Lo sapete, comprando un biglietto, quante probabilità si hanno di vincere il primo premio di 5 milioni di euro messo in palio con la Lotteria Italia?
Lo dice il sito ufficiale: una su 11 milioni.
Ma le percentuali aumenteranno se, prima dell’estrazione del 6 gennaio 2022, le vendite saranno inferiori al totale di 10 milioni di tagliandi cartacei e 1 milione di biglietti digitali messi in circolazione dallo scorso 20 settembre.
La Lotteria Italia e la ripartenza
È una delle tante curiosità legate alla principale lotteria nazionale che, pur avendo perso appeal nel nuovo millennio, resta comunque un appuntamento con la fortuna per milioni di Italiani.
Sono stati in media quasi 8 su 100 coloro che hanno tentato la dea bendata nell’estrazione di gennaio 2021.
E chissà se la voglia di ripartenza, dopo i difficili mesi passati per l’emergenza sanitaria, determinerà anche una ripresa delle vendite dei biglietti. Anche perché, storicamente, più volte in passato le lotterie sono servite per raccogliere fondi per aiutare il sistema pubblico a rialzare la testa.
Le lotterie delle origini
Per poter parlare di una vera e propria lotteria italiana bisogna risalire di poco più di un secolo.
Se la Grande Lotteria Nazionale organizzata in occasione dell’Esposizione Generale Torino è del 1898, il tricolore fa la sua comparsa sui biglietti nel 1911 della Lotteria Nazionale di Roma e Torino.
La prima in assoluto sul territorio della Penisola è però addirittura del 9 gennaio 1449.
Il suo inventore fu il banchiere milanese Cristoforo Taverna, che la promosse per contribuire a risanare le casse della Repubblica Ambrosiana dopo le ingenti spese sostenute nella guerra contro Venezia.
Le lotterie e le guerre
Il collegamento tra le conseguenze dei conflitti e le lotterie si ripete anche nella storia recente. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, furono istituite numerose lotterie a sostegno della ricostruzione, come quella Nazionale a beneficio della Croce Rossa o quella Italica per gli interessi del Mezzogiorno.
La stessa situazione si ripeté nel 1945, conclusa la Seconda Guerra Mondiale.
Alla base dell’isituzione della Lotteria di Solidarietà Nazionale e della Lotteria Nazionale Italia furono infatti scopi assistenziali e sociali. Nel frattempo, nel 1936, la “Lotteria di Tripoli”, abbinata alla gara automobilistica, era passata al servizio del Lotto del Ministero delle Finanze, dando via al moderno sistema.
La svolta dagli anni Cinquanta
Il boom economico del secondo dopoguerra portò a un’ulteriore svolta, affiancando alle iniziative assistenziali anche quelle volte alla promozione di turismo, cultura e arte.
La Lotteria Italia fu ufficialmente autorizzata tra le 4 lotterie a cadenza annuale (insieme a quelle di Merano, Agnano e Monza, legate a eventi sportivi) con una legge del 1955.
Negli anni successivi, sono aumentati significativamente sia il prezzo del biglietto che il primo premio, arrivato a toccare i 150 milioni nel 1969.
Sono anche gli anni dell’abbinamento con le trasmissioni televisive e radiofoniche, che contribuiscono a rendere la Lotteria Italia la più seguita e partecipata dagli Italiani.
Il boom degli anni Ottanta e il calo nel nuovo millennio
Il vero periodo d’oro della Lotteria Italia è stato quello degli anni Ottanta.
Un’edizione particolarmente significativa fu quella del 1986, quando il biglietto da 3 mila lire consentì di concorrere per la prima volta a un primo premio che toccava il miliardo. In quel periodo, fino agli anni Novanta, le vendite superarono costantemente i 30 milioni di biglietti, con il record ancora imbattuto di 37,4 milioni del 1988.
Tra il 2000 e il 2001, con il passaggio all’euro, a fronte di una spesa di 2,58 euro (arrotondati l’anno successivo a 3), si stabilì in 5 milioni di euro, come oggi, l’ammontare della vincita massima.
Ma la fama della Lotteria Italia, complice forse anche la concorrenza di altri giochi, iniziò a venir meno. L’ultimo superamento dei 10 milioni di biglietti venduti risale al 2010. Nel 2020 le vendite si sono fermate a 4,6 milioni .
Premi non ritirati e premi in palio
Disinteresse o disattenzione?
I dati relativi ai premi in palio non ritirati aprono a entrambe le interpretazioni.
A partire dal 2000, infatti, sono stati eclatanti alcune “dimenticanze”.
Nei primi vent’anni del nuovo secolo il totale supera i 29 milioni di euro.
Nel 2009, a esser stato dimenticato è stato addirittura il primo premio di 5 milioni di euro.
In quel caso, la somma fu rimessa in gioco l’anno successivo.
A proposito di premi, molti non sanno che, ferma restando la cifra assegnata al vincitore, gli altri premi si legano al totale dei biglietti venduti. Questo vale sia per l’importo dei 5 premi di prima categoria che per numero e importi degli eventuali altri premi minori assegnati. La Lotteria Italia 2022 assegna anche 66 premi giornalieri: dall’11 ottobre al 10 dicembre e dal 20 al 24 dicembre.
Alberto Minazzi