Il MOSE funziona. Venezia è all’asciutto
Le paratoie del MOSE alle tre bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia sono sollevate.
Le operazioni sono iniziate stamani alle 8.35 quando già un forte vento di scirocco soffiava sulla laguna.
Un’ora dopo, la barriera divideva Venezia dal mare.
Alle 10.00 il dislivello tra le acque interne e quelle esterne era già di 40 cm.
Mentre sulle dighe del Lido e degli Alberoni, sotto la pioggia e sferzate dal vento, numerose persone si sono trovate per assistere a quello che verrà ricordato come un momento storico per la città, le paratoie hanno iniziato lentamente a salire.
Qualche apprensione, anche tra i tecnici, c’era per la barriera di Malamocco, che durante l’ultimo test aveva tenuto tempi un po’ più lenti. Tutto però è andato per fortuna bene.
Una volta sollevate, alle 9:35, le acque interne di Venezia davano quota 74 cm mentre in mare si misuravano già 115 cm.
Alle 10.00 il livello esterno del mare misurato a Diga Sud era di 119 cm, mentre a Punta Salute era assestato a 69. La marea, quindi, in laguna, non sta crescendo e neppure a San Marco si registra la presenza dell’acqua.
Questa la situazione nei luoghi più critici della città alle ore 10.30.
Normalmente quando la quota di marea arriva ai 100 cm risulta allagato il 5% della città, che diventa il 12% quando l’acqua alta raggiunge +110 cm e 59% quando il livello altimetrico registra +140.
Alle ore 11.00, mentre la quota di marea registrata al di là delle barriere era di 130 cm, in laguna la marea arrivava appena a 0.67.
mi sembra che ad operare attivamente siano state due Signore molto brave!!!!!
positivo che tenga, anche se bisognerà vedere le cose durante livelli di marea più alta e soprattutto più prolungata;
quello che invece è sicuramente sbagliato è l’aver attivato l’opera priva di tutti i dispositivi ridondanti previsti da progetto; è un precedente terribile, questa cosa doveva essere evitata e soprattutto bisogna evitare di rifarla; se succede un blackout o guasti senza le strumentazioni di emergenza attivabili le paratoie diventano ingestibili, fluttuano senza alcun controllo, e possono crearsi gravi cedimenti; da ricordare che se cede/affonda una paratoia repentinamente, maggiore e’ il dislivello tra mare e laguna, maggiore è l’effetto cascata che puo’ andare repentinamente a travolgere venezia (grosso rischio mai adeguatamente esposto), e a quel punto l’acqua si alza in laguna non lentamente come con la marea, ma come un fiume in piena che ha rotto gli argini.
in caso di riscontrati problemi al mose, sarà sempre meglio lasciarlo inattivo – e far entrare lentamente la marea in laguna – che rischiare si rompa durante l’acqua alta.
Ringraziamo soprattutto chi l’ultimo periodo ha accelerato e risolto la grande e lunga storia del mose. Intendo ovviamente a livello politico , senza pensare al grande spreco di soldi inutile….
Alziamo le dighe a 110 cm quando suona la sirena.. perchè mai bisogna allagare un pezzo di città quando tutta potrebbe stare all asciutto? Per la zona san Marco c’è in cantiere un ulteriore intervento di difesa che lascierebbe al sicuro anche l’ area marciana. O tutto o niente ..non ci sono cittadini di serie a e di serie b ! Pensateci un po’ signori politici ….prima viene la città dopo le navi…
Credo che il merito vada innanzitutto ai tecnici, ingegneri e operai, che in prima persona lavorano da anni… Complimenti
Ingegneria italiana unica al mondo
veramente anche li olandesi sano qualcosa, quindi….
Ho sempre creduto nel Mose. Riconosco che la gestione della sua costruzione, con sprechi e dispersione di fondi a fini elettoralistici, è stata immorale.
Ma ho sempre avuto fiducia nelle capacità dei nostri ingegneri, forse perché sono figlio di un ingegnere.
Nessuno ci avrebbe scommesso un euro.
Strano paese l’italia. Il mose era un progetto sbagliato. Lo hanno fatto di nascosto perchè quasi si vergognavano di averlo iniziato. E Venezia è la città più bella e invidiata del mondo. Anche moltissimi veneziani non lo volevano. E’ stata una vergogna…..
Siamo forti!
Altro che critiche!
W Venezia! W SAN MARCO!
W Venezia avanguardia!
Dopo tanto attendere, dopo scandali e critiche, sembra che tutto possa iniziare. Un collaudo quello di ieri. Ora però bisogna farlo funzionare anche a quote minori di marea. P.zza san marco si “bagna” a quota 80 cm mi pare. Allora chiudere si deve e per tutte le ore necessarie e le giornate necessarie, e le navi dovranno avere e attendere i loro turni. Il giusto ricambio di acqua in laguna e nulla più.