Uno studio evidenzia, nei ratti, gli effetti degli schermi di smartphone e computer sull’allungamento delle ossa e sulla pubertà precoce
L’esposizione eccessiva alla luce blu emessa dai dispositivi Lcd e Led (come gli smartphone, i tablet, i moderni televisori e i computer, ma anche i sistemi di illuminazione a basso consumo energetico) potrebbe anticipare le tappe di sviluppo fisico dei nostri figli, influenzandone la crescita. In particolare, stando troppo tempo davanti a uno schermo, le ossa si allungherebbero più rapidamente all’inizio, ma smetterebbero di crescere prima, rendendole più corte della media una volta diventati adulti.
Il team dell’Università turca di Gazi che ha presentato la ricerca al 62° incontro annuale della Società di endocrinologia pediatrica a Liverpool sottolinea che lo studio è stato effettuato sui ratti, per cui “non possiamo essere sicuri che questi risultati sarebbero replicati nei bambini”. Al tempo stesso, il ricercatore principale, Aylin Kılınç Uğurlu, afferma che “i nostri dati suggeriscono che l’esposizione prolungata alla luce blu accelera sia la crescita fisica che la maturazione della piastra di crescita, portando alla pubertà precoce”.
La luce blu e la pubertà precoce nei ratti
Lo stesso gruppo di lavoro aveva già dimostrato, in precedenti studi, che i ratti hanno un rischio maggiore di pubertà precoce quando sono esposti alla luce blu. Nella nuova ricerca si sono concentrati sullo studio, mai effettuato in precedenza, di questa associazione nella possibile accelerazione di crescita ossea e nella sua influenza nello sviluppo puberale. Lo studio controllato/clinico randomizzato si è incentrato sull’esame di 18 ratti maschi e 18 femmine dell’età di 21 giorni.
Gli animali sono stati divisi in 3 gruppi di 6 esemplari, esposti rispettivamente, fino ai primi segni di pubertà, a un normale ciclo di luce, oppure a 6 o 12 ore di esposizione alla luce blu. I ricercatori hanno dunque misurato la loro lunghezza e i quella dei femori, scoprendo che i ratti esposti alla luce blu avevano una crescita più rapida, in particolare nelle ossa, e hanno iniziato la pubertà prima rispetto a quelli in condizioni di luce standard.
La crescita dei bambini nell’era della luce blu
Durante il processo di crescita e sviluppo, le ossa lunghe dei bambini, come il femore, si allungano progressivamente a ciascuna estremità, in aree di cartilagine liscia ed elastica chiamate “piastre di crescita”. La crescita in altezza prosegue fino alla solidificazione di queste estremità, che generalmente avviene tra i 14 e i 16 anni nelle femmine e tra i 16 e i 18 anni nei maschi. Negli ultimi anni, però, diversi studi hanno riportato un aumento della pubertà precoce sia nelle ragazze che nei ragazzi, facendo ipotizzare una connessione con l’aumento dell’uso di dispositivi che emettono luce blu.
In questi casi, le ossa crescono rapidamente all’inizio, ma spesso interrompono la crescita in anticipo. “Mentre l’aumento della crescita può sembrare benefico- sottolinea Uğurlu – il nostro studio ha scoperto che l’esposizione alla luce blu ha portato a cambiamenti strutturali precedenti nelle placche di crescita, suggerendo un impatto sull’età ossea a lungo termine. Ciò significa che le loro ossa sono maturate troppo presto, il che potrebbe potenzialmente farle essere più corte della media da adulti”.
Provare a prevenire i rischi della luce blu
In generale, è già noto che la luce blu, che ha una corta lunghezza d’onda e presenta così una più elevata frequenza ed energia, è in grado di influire direttamente sulla produzione della melatonina e dunque sull’insonnia, produce effetti negativi (rossore, irritazione, secchezza, stanchezza visiva) sulla vista, favorendo il mal di testa fino a effetti di lungo periodo come maculopatia, miopia e cataratta. Le nuove conclusioni sollevano allora importanti domande sugli effetti a lungo termine della luce blu sulla salute dei bambini, sempre più esposti agli schermi fin dalla giovane età, spingendo a effettuare ulteriori ricerche sugli effetti sulla crescita.
I ricercatori turchi stanno allora progettando di indagare su come l’esposizione alla luce blu prima della pubertà influenzi l’altezza e lo sviluppo scheletrico nei ratti adulti. “Vogliamo esplorare – conclude Uğurlu – gli effetti a lungo termine dell’esposizione alla luce blu prepuberale e scoprire se determinate durate o intensità di esposizione hanno effetti reversibili o permanenti sullo scheletro più avanti nella vita. In definitiva, questa ricerca potrebbe portare a misure preventive per un uso sicuro dello schermo durante lo sviluppo dell’infanzia”.
Alberto Minazzi