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L’Expo 2025 dell’Italia è partita da Venezia

L’Expo 2025 dell’Italia è partita da Venezia

Affidata alla Città lagunare la vetrina del Padiglione nazionale a Osaka ispirato alla Città ideale del Rinascimento

Una dopo l’altra, tutte le regioni italiane avranno l’occasione di raccontare al mondo le proprie eccellenze. Ma la prima realtà nostrana a cui l’Italia ha scelto di affidare il proprio biglietto da visita all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone, è una Città. Protagonista della vetrina in occasione dell’apertura ufficiale e del calendario dei primi appuntamenti organizzati presso il Padiglione Italia è stata infatti Venezia, che intende lanciare un messaggio forte di identità e visione internazionale, forte del suo status di simbolo di cultura, innovazione e sostenibilità ben riassunto nello slogan scelto per lo spazio espositivo: “About Venezia, the most ancient smart city”.

La più antica Città del futuro

Lo slogan riprende quello rilanciato nell’occasione dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, nel suo intervento all’inaugurazione, dopo il taglio del nastro alla presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e del commissario generale per l’Italia a Expo 2025, Mario Vattani. “Il claim “la più antica città del futuro” – ha sottolineato il primo cittadino lagunare – nasce proprio da questa idea di innovazione. E’ un grande onore e orgoglio essere qui a raccontare la bellezza di Venezia e il contributo che la nostra Città può dare al nostro Paese e al futuro del pianeta attraverso le nostre eccellenze culturali, industriali, artigianali”.

Ricordando anche il ruolo dei sindaci del territorio metropolitano, Brugnaro ha quindi ricordato alcuni pilastri di questa visione: dalle grandi opere di difesa, a partire dal Mose, al primo impianto a idrogeno fisso aperto a Mestre e quello di produzione in via di realizzazione a Marghera. “E’ importante – ha aggiunto – fare gioco di squadra e trasmettere ai giovani il messaggio che in Italia ci può essere davvero un grande futuro per loro”.

Venezia rinnova e rafforza i legami con l’Oriente

L’Expo viene dunque vista come l’occasione per sottolineare il ruolo di Venezia come “punto di riferimento globale nel dialogo tra passato e futuro”, come sottolineato da Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela, che ha organizzato e coordinato la presenza della Città in Giappone, Paese con cui storicamente la realtà lagunare intrattiene rapporti internazionali. La presenza a Osaka offre però anche l’opportunità per riaffermare il ruolo di Venezia come capitale di dialogo tra culture agli attori del territorio veneziano ampiamente inteso, attivamente coinvolti in una serie di appuntamenti in calendario fino a martedì 22 aprile.

Si parte subito, lunedì 14, con l’incontro sul “Sistema Cultura Venezia” e sul ruolo di questo settore come motore di sviluppo per il territorio, passando poi alla celebrazione e promozione dell’identità e delle ricchezze del territorio veneto, alle “Frontiere dell’Ai” e alla tavola rotonda su “Laguna, portualità, sostenibilità”. E, nei prossimi giorni, si parlerà di Salone Nautico, verranno proposte installazioni artistiche, fino alla presentazione del meglio della produzione teatrale italiana all’Osaka Festival Hall da parte del Coro del Teatro La Fenice.

L’Expo 2025 e il Padiglione Italia

All’Expo 2025 di Osaka, la seconda della storia organizzata nella città giapponese, in questa occasione all’interno di un’area di 960 ettari nell’isola di Yumeshima, bonificata dopo aver ospitato una grande discarica industriale, partecipano 150 Paesi. E il premier giapponese, Shigeru Ishiba, ha sottolineato l’importanza in un momento storico come quello attuale del dialogo sui temi della vita, delle tecnologie all’avanguardia e della diversità culturale. In questo contesto, dove sono attesi 30 milioni di visitatori, l’Italia ha scelto di guardare al futuro puntando sull’arte, con il tema “L’arte rigenera la vita”.

Il Padiglione del nostro Paese, progettato da Mario Cucinella e realizzato interamente in legno proveniente da filiere locali certificate, si ispira alla “Città Ideale del Rinascimento”, puntando sull’equilibrio tra cultura, innovazione e sostenibilità, a partire da quella ambientale. Una sorta di “grande hangar del saper fare italiano” che celebra la capacità italiana di unire tradizione e innovazione, costituendo, come ha sottolineato il ministro Tajani, una vetrina straordinaria per le nostre eccellenze e un trampolino per le nostre imprese. Va letto in questa prospettiva, dunque, anche l’accordo di collaborazione sottoscritto dal commissario Vattani con la Conferenza delle Regioni, per dare spazio a tutte le realtà locali all’interno dell’ampio spazio espositivo.

Alberto Minazzi

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Tag:  Expo, Venezia