche nomina tra gli assessori scelti all’interno della sua lista civica, prima in città. I posti dovrebbero essere comunque 5, più gli eventuali consiglieri delegati, che nella precedente consiliatura erano stati altri 5.
A completare la Giunta dovrebbero essere infine 2 assessori, probabilmente riconfermati, equamente divisi tra Forza Italia (Zuin) e Fratelli d’Italia (Zaccariotto), a meno che il sindaco non decida di concedere un posto in più a questo secondo partito.
Le Municipalità
Il netto successo dei candidati della coalizione di centro-destra anche nei Parlamentini delle Municipalità ha determinato l’assegnazione di un premio di maggioranza, confermato dal Tribunale, in quelle dove maggiore è stato il divario. Si tratta soprattutto di Favaro Veneto, dove il presidente Marco Bellato potrà contare su 13 consiglieri contro 5 di opposizione. Ma anche di Zelarino-Chirignago, dove ancora ci saranno 12 consiglieri di centrodestra e 6 di opposizione.
Anche la pubblicazione dei nomi dei consiglieri eletti nelle 6 Municipalità è arrivata nella serata di martedì 29 settembre. I numeri erano comunque già ufficiali. In totale, la lista Brugnaro ha eletto 44 consiglieri, seguita dal PD con 32. Tra gli altri, 21 sono della Lega, 12 dei Verdi Progressisti, 8 di Fratelli d’Italia, 6 di Venezia è Tua e 2 della lista Boraso.