Quale sarà il Lido del futuro?
Manfredi Catella, amministratore delegato di COIMA SGR – la società che dal 2015 gestisce il fondo “Lido di Venezia”, nel quale rientrano tra le altre proprietà i grandi hotel Excelsior e Des Bains ha un chiaro obiettivo.
«Il mio sogno, che credo sia condiviso da chiunque abbia una certa sensibilità e studi la storia, è quello che il Lido diventi la bandiera italiana del turismo mondiale. Su temi oggi estremamente attuali come la sostenibilità, il benessere, la mobilità lenta il Lido può diventare l’esempio in cui si uniscono tutti gli elementi del turismo esperienziale come cultura, patrimonio storico, mestieri, artigianato e cibo. Qui c’è la possibilità di creare l’isola più sostenibile d’Italia sotto tutti i profili. L’ ambizione è magari un po’ provocatoria: non è mai esistita un’isola che certifica ufficialmente la sua sostenibilità, ma io credo e auspico che tutto ciò sia realizzabile qui e in ben pochi altri posti d’Italia.
Il fondo COIMA SRG, nel 2017, si è intanto ricapitalizzato avendo a disposizione potenziali risorse finanziarie complessive di 250 milioni di euro per avviare e sostenere il Business Plan strategico per la riqualificazione degli storici alberghi Excelsior e Des Bains. L’intervento di COIMA parte infatti dai grandi hotel, per arrivare progressivamente a coinvolgere vari immobili collocati in diverse parti dell’isola, fino a Malamocco.
Dottor Catella, come e tra quanto tempo “vede” il Lido di domani?
«Vedo il Lido come un progetto che richiede un coro, non come l’opera di un singolo soggetto. Nell’isola si può portare avanti il tipico progetto di economia e sviluppo economico, che coinvolga turismo, cultura e tradizioni veneziane. Vanno riuniti gli impegni e le volontà dei diversi soggetti coinvolti per far sì che il Lido torni a essere una destinazione ambita da parte dei visitatori. Questa è la condizione base; i tempi per far ciò dipendono dalla composizione dei vari soggetti interessati, che comunque già si sono seduti attorno allo stesso tavolo: Comune, associazioni locali, che vedo molto attive, Biennale, Cassa depositi e prestiti e altri operatori come noi. Il gioco di squadra può consentire di trovare le energie necessarie per riuscire nell’intento. Il Lido è un luogo speciale, di cui chiunque non può non ammirare l’unicità».
Manfredi Catella
Amministratore Delegato COIMA SGR
Il turismo balneare è nato proprio al Lido di Venezia. E, con gli alberghi, avete acquisito anche alcune tra le principali spiagge dell’isola: le vostre idee in merito?
«Il nostro progetto è assolutamente in continuità con la tradizione. Le due spiagge di Des Bains ed Excelsior resteranno così dedicate ad un certo tipo di clientela, mentre la spiaggia delle Quattro Fontane sarà più accessibile».
È quella del turismo sanitario, per lei, una via per allungare la proposta turistica del Lido oltre la stagionalità estiva?
Ritengo di sì. Laddove vi fossero servizi legati a salute e benessere, oltre a quelli collegati alla convegnistica, chiaramente si alimenterebbe la domanda, a fianco di quella estiva, che inevitabilmente resterebbe il cuore dell’offerta. Venezia, del resto, non è una città che chiude le porte, ma un motore continuo.