Venezia è come una persona che ti parla con dei silenzi». Ci piace questa frase che Alberto Minazzi ha raccolto nell’intervista ad Alberto Angela che troverete in questo numero de Il Metropolitano. Quella raccontata da Angela nella monografica “Stanotte a…”, andata in onda su RaiUno a giugno, è una Venezia notturna, silenziosa appunto. Insolita per chi la vive di giorno, affollata e turistica. Con quasi 5 milioni di telespettatori in prima serata, il programma ha raccolto uno straordinario consenso di pubblico. È un’ulteriore conferma di quanto Venezia susciti interesse, di quanta attenzione goda, a quale grado di esposizione, nel bene e nel male, sia sottoposta quotidianamente. È una grande responsabilità che investe tutti. Parlare di Venezia è parlare dell’Italia nel mondo. La sua reputazione è inevitabilmente quella dell’intero Paese.
Chi, da tutto il mondo, frequentava il Lido di Venezia e la sua Mostra s’era quasi abituato. Quel cantiere sul piazzale del Casinò, pudicamente nascosto da un telo sempre più logoro, da 10 anni (dieci) era il segno evidente di una storia nata e finita malissimo. C’eravamo abituati anche alle facce, per la verità sempre meno stupite, della solita stampa nazionale e internazionale che dandosi di gomito, anno dopo anno, durante la Mostra, infieriva. E giustamente. Il Buco, il Palabuco, la Mostra del Buco, il Buco con la Mostra intorno. E via così. Un ludibrio mondiale.
Le luci della Mostra del Cinema di Venezia si sono spente da un pezzo. E Il Metropolitano in questo numero ha voluto raccontare un Lido di Venezia e la sua Mostra che dopo troppi anni rientrano nella normalità. Anzi, rientrano nell’eccellenza, quale dovrebbe essere la condizione per un’isola bellissima, con straordinarie potenzialità economiche, occupazionali, sociali, quasi del tutto inespresse. Da quest’anno si riparte. All’Amministrazione comunale va il merito di aver chiuso – a tempo di record – la scabrosa questione della voragine nel piazzale del Casinò. La 74esima Mostra del Cinema di Venezia ha accolto quest’anno i suoi ospiti in un contesto rinnovato, degno della sua storia e del suo calibro internazionale. Una nuova piazza, un giardino, strutture accoglienti e di pregio. E per il Lido di Venezia si preannuncia un nuovo inizio.
Si comincia, finalmente, a parlare di futuro. In agenda la ristrutturazione del palazzo del Casinò; la riqualificazione dell’ex Ospedale al Mare; il rinnovo dei due grandi hotel dell’isola, l’Excelsior e, soprattutto, il Des Bains. Sono solo alcuni degli interventi previsti sul Lido che l’Amministrazione comunale sta caldeggiando anche grazie alla creazione dell’Agenzia per lo Sviluppo, nata appunto per favorire gli investimenti privati nell’isola.
Fra gli articoli che vogliamo segnalare in questo numero de Il Metropolitano anche la storia di Francesca Cipelli di Oriago, una giovane campionessa paralimpica che si è guadagnata la vita con impegno e con un bellissimo sorriso. E, ancora, la storia di una bella iniziativa dell’Antica Scuola Santa Maria dei Battuti di Mestre che ha sperimentato l’ingresso dei cani da compagnia quale terapia di sostegno agli anziani ospiti della struttura. Un’esperienza che vogliamo pensare diventi parte integrante delle attività della dell’Antica Scuola dei Battuti.