Il fastidio della montatura, per quanto leggera essa sia, su naso e orecchie. Quello dell’appannamento “causa mascherina”, ormai ben noto tra chi utilizza gli occhiali.
Mai come quest’estate, la soluzione delle lenti a contatto per correggere i difetti visivi si presenta come la formula migliore.
Da tempo spinge in questa direzione anche la moda.
Per sottolineare maggiormente il proprio colore naturale o per cambiarlo in un blu intenso, in un raro verde o in un azzurro mare, sono sempre di più i giovani che utilizzano le lenti colorate o tonalizzanti. Giusto per una festa o per una serata particolare, in cui apparire diversi.
E i medici cosa dicono?
Concordano. In estate, meglio le lenti a contatto che gli occhiali. Ma, al tempo stesso, suggeriscono alcuni semplici accorgimenti per evitare che, dalla comodità, possano derivare anche spiacevoli inconvenienti.
Le precauzioni da osservare
I consigli arrivano dai medici del reparto di Oculistica dell’ospedale di Dolo. Con una premessa: niente “fai da te”.
«Innanzitutto – sottolinea il primario, Romeo Altafini – è fondamentale eseguire l’esame clinico prima della prescrizione delle lenti a contatto. L’oculista definisce infatti i difetti visivi e determina il tipo di lenti più adatte alla loro correzione. E, in questo tiene conto di diversi parametri, come età, condizioni dell’occhio, eventuali patologie, trattamenti associati, stile di vita, professione, hobby e bisogni visivi».
A questo punto, va ricordato che la lente non va mai messa o tenuta su un occhio rosso o dolente. Non va mai usata acqua dolce (del rubinetto o minerale) per la pulizia, il risciacquo o la conservazione di lenti e custodie. Le lenti non vanno usate quando si fa il bagno (lo si faccia in piscina, in un lago o in doccia), né quando si va a dormire. Va verificata la compatibilità di eventuali colliri con le lenti. Vanno seguite e rispettate procedure di manutenzione, frequenza del rinnovo e tempo di utilizzo. E, infine, dopo aver indossato le lenti, le custodie vanno svuotate, asciugate e lasciate aperte.
I rischi in caso di inosservanza
Il mancato rispetto di queste semplici norme può portare a conseguenze più o meno gravi.
Si va dal classico arrossamento dell’occhio, a irritazioni o senso di corpo estraneo. E, in questo caso, può essere sufficiente sospendere momentaneamente l’utilizzo delle lenti.
«Altre volte però – riprende Altafini – le lesioni purtroppo possono essere particolarmente gravi ed invalidanti. Possono infatti sfociare anche in gravi lesioni, che determinano cicatrici corneali permanenti o persino la perdita dell’occhio».
Ecco perché i medici consigliano un po’ di attenzione. Qualunque sia il tipo di lenti utilizzate. Dalle usa e getta giornaliere, a quelle con rinnovo frequente (da 2 settimane a 12 mesi dopo l’apertura dei contenitori), a quelle colorate usate per scopi estetici, quel che cambia è solo la durata, determinata dagli studi clinici internazionali. Non cambiano, invece, gli accorgimenti per godere appieno di questa comoda possibilità.