Dal Vinitaly di Verona, il premier Meloni rilancia il nuovo percorso di studi su cui c’è già un disegno di legge depositato in Senato
Studiare a scuola, accanto alle materie tradizionali, anche l’economia e la gestione delle imprese del Made in Italy, i modelli di business nelle nostre industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare e il rapporto tra Made in Italy e mercati internazionali.
L’idea di istituire questo nuovo “liceo del Made in Italy” non è nuova.
Ma ha registrato adesso un importante passo avanti, dopo il sostegno espresso pubblicamente ancora una volta dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del Vinitaly 2023 di Verona.
Il tutto senza dimenticare che, dal 25 gennaio scorso, è depositato in Senato un disegno di legge delega al Governo relativo proprio a questo tema. E questo significa che, se l’iter procederà senza intoppi, gli studenti delle superiori potranno scegliere il nuovo percorso di studi forse già dall’anno scolastico 2024/25.
Meloni: un liceo “profondamente legato alla nostra cultura”
La riflessione del premier è stata espressa parlando a un gruppo di studenti di un istituto agrario presenti in Fiera a Verona.
Meloni ha fatto loro i complimenti per la loro “lungimiranza”, legata alla “capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi” di questo tipo di istituti.
E ha quindi aggiunto: “Per me questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura”, adducendo poi questa ragione tra quelle alla base della scelta del Governo di lavorare per l’istituzione del “liceo del Made in Italy”.
Gli istituti di questo tipo, ha intanto anticipato il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, potrebbero essere inseriti proprio all’interno dei distretti delle eccellenze nazionali.
Parole che si legano a quanto dichiarato, con espresso riferimento al settore del vino, Giorgia Meloni al suo arrivo alla 55^ edizione del Vinitaly.
Dopo aver ricordato che il settore, nel nostro Paese, vale 30 miliardi e conta 870 mila addetti, ha aggiunto: “Siamo i primi produttori al mondo. Ci sono famiglie che portano avanti tradizioni importanti ma fondamentale è anche il ricambio generazionale”.
“È nostro interesse e dovere – ha quindi concluso – sostenere questo mondo e l’impegno del governo è anche al sostegno dei giovani e del ricambio generazionale. Il vino non è solo un fatto economico ma anche un fatto culturale, è un pezzo fondamentale della nostra identità”.
Liceo del Made in Italy: il progetto
Secondo le prime indiscrezioni emerse, la possibile struttura del liceo del Made in Italy si basa su un primo biennio, al quale seguirebbe un triennio con le modifiche più importanti.
Nei primi due anni, le 27 ore settimanali si incentrerebbero su lingua e letteratura italiana, cultura straniera, matematica, scienze naturali, fisica, scienze motorie e sportive, storia e geografia, diritto ed economia politica, religione cattolica o attività alternative, più storia dell’arte e informatica.
Sono queste ultime due le materie che verrebbero incrementate, a discapito della seconda lingua straniera.
A partire dal terzo anno e fino al quinto (con 31 ore settimanali di insegnamento), si introdurrebbero le tre nuove materie dedicate specificamente al Made in Italy. “Il liceo del Made in Italy – spiega Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura del Senato e primo firmatario del disegno di legge – è una alternativa importante per dare una opportunità di grande rilievo ai giovani con la creazione di una figura altamente specializzata a sostegno e a tutela dei prodotti italiani”.
I quattro pilastri del nuovo liceo
“Il disegno di legge presentato al Senato – prosegue Bucalo – è un atto alla cui base sta l’idea di far conoscere i prodotti italiani che rappresentano un’eccellenza nel mondo non solo attraverso la promozione, ma anche attraverso l’attività di figure altamente specializzate nel campo giuridico che sappiano promuovere e tutelare i prodotti in un mercato sempre più competitivo”.
Nella relazione allegata al ddl, si sottolinea come, per un Paese povero di materie prime come l’Italia, la “ricchezza principale” sia “la capacità di creare prodotti di eccellenza, valorizzando la qualità di materie e processi produttivi”.
Sono dunque quattro i “pilastri” alla base del provvedimento. In primo luogo, si intende valorizzare lo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese. Il secondo pilastro mira a fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà”.
Ancora, il liceo del Made in Italy vuole guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese. Infine, l’obiettivo è di assicurare allo studente un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro.
Il premio di Vinitaly agli studenti agrari di Conegliano
Intano, in occasione del Vinitaly, il Ministero dell’Agricoltura, insieme al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che hanno promosso l’iniziativa, hanno deciso di assegnare ai ragazzi dell’Istituto agrario “Cerletti” di Conegliano (TV) il premio per la “Sezione Idea Marketing” del 7° Concorso enologico per Istituti agrari. Nello specifico, a vincere è stata la classe 6A, per “l’efficacia comunicativa e l’elevato livello tecnico-professionale” dimostrato nella realizzazione di un video promozionale.
“Nel mondo odierno – ha sottolineato il presidente della IX Commissione del Senato, Luca De Carlo, nel consegnare il riconoscimento – comunicare è importante quasi quanto il fare. Per questo, sono particolarmente orgoglioso di aver premiato personalmente l‘Istituto Cerletti di Conegliano, un’eccellenza veneta. Ci troviamo davanti a ragazzi che faranno del mondo dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della vinificazione, la loro professione”.
“È un onore e un piacere – ha concluso De Carlo – vederli così appassionati allo stesso tempo a questi temi e ai moderni mezzi di comunicazione e promozione dei prodotti. Sono già dei professionisti, in grado di tenere alto il nome delle eccellenze Made in Italy e Made in Veneto nel mondo”.
Alberto Minazzi