Con un punteggio di 88,50 ha scalato la classifica posizionandosi al secondo posto. E dal Ministero arriva un contributo di 1 milione e 700 mila euro
Poco meno di un anno fa, è stato nominato Teatro Nazionale diventando una delle eccellenze del nostro Paese e dal 2018 gode anche del titolo di Tric – Teatri di rilevante interesse culturale.
Oggi, il Teatro Stabile del Veneto scala la classifica dei migliori teatri italiani stilata dal Ministero della Cultura e conquista la seconda posizione. Una valutazione che gli è valsa un contributo ministeriale di 1 milione e 700 mila euro e che conferma il suo ruolo significativo anche per la Regione.
I numeri dello Stabile in top position come eccellenza della cultura
A seguito della valutazione della Commissione Consultiva per il Teatro allo Stabile del Veneto, che comprende i teatri Goldoni a Venezia, Verdi a Padova e Mario del Monaco a Treviso, è stato assegnato un punteggio complessivo di 88,50 che lo ha portato a posizionarsi secondo tra i migliori teatri italiani con un balzo in avanti di ben 10 punti rispetto al 2017, l’ultimo anno del TSV nel ranking dei teatri nazionali prima del declassamento. A determinare l’ottimo risultato sono state in particolare due categorie in cui ha totalizzato il punteggio in assoluto più alto su scala nazionale: la dimensione quantitativa e l’efficienza nella gestione economica e organizzativa dell’ente.
Guardando all’attività nel 2022, il TSV ha realizzato 359 produzioni proprie o coprodotte creando occupazione lavorativa con più di 22 mila giornate retribuite, vale a dire che in media ha scritturato ogni giorno da uno a due artisti e tecnici.
Guardando i costi totali a bilancio del 2022, rispetto ai tradizionali contributi associativi dei soci istituzionali Regione Veneto, Comuni di Padova, Venezia e Treviso, Camere di Commercio territoriali e provincia di Padova, il Teatro è riuscito a reperire nuove risorse fino al 56% di questi. Ottimi sono stati anche i risultati della campagna abbonamenti che ne ha contati più di 4 mila, della vendita dei biglietti e dell’avvio di nuovi accordi di sponsorizzazione.
La programmazione ha allargato i confini
Secondo in classifica solo alla Fondazione Emilia Romagna Teatro, il merito dei risultati ottenuti va anche all’ampliamento della programmazione.
Oltre ai cartelloni delle stagione di prosa dei teatri Verdi, Goldoni e Mario del Monaco infatti, lo Stabile del veneto è impegnato in diversi progetti innovativi aperti alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena. Questi coinvolgono giovani artisti e vedono la collaborazione di prestigiose realtà del territorio.
«Questi straordinari traguardi che ci riempiono di gioia e orgoglio – ha sottolineato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – sono il frutto di una programmazione di qualità, di una gestione efficiente delle risorse e di una grande varietà di produzioni proprie. Un grazie va all’impegno di tutti gli artisti, dei tecnici, del personale amministrativo e ovviamente al numeroso pubblico che, premiando la qualità degli spettacoli, mantiene il Teatro vivo e lo stimola verso obiettivi sempre più sfidanti».
Lo sguardo attento alla formazione
Il Teatro guarda anche agli artisti del domani. Per questo è attivo nella creazione e formazione di giovani che calcheranno le scene.
Significativa in questa direzione è l’attività svolta con l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nell’ambito del progetto “TeSeO-Teatro Scuola e Occupazione” nato nell’accordo di programma su base triennale 2023/2025 con la Regione Veneto e finanziata dal fondo Sociale Europeo Plus.
La scuola ha già visto riconoscere a livello nazionale alcuni suoi frequentatori. L’attenzione è anche per quello che sarà il pubblico del domani con il “Teatro per Ragazzi”, le rassegne dedicate alle famiglie, la realizzazione di laboratori dedicati a specifiche fasce d’età oltre a contest teatrali tra Istituti scolastici della Regione.
Il Teatro Stabile del Veneto è stato fondato nel 1992. Dal 2001 al 2011 ha anche assunto la direzione artistica del Ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico di Vicenza del quale ha assunto dal 2003 al 2009 anche la gestione. La sua proposta culturale va dalla prosa alla lirica e i concerti di musica classica, alle proposte per i giovani. Molto frequenti sono le produzioni goldoniane e in genere del teatro del ‘600 e ‘700 senza però trascurare la drammaturgia contemporanea. Recente è il recupero della drammaturgia veneta del secolo scorso. Come testimoniano i risultati ottenuti, gli spettacoli dello Stabile del Veneto sono presenti con continuità nel panorama teatrale nazionale.
Silvia Bolognini