Nonostante i pesanti aumenti annunciati per ottobre, i rincari delle bollette di luce e gas non graveranno sugli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del “bonus energia”. Il Governo ha infatti dato il via libera al decreto per contenere l’aumento dei costi di luce e gas a carico delle famiglie in difficoltà economica e con malati gravi. Un intervento per il quale arrivano 450 milioni a rafforzare il bonus sociale.
Bollette energetiche più leggere per le famiglie e le piccole imprese
Quanto pagheremo elettricità e gas e quanto si risparmia con il decreto? L’intervento del Governo Draghi taglia in parte i rincari delle bollette di elettricità e gas per il 2021. Dal 1 ottobre le nuove misure sono a vantaggio di nuclei familiari che hanno un Isee inferiore a 8.265 euro annui; famiglie numerose con almeno 4 figli e Isee di 20.000 euro; percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute. Per queste persone saranno tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento delle bollette.
Differente il discorso per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 Kw. Per loro saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema.
Gli sconti per elettricità e gas
Per quanto riguarda il gas il decreto interessa 2,5 milioni di famiglie che beneficiano del bonus sociale e che vedranno azzerati gli effetti del rincaro in bolletta. Per tutti gli altri utenti l’Iva oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo è portata al 5%. Per eliminare gli oneri generali di sistema il decreto stanzia circa due miliardi e mezzo, dei quali due per quelli nella bolletta della luce e 480 milioni per il gas. A questi fondi si aggiungono i 450 milioni che rafforzano il bonus sociale.
Quest’anno il rimborso della luce è stato pari a 125 euro per i nuclei con uno o due componenti; 148 con tre-quattro componenti e 173 per le famiglie più numerose. Per tutti gli altri 26 milioni di clienti domestici e sei milioni di piccole aziende il decreto garantisce, grazie alle norme sugli oneri di sistema e l’Iva agevolata, un risparmio di un terzo rispetto agli incrementi energetici attesi del 40% per le utenze della luce e del 30% per il gas. In termini pratici lo sconto del Governo è di circa 13 euro su una bolletta della luce di 100 euro che sale a 140 per l’impennata delle forniture, mentre di una decina di euro per quella del gas che con l’aumento arriva a 130 euro.
I costi che pesano nelle bollette
Quali sono i costi che sosteniamo nelle bollette? Attualmente si pagano gli oneri di sistema come il sostegno delle energie rinnovabili e della cogenerazione (Asos) e gli oneri generali (Arim) che includono lo smantellamento delle centrali nucleari e la ricerca per l’innovazione tecnologica. Ad incidere però maggiormente sulla bolletta della luce resta sempre la spesa per la materia prima con voci di costo fisso e variabili a cui si aggiungono le imposte, l’accisa e l’Iva e il Canone Rai.
Anche nella bolletta del gas il peso maggiore del costo riguarda il prezzo della materia prima riferito al costo medio efficiente del mercato, vale a dire il costo previsto per l’acquisto del gas che poi viene venduto al cliente finale dal fornitore; la Componente copertura rischi legata ai costi per l’attività di approvvigionamento che sostengono i gestori per fornire gas ai clienti; la quota vendita al dettaglio (Qvd). Quest’ultimo importo sul mercato tutelato è di 62,74 euro l’anno, mentre su quello libero i fornitori possono applicare importi più alti.
Silvia Bolognini