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Le grandi mostre italiane da non perdere

Le grandi mostre italiane da non perdere
Edvard Munch, Starry Night. Oil on canvas, 1922-1924. Photo © Munchmuseet

Da Munch a Matisse, da Depero a Cartier-Bresson, Burton, Vecellio, Lotto e Crivelli: ecco alcune delle mostre più significative che ci accompagneranno fino al prossimo anno

E’ ricco di eventi culturali l’autunno-inverno 2024: grandi mostre che ci porteranno al nuovo anno all’insegna dell’arte in tutta Italia. I protagonisti più di spicco sono, tra gli altri, Edvard Munch, il maestro delle avanguardie del Novecento Henry Matisse, il celebre fotografo Henry Cartier-Bresson, il regista Tim Burton, i maestri Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto e Carlo Crivelli. E ancora la prossima stagione espositiva ci fa scoprire la natura americana negli scatti di Mitch Epstein. Tante mostre per tutti i gusti da nord a sud del paese, vediamone alcune.

Il viaggio nell’arte a Torino, Milano e Novara

A Torino, fino al 2 marzo 2025, le Gallerie d’Italia ospitano la mostra “Mitch Epstein. American Nature”, la più importante retrospettiva del famoso fotografo americano.
L’esposizione presenta per la prima volta riunite le serie fotografiche più significative degli ultimi vent’anni di Epstein in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale.
Nella sala immersiva è inoltre presentato in anteprima il progetto originale “Forest Waves”, un’installazione video e sonora delle quattro stagioni nelle foreste del Berkshire. Il video dei boschi che circonda il pubblico è accompagnato da una colonna sonora registrata in quelle stesse foreste.

A Milano è in corso fino al 26 gennaio 2025 la grande esposizione monografica “Munch. Il grido interiore” a Palazzo Reale. La mostra è dedicata a uno degli artisti più amati e popolari del secolo scorso ed esplora l’arte di Munch dal 1880 fino alla sua morte nel 1944 attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni e stampe tutti provenienti dal Museo Munch.

Edvard Munch, Pikene på broen, 1927. Foto Halvor Bjørngård ©Munchmuseet

Sempre a Milano, a Palazzo Reale per gli amanti del cinema e della fantasia il 6 dicembre aprirà la mostra immersiva dedicata a Tim Burton che si potrà visitare fino al 2 marzo 2025.
Tim Burthons’s Labyrinth” offre un viaggio nel mondo surreale e immaginifico dell’eclettico regista attraverso installazioni interattive, schizzi e oggetti di scena che rappresentano il suo universo unico e inconfondibile. Per scoprire la prospera pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia da non perdere è la mostra “Paesaggi. Da Migliara a Pellizza da Volpedo” (fino al 6 aprile 2025) che in oltre 70 opere esplora un periodo che va dagli anni venti all’Ottocento e primo Novecento.

Matisse, Depero e Cartier-Bresson

Spostandosi a Venezia, fino al 4 marzo 2025 al Centro Culturale Candiani di Mestre si potranno ammirare i capolavori di Henry Matisse, nel progetto espositivo “Matisse e la luce del Mediterraneo” della Fondazione Musei Civici, nato dalle collezioni civiche di arte moderna conservate a Ca’ Pesaro. Maestro e capostipite dei Fauves, le belve, i selvaggi, Matisse entrò in dialogo con artisti con i quali condivise vicende biografiche e rivoluzioni artistiche. E’ il pittore della gioia di vivere, dai colori forti, vivaci e interprete della luce, elementi che spiccano nelle oltre cinquanta opere esposte.

Matisse, I marocchini, 1916.

Sempre a Venezia, la Peggy Guggenheim Collection ospita fino al 3 marzo 2025 la mostra dedicata a Marina Apollonio, artista italiana nota per il suo lavoro nell’ambito dell’arte cinetica e pop-art.
La selezione di opere esplora la percezione visiva e l’interazione tra spettatore e opera d’arte.

A Verona è invece Depero il protagonista dell’esposizione “Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America” visitabile fino al 1 marzo 2025 negli spazi della Stazione Frigorifera Specializzata. Le opere in mostra includono un’ampia selezione delle opere futuristiche custodite al Mart di Rovereto e illustrano l’evoluzione del percorso artistico dagli anni Dieci fino agli anni Cinquanta con un particolare focus sui temi legati alla tavola, al cibo e ai luoghi di consumo.
Ancora in Veneto, questa volta a Rovigo, a Palazzo Roverella è invece di scena la maestria di Henry Cartier-Bresson fino al 26 gennaio 2025.
Nella monografica dedicata al maestro della fotografia è sottolineato il forte legame tra Cartier-Bresson e l’Italia attraverso 200 fotografie e documenti, giornali, riviste, volumi e lettere.

Nella Capitale i capolavori della Pinacoteca di Ancona per celebrare l’avvio del Giubileo

Pala Gozzi, 1520 Olio su tavola Tiziano Vecellio. Pinacoteca Civica Francesco Podesti

A Roma, nei Musei Capitolini, fino al prossimo 30 marzo è possibile vedere in tutto il loro splendore la maestosa Pala Gozzi del 1520, capolavoro assoluto di Tiziano Vecellio insieme ad altri 5 capolavori di Olivuccio Ciccarello, Carlo Crivelli, Lorenzo lotto e Guercino, tutti provenienti dalla Pinacoteca Podesti di Ancona. Le opere intrinsecamente legate a questa città descrivono un percorso di importanti contaminazioni tra correnti artistiche che l’hanno resa depositaria di assoluti capolavori tra XV e XVII secolo.

Carlo Crivelli Madonna con Bambino – Pinacoteca Podesti , Ancona

I prestigiosi dipinti, tra cui 5 pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola ma lussuosa tempera su tavola sono protagonisti di un percorso espositivo che racconta l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della città dorica committente dei maggiori artisti italiani tra Cinquecento e Seicento. Le opere, oltre a testimoniare la sacralità e l’importanza che assunse l’arte adriatica del ‘500, anticipa gli eventi culturali previsti per il prossimo Giubileo.

Silvia Bolognini

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