Gentiloni: ” Il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,8% grazie alla domanda privata ma anche ai progetti di investimento pubblico”
Il rischio secessione sembra essere scongiurato.
Le Previsioni Economiche 2023 presentate oggi (13 febbraio ndr) dal Commissario per l’Economia Paolo Gentiloni sono positive per l’Italia.
A fronte di una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) stimato allo 0,3% per quest’anno, i nuovi dati di Bruxelles riportano per l’Italia lo 0,8% per il 2023 e l’1% nel 2024.
Ugualmente per l’inflazione, attesa ora al 6,1% (ma al 2,6% l’anno venturo) contro il 5,6% attuale.
“In Italia la crescita si è contratta marginalmente nell’ultimo trimestre del 2022, ma si prevede che quest’anno si riprenda gradualmente e che si eviti una recessione tecnica per il 2023 – ha detto Gentiloni -. Il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,8% grazie alla domanda privata ma anche ai progetti di investimento pubblico inclusi nel Piano di ripresa e resilienza del Paese. Le prospettive del Pil per il 2024 rimangono praticamente invariate rispetto all’autunno con una crescita prevista all’1%”.
Numeri in crescita anche per l’eurozona.
La crescita del Pil è stimata allo 0,9% nell’area dell’euro e allo 0,8% nell’area Ue.
L’attesa di crescita nel 2024 è dell’1,5% nell’eurozona e dell’1,6% nell’Ue.
“Gli sviluppi favorevoli rispetto alle previsioni di autunno hanno migliorato le prospettive di crescita per quest’anno. La continua diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi hanno lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale degli ultimi anni e i prezzi del gas all’ingrosso sono scesi ben al di sotto dei livelli prima della guerra. Inoltre, il mercato del lavoro dell’UE ha continuato a registrare buoni risultati e il tasso di disoccupazione è rimasto al suo minimo storico del 6,1% fino alla fine del 2022 – ha rilevato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone -. La fiducia sta aumentando e le analisi di gennaio indicano che anche l’attività economica dovrebbe evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023. Tuttavia – ha messo in guardia – dobbiamo far fronte a molte difficoltà e quindi non è il momento di riposare sugli allori, se non altro perché la guerra incessante della Russia nei confronti dell’Ucraina continua a creare incertezza. Siamo determinati a stimolare la nostra competitività industriale per rafforzare la crescita e la resilienza complessive. In considerazione di tutti i rischi e mutamenti geopolitici, è fondamentale mantenere salda la posizione dell’UE come attore economico mondiale di primo piano”.