Con “Radio Remind”, l’epoca d’oro delle radio private torna nei racconti dei primi DJ degli Anni ‘70
Gli anni Settanta, l’epoca d’oro delle radio private, tornano a rivivere. Ad oltre quarant’anni dalla nascita del fenomeno delle cosiddette “radio libere”, alcuni dj mestrini del tempo si sono ritrovati alla “Barchessa” di Casale sul Sile, e poi in piazza Ferretto a Mestre, per rivivere insieme quegli anni in un appuntamento chiamato “Radio Remind”. Un racconto pieno di emozioni, quello di Fabio Natale, Dario De Demo, Francesco Dal Corso, Bruna Malaguti, Mauro De Pieri, Claudio Mirci, Luca Battistella, Maurizio Salvalaio e Lello Mini Campisi.
Fabio Natale, l’organizzatore, oggi lavora in banca ma continua a trasmettere la domenica mattina dai microfoni di Radio Padova. «Avevamo voglia di rivivere un’epoca musicale – spiega – ma soprattutto l’atmosfera delle radio libere. Il modo in cui vivevamo le nostre esperienze nelle radio era assolutamente straordinario. In quegli anni c’era solo una televisione monotematica, non c’erano i telefonini. Le radio private nascevano come funghi proprio per dar voce ai giovani, che comunicavano attraverso la radio con le famose dediche e richieste. L’ascolto vincente lo otteneva il ripetitore più potente ma spesso le radio non superavano il raggio di trasmissione del proprio quartiere. Nelle prime radio libere, come racconta il film “Radiofreccia” di Luciano Ligabue, ci si portava i dischi da casa, si trasmetteva la musica, si salutavano gli amici. Era un modo per esprimere il proprio essere attraverso la musica. In radio la cosa bella era che i ragazzi potevano iniziare a trasmettere aprendo un microfono».
Oggi questi ragazzi sono cresciuti… «Si, abbiamo molti capelli in meno e molti chili in più. Ognuno ha ruoli completamente diversi: chi è commercialista, chi ingegnere, chi lavora in banca. L’incontro che abbiamo vissuto a Casale sul Sile è stato organizzato proprio per ricreare quell’atmosfera, ovviamente con la musica di quegli anni, rievocando episodi e fatti di costume e non solo».
Oggi le radio locali sono praticamente scomparse e sono nati i network. Qualcuna rivive ancora sul web. Cosa bisognerebbe fare per ricreare questa atmosfera? Possibile che sia solo questione di costi? «Il mondo è cambiato e, tra le tante cose, sono cambiati in maniera clamorosa anche i mezzi di comunicazione. Oggi per trovare una radio che abbia un po’ di libertà bisogna cercarla sul web. I grandi network sono molto professionali ma per un giovane oggi è praticamente impossibile accedere ad un microfono. Una frequenza in FM costa qualche centinaio di migliaia di euro, i costi di gestione sono molto elevati ed è difficile produrre un fatturato pubblicitario adeguato. Tutte le radio hanno una playlist musicale già programmata».
E il futuro? «Mi auguro che restino spazi di libertà come cantava Eugenio Finardi: “Amo la radio perché arriva dalla gente/ entra nelle case e ci parla direttamente/ e se una radio è libera/ma libera veramente/ mi piace ancor di più/perché libera la mente”. Oggi fare il dj è diventato un vero e proprio mestiere, ai nostri tempi era un hobby».
Chi oggi è impegnata nelle web radio è Bruna Malaguti, che tra l’altro vanta anni di successi a Radio Venezia. «Da qualche tempo – racconta – mi sto dedicando in proprio alla produzione di trasmissioni dal mio studio di registrazione. È un lavoro che mi piace, è il mio grande sogno da sempre: sono di nuovo non in FM, ma in rete. Mi sono adeguata ai tempi, anche se devo dire che trasmettere in diretta e poter essere in contatto diretto con gli ascoltatori fa sempre piacere».
In una serata di ricordi, non poteva mancare un aneddoto di Lello Mini Campisi che, sorridente e abbracciato a Bruna Malaguti, così racconta: «La cosa che ricordo in maniera indelebile è quella volta che, uscendo da via Bissolati a Mestre in una giornata di pioggia incredibile, attraversai la strada e, per schivare un’enorme pozzanghera, scambiai un foglio di carta per una pietra affondando quindi in mezzo all’acqua!».
Anche Luca Battistella, architetto e ora anche consigliere comunale a Venezia, ha tante cose da raccontare: «Dal 1977 al 1983 sono stato a Radio Base San Marco Club e trasmettevo musica New Wave, oppure dediche e richieste al mattino con Antonio Lago, detto Anthony Lake. Io mi presentavo con lo pseudonimo di Alan Bates».
Anche Vincenzo Provenzale ha molti ricordi, come quella volta che passò una serata con Renato Zero che era a Mestre. «Anch’io trasmettevo da Radio Base Marco Club con Luca Battistella: mi piaceva trasmettere musica italiana». Negli anni Vincenzo ha continuato tra l’altro ad occuparsi di produzioni radio tv.
Infine, Claudio Mirci: un nome, una garanzia. «Ho trasmesso da molte radio: da Radio Mestre Centrale, a Novaradio, a Radiosette, a Radio Marca».
Mirci è stato anche pluricampione a Canale 5, come si legge nel blog “Drio Casa”, il diario web di Mestre. “Dieci puntate vinte da Claudio Mirci, compresa la finalissima, di Pop Corn del 1981. Con tre speaker di Novaradio Ondadue, suoi colleghi, in gara durante quella splendida annata di Pop Corn: una trasmissione musicale che, all’inizio degli anni Ottanta, ha furoreggiato nell’emergente panorama dell’emittenza privata. A condurla, in quella edizione, Ronnie Jones, con il musicista Augusto Martelli e l’avvenente soubrette Tiziana Fiorveluti. A frequentarla un gran numero di deejay e speaker delle emittenti venete e mestrine in particolare. In buona parte rappresentate da quella radio che, in quel periodo, esprimeva i conduttori di maggior talento: Lorenzo Caporaletti, Dario De Demo e, appunto, Claudio Mirci. Quest’ultimo è diventato campione assoluto nell’edizione di quel 1981”.
Ed oggi? «La vita mi ha portato a fare una cosa simile a quella di famiglia: mia madre era farmacista ed io faccio l’erborista a Spinea e a Venezia. Ma quando vado in pensione torno a fare radio!».
LA RADIO STORICHE IN PROVINCIA DI VENEZIA
Le radio storiche della provincia di Venezia e dintorni? Erano almeno un’ottantina e qualcuna trasmette ancora oggi. Ricordiamone alcune.
• RADIO COOPERATIVA Nata a Marghera nel 1978, trasferirà la sua sede a Padova negli anni Ottanta ed è ancora in attività come emittente comunitaria.
• RADIO SERENISSIMA Emittente di Spinea di proprietà della famiglia Fioravanti. Vi esordì Roberto Zanella, futuro patron di Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Radio Piterpan, Radio Sorrriso, Radio Gelosa.
• RADIO CANALE UNO Emittente veneziana nata per iniziativa di alcuni fuoriusciti di Studio 80, durò pochi mesi.
• RADIO SAN DONA’ Prima radio di San Donà, fondata da Giampaolo Corazza. Nel 1976, si trasformerà in Radio San Donà Veneto Orientale.
• RADIO SAN POLO Vide tra i suoi collaboratori Michele Antonelli, Luca Sabatelli (conduttore de “Il rumoraccio”), Charlie Wind (al secolo Luca Guerrato, prematuramente scomparso in un incidente stradale), Paolo Pradolin, Davide Ozemberghir.
• RADIO SAN POLO SPERIMENTALE Nasce nel 1977 a Venezia grazie al tecnico radiotelevisivo Ferruccio Albanese. Ha la collaborazione di Christian Hornbostel, dj con all’attivo un disco con i Fard. Una radio molto piccola che riesce a trasmettere fino al 1995.
• RADIO MESTRE CENTRALE Emittente con sede in via Ferro, sopra la Casa del Disco di Massimo Cossovel. L’emittente successivamente si trasferirà in piazzale Candiani, si affilierà quindi al circuito Radio In.
• ANTENNA RADIO MESTRE CENTRO Nasce a Mestre nel 1982. Trasmette dal Quartiere Aretusa. Dal febbraio 1987 diventa Rete Top 95. Nonostante sia una radio delle più ascoltate della zona, inesorabilmente chiude.
• SUPERSOUND Emittente della provincia di Venezia. Dopo un periodo pionieristico alla fine degli anni Settanta, venne rilevata dal gruppo editoriale di Radio Venezia.
• NOVARADIO Emittente di Mestre, nata per iniziativa di due fuoriusciti da Radio Mestre il 30 settembre 1977, prima sede in via Bissolati. Viene quindi rilevata dalle Edizioni Paoline. Fra i collaboratori Claudio Mirci, l’attore Franco Micheluzzi, Tino Aviazzi, Mariangela Bonfanti. Ad un certo punto si scinde in due reti: ONDAUNO (diretta da Maurizio Meneghetti, con trasmissioni giornalistiche e culturali) e ONDADUE (con un target giovanile, più incentrata su programmi musicali, direttore artistico Max Mustillo).
• RADIO BASE SAN MARCO Emittente di Venezia-Mestre, nasce per iniziativa del titolare di un negozio di dischi, cessa di esistere assorbita da Superradio.