Nel 2021 si fatica a crederci ma ci sono ancor oggi donne che, scoperto di avere un tumore al seno, vengono lasciate dal marito, trovandosi ad affrontare una dura battaglia, fisica e psicologica, completamente sole.
La notizia è confermata dalla LILT , la lega italiana per la Lotta contro i tumori ONLUS (LILT), l’unico ente pubblico su base associativa esistente in Italia, con la specifica finalità di combattere il cancro.
Nel 2022 compirà 100 anni. E di storie ne ha dovute affrontare molte.
Ora, tra le azioni legate alla sua missione principale, che è quella di diffondere una cultura della prevenzione contro il tumore e di assistere tutti i pazienti nella dura lotta, ne ha aggiunta anche una di tutela legale.
Un avvocato, infatti, è a disposizione di coloro che, abbandonate, si trovano a dover far valere i propri diritti, anche economici. Le consulenza è gratuita, così come l’assistenza giudiziale.
Un’assistenza gratuita a 360°
‘L’operazione al seno – dichiara Carlo Pianon, presidente della Lilt di Venezia – costituisce per molte donne uno tsunami che investe tutta la loro vita. Molto spesso gli uomini le lasciano. Noi, con il nostro programma, cerchiamo quindi di fornire un’assistenza gratuita a 360°, a partire dall’assistenza psicologica all’aiuto medico nella riabilitazione, dall’organizzazione dei trasporti alla prenotazione delle visite: la nostra associazione fornisce un aiuto concreto per ritornare a vivere.’
Il servizio di trasporto gratuito dei volontari
Una realtà molte volte taciuta: per troppi anni il cancro è stato una malattia innominabile.
Era “il brutto male” e chi ne era affetto cercava di nasconderlo, quasi fosse una vergogna.
L’attività di LILT, invece, è stata da subito improntata a fornire una speranza di guarigione ai malati oncologici.
L’aiuto comincia dalle azioni più banali, come il trasporto alle visite e alle diverse cliniche di cura.
La sezione LILT Venezia, ad esempio, assicura un servizio di pulmini, attivo 24 ore su 24, che conduce il malato nei vari luoghi di terapia. Il servizio è completamente gratuito e compiuto da volontari.
‘Questi collaboratori – ribadisce Carlo Pianon – svolgono un’attività insostituibile. Sono in pochi, infatti, ad essere disponibili in ogni momento per rivolgere un servizio volontario a chi ne ha più bisogno.’
L’assistenza psicologica
Non solo: l’assistenza alle donne è anche di tipo psicologico e giudiziale.
Il malato oncologico, infatti, subisce una profonda alterazione degli equilibri mente-corpo ed è necessario si rivolga a cure specifiche per migliorare la terapia complessiva e la sua stessa qualità di vita.
Molti pazienti, e loro familiari, si trovano in difficoltà nella gestione dello stress derivato dall’iter terapeutico e faticano a dare un senso alla situazione che vivono. L’associazione LILT fornisce gratuitamente il sostegno psicologico di cui necessitano.
Altre attività di ‘rinascita’: lo spettacolo teatrale a Mestre
All’interno della campagna di sostegno della lega, si trovano moltissime iniziative e sempre nuove attività, sparse per il territorio nazionale. Corsi di self make-up, corsi di scrittura terapeutica, corsi di Nordic Walking e Dragon Boat: queste sono solo alcune della attività di riabilitazione proposte, ad esempio, nella zona del veneziano.
Le “Pink Fire”
Le cosiddette ‘Pink Fire’, donne che hanno subito l’operazione, sono sempre in prima linea per diffondere una cultura di prevenzione partecipando agli eventi proposti. Donne che, nel loro lungo cammino di rinascita, hanno la forza di impegnarsi in diverse attività per riprendere in mano la propria vita e per donare una speranza a tutti coloro che si trovano nella stessa situazione.
Tra le varie occasioni, il 18 dicembre (ore 20:45) è previsto al Teatro Momo di Mestre uno spettacolo teatrale, svolto interamente dalle donne operate al seno. L’obbiettivo è ridonare un sorriso a chi ha lottato e continua a lottare contro una faticosa battaglia. Si tratterà di una breve commedia in due atti, scritta da Nicola Lamia e performata da 16 attrici d’eccezione. I biglietti sono acquistabili in sede, al prezzo ridotto di 10€.
La sensibilizzazione si rivolge anche ai più giovani
Oltre alle donne, la onlus italiana si rivolge a tutti i malati di tumore, ma soprattutto, cerca di diffondere la necessità di prevenzione anche tra i più giovani.
‘L’Italia – aggiunge Pianon – è uno dei paesi con il tasso di natalità più basso in Europa. La gravidanza viene poi portata avanti in età più adulta e il 15% delle coppie è costretta a ricorrere all’inseminazione artificiale. Per far sì che ci sia un recupero della fertilità è necessario che i giovani vengano sensibilizzati maggiormente alla prevenzione.’
Un problema che riguarda l’intero corpo sociale, dunque, che LILT cerca di contrastare da circa un centinaio d’anni. Una battaglia silenziosa che però si combatte quotidianamente.
Beatrice Simion