Dopo un confronto serrato tra Governo e parti sociali, il blocco dei licenziamenti resta fissato al 30 giugno.
Salta quindi la proroga al 28 agosto, proposta dal ministro Orlando, per le aziende che avessero chiesto la cig Covid dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis, entro la fine del mese di giugno.
E’ stata confermata invece la seconda parte della proposta del ministro Orlando, ovvero la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, dal primo luglio, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021 con l’impegno a non licenziare per tutto il periodo in cui ne usufruiscono. Quindi potenzialmente fino alla fine dell’anno.
La misura della proroga era stata inserita all’ultimo nella bozza del decreto sostegni bis come fuori sacco approdato in Consiglio dei ministri del 20 maggio scorso che ha approvato il decreto Sostegni bis, ma non ha incassato l’ok delle parti sociali.
Motivo per il quale il decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Nella serata di ieri è stato diramato un comunicato stampa da Palazzo Chigi che ha spiegato la situazione.
“All’esito di un percorso di approfondimento tecnico – si legge nella note – svolto sulla base delle proposte avanzate dal ministro Orlando, che prevedono un insieme più complessivo di disposizioni per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza, è stata definita una proposta che mantiene la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, anche dal primo di luglio, senza pagare addizionali fino alla fine dell’anno impegnandosi a non licenziare. Nell’ambito di questo percorso resta aperto il confronto con le parti sociali”.