Con #RENTALCHIC il writer Dado riqualifica la sede della storica azienda e aiuta il territorio a rialzare la testa dopo il tornado
Per capirne la grandiosità, bastano alcune cifre: ci sono volute oltre 400 bombolette di vernice spray per realizzare un’opera muraria di 60 metri di lunghezza per 9 di altezza. Grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche, però, è bastata una settimana di lavoro, al writer bolognese Dado e ai suoi collaboratori (il concittadino Rusty e il leccese Apollonio) per realizzare #RENTALCHIC e trasformare in un capolavoro la grezza parete della sede di Venpa affacciata sull’autostrada sul tratto Padova-Dolo.
È il contributo che il Gruppo Venpa3, leader nel noleggio di macchine industriali (oltre 4000 tra piattaforme, escavatori, autogrù, sollevatori, pale, dumper), ha voluto dare, puntando sulla bellezza, ad un territorio, quello della Riviera, che sta faticosamente rialzando la testa dalla devastazione del tornado. Ma non è l’unico messaggio che Venpa ha lanciato con questa iniziativa: #RENTALCHIC, oltre a dare visibilità all’azienda, offre infatti l’opportunità di valorizzare anche chi, in azienda, ci lavora.
Si tratta della seconda tappa del più ampio progetto “#5sensi” di Venpa, iniziato nel 2015 con il “gusto”. Per il 2016, invece, si è puntato sulla “vista”, con l’obiettivo di stupire, come allude lo slogan del calendario GV3 2016: “noleggio d’effetto – #effettovenpa”
«#RENTALCHIC – sottolinea Mendes Migotto, Amministratore Delegato di Venpa – è un’impresa. È un’impresa la realizzazione di un murales di 60 metri, così come lo è la longeva attività di Venpa, 35 anni di noleggio mezzi da cantiere. #RENTALCHIC è un’opera muraria voluta da Venpa e ideata dal genio di Dado, appositamente per noi, per rappresentarci come azienda. Ha scelto linee forti e toni carichi, decisi che ben raffigurano la determinazione e la passione delle persone che lavorano in questa squadra. Ed è soprattutto un atto di condivisione con l’esterno, di amore per il proprio territorio: valorizziamo il nostro stabile trasformandolo in un’opera d’arte a cielo aperto, esposta com’è sul tratto dell’autostrada tra Padova e Dolo e quindi visibile da tutti i viaggiatori, che in centinaia di migliaia transitano ogni giorno di fronte a Venpa, alla flotta di piattaforme e macchine movimento terra gialle e blu. E tutti potremo ammirare il maxi murales #RENTALCHIC, per anni e anni e anni… ».
Il murales #RENTALCHIC è il risultato di un lungo lavoro. Alessandro Ferri, in arte Dado, uno dei più importanti writers italiani, ha iniziato due anni fa a realizzare i primi disegni che hanno infine portato a quello definitivo.
«Non è stato facile – spiega – perché dovevo capire bene cosa fare, evitando peraltro alcune forme a causa delle normative legate al territorio, al panorama e soprattutto alla vicinanza dell’autostrada. Il dialogo è stato molto lungo e ha portato alla redazione di almeno tre o quattro progetti».
Alla scelta di un soggetto astratto si è così arrivati gradualmente, visto che l’idea iniziale dell’azienda di un soggetto figurativo è stata sconsigliata dall’artista («È un tema più adatto ad un centro commerciale e non rappresenta un’azienda prettamente giovane, ma con già alle spalle una sua storia») e il progetto iniziale di addobbare il solo cornicione non aveva ottenuto l’autorizzazione da parte di tutti gli enti preposti.
Puntando, nelle sfumature dal ruggine al bordeaux, sul rosso, colore storico di Venpa, si è così arrivati alla versione che ora fa bella mostra di sé. Un disegno che ha una doppia tipologia di lettura da parte dell’osservatore: da lontano, gioca sulla tridimensionalità; da vicino punta invece sui primi piani, con i primi metri molto grafici e una gamma di colori ricercati e sfumature, che, sulla sorta di un concetto impressionista, dopo una ventina di metri si perdono.
«Il disegno – riprende Dado – deve rispecchiare chi vive qualcosa e il suo gusto. Il concetto di “vestire” un edificio è diverso da quello di usarlo come un quadro. Non si possono allora “descrivere” cose, perché non si può annoiare e, come mi ha insegnato il mondo della moda, deve essere un qualcosa, anche nei colori, a cui puoi fare una foto in ogni periodo dell’anno. Ho così ideato, espressamente per questa location, un disegno legato da un lato alle forme del mio lavoro d’artista, dall’altro all’attività che si svolge all’interno del fabbricato e al prodotto che caratterizza l’azienda. Una sorta, insomma, di “tuta”, che desse un senso di appartenenza. #RENTALCHIC propone così volumi di metallo che si incastrano tra loro, ispirati al design di una bella macchina. Ho pensato alla bellezza della carrozzeria di una Lamborghini o di un camion come più vicina all’interesse artistico e al gusto delle persone che lavorano qui: ingegneri, progettisti e meccanici. Un disegno tecnico semplice e funzionale, che dà l’idea di potersi aprire e chiudere negli incastri tridimensionali. Un’opera che parla del lavoro che si svolge all’interno dell’edificio dove è raffigurata».
E così, dopo le diffidenze iniziali, anche i dipendenti hanno cominciato ad apprezzare l’opera già in corso di realizzazione, scattando foto di nascosto e mostrandosi soddisfatti e fieri, attraverso gli entusiastici commenti spontanei, del nuovo aspetto che ha assunto l’edificio. Come detto, però, l’intento di Venpa è a raggio ancor più ampio.
«C’è un altro messaggio – conclude l’artista – che abbiamo voluto dare nell’ottica della valorizzazione del territorio. Abbiamo iniziato a mostrare che si può fare il “bello” anche “fuori” della propria casa, in un tratto che, nel sentire comune, spesso sembra non competere al proprietario. E se, dopo Venpa, anche tutte le altre aziende decidessero di valorizzare l’estetica delle zone industriali, ma anche dei mega parcheggi o dei tanti blocchi grigi che sorgono appena fuori delle meravigliose città, del Veneto e non solo, le persone non si troverebbero più a dover passare otto ore della loro vita di tutti i giorni in un ambiente grigio e triste».
Sito dell’iniziativa: http://rentalchic.gv3.it
