Laureato in architettura a Venezia con il massimo dei voti, imprenditore, dirigente sportivo, politico, in tutti i campi in cui si è cimentato nella sua vita, Luigi Brugnaro ha raccolto successi.
Nato a Mirano il 13 settembre 1961, figlio della maestra elementare Maria e dell’operaio, leader sindacale e poeta Ferruccio, Brugnaro si è affermato fondando nel 1997 l’agenzia per il lavoro Umana, diventata in pochi anni leader nel settore.
Con gli anni, Umana è diventata una holding che raggruppa una ventina di aziende attive nel campo dei servizi, della manifattura, dell’edilizia, dello sport e dell’agricoltura.
Luigi Brugnaro ha rivestito anche l’incarico di presidente di Confindustria Venezia dal 2009 al 2013, è stato membro della Giunta e del Direttivo nazionale dell’associazione degli industriali, presidente di Assolavoro, delegato per il Veneto all’Expo 2015 e presidente del Comitato Expo Veneto.
Anche lo sport gli ha riservato grandi soddisfazioni.
Rilevata nel 2006 la storica società di basket Reyer Venezia, l’ha portata ai massimi livelli nazionali, sulla base di un progetto non solo sportivo, ma anche sociale e culturale diffuso, che parte dal settore giovanile, tanto maschile quanto femminile.
Dopo 73 anni dai primi due titoli, la prima squadra della Reyer maschile, ripartita dalle serie minori in seguito a un fallimento, ha così vinto due scudetti, una Coppa Italia e una Fiba Europe Cup.
Quella femminile ha conquistato quest’anno il secondo scudetto della sua storia, 75 anni dopo la prima volta, oltre a due Supercoppe Italiane, una Coppa Italia e una Adriatic League.
Sceso nell’agone politico in occasione delle elezioni comunali del 2015, a capo di una lista civica, Brugnaro è stato subito eletto sindaco di Venezia, venendo riconfermato con un secondo mandato alle elezioni del 2020.
Una nuova vittoria al primo turno, raggiunta con il 54,13% delle preferenze.
A Venezia Brugnaro è il sindaco “del fare”.
E’ uomo che si infuria e che si commuove, è il “sindaco con gli stivali”, quello che, durante “l’acqua granda”, l’eccezionale alta marea che ha colpito la città nel novembre 2019, è stato a fianco dei cittadini scendendo in strada con i suoi stivali inguinali, raggiungendo più volte le isole maggiormente colpite durante e dopo l’emergenza, per controllare che i lavori di ripristino, delle rive e delle abitazioni, fossero stati fatti e a dovere, che i contributi fossero arrivati e che tutti avessero potuto farne richiesta.
Ugualmente durante l’emergenza sanitaria, quando per mesi si è collegato ogni giorno con lunghe dirette facebook per aggiornare sulla situazione in corso e trasformandosi in volontario tra i volontari per distribuire con la Protezione Civile e le associazioni locali, le mascherine, allora inizialmente introvabili.
Ha sempre detto di non aver mai avuto tessere politiche in tasca e ha sempre portato come bandiera la sua trasversalità politica.
Quella che oggi è alla base di Coraggio Italia.
“Un percorso propositivo ed inclusivo – ha annunciato – dove a parlare sia la forza dei fatti. Un unico obiettivo: fare bene le cose utili per i cittadini e per il Paese”.