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La mascella di Caino. L'enigma che da un secolo fa impazzire il mondo

La mascella di Caino. L'enigma che da un secolo fa impazzire il mondo

C’è un mistero nel mistero, parlando de “La mascella di Caino”.
Ovvero come un libro (di carta) possa essere diventato un fenomeno a livello mondiale nell’epoca del digitale e del virtuale. Tanto più che si tratta di un “racconto” (le virgolette sono d’obbligo e capirete presto il perché…) di solo 100 pagine, scritto nel 1934.
Eppure, così è. I video dedicati a “La mascella di Caino” pubblicati su Tik Tok da Sarah Scannell, giovane assistente documentarista statunitense, sono diventati virali, raggiungendo già oltre 7 milioni e mezzo di persone. E l’hashtag #cainsjawbone (che riassume il titolo originale) è vicino ai quasi 13 milioni di visualizzazioni.

“La mascella di Caino”: cos’è

Definire “La mascella di Caino”, titolo che si rifà all’arma del primo leggendario omicidio avvenuto sulla Terra, è tutt’altro che facile. Anche perché è un libro che si può leggere in poco più di un’ora, ma una sola lettura non può bastare. Pensare di affrontarlo come qualunque altro romanzo è assolutamente fuori luogo. E, chi si limitasse a fare questo, arriverebbe probabilmente all’inevitabile conclusione di aver gettato dalla finestra i 18 euro del prezzo di copertina fissati da Mondadori, che ha pubblicato l’edizione italiana.
La prima definizione è quella di “romanzo-enigma”, come si legge nella nota introduttiva, “estremamente difficile e non adatto ai deboli di cuore”. Al di là delle citazioni, si potrebbe comunque riassumere “La mascella di Caino” in una sola parola: sfida. Da affrontare senza paracadute: la vera soluzione, finora, non è mai stata pubblicata.

Una sfida vinta solo da 4 solutori

Che si tratti di una sfida alla ragione è testimoniato dal fatto che, dal 1934, solo 4 persone, tra tutti coloro che si sono cimentati con “La mascella di Caino”, sono riusciti a trovarne la soluzione.
I primi 2, S. Sydney-Turner e W.S. Kennedy, lo fecero nel 1935. Dopo 80 anni, nel 2016 l’impresa è stata ripetuta da Patrick Wildgust. E, sfruttando il lockdown, visto che gli ci sono voluti ben 4 mesi, c’è infine riuscito anche lo scrittore comico inglese John Finnemore.

Un concorso che si ripete nel tempo

L’editore del libro originale, Victor Gollancz, mise in palio 15 sterline a chi fosse riuscito a vincere la sfida. E, incredibilmente, gli unici 2 solutori inviarono lo stesso giorno la busta, con Kennedy che ebbe la fortuna di veder aperta per prima la sua e si aggiudicò il premio. Anche l’editore moderno, Unbound, ha lanciato un concorso, con un premio di 1.000 sterline. Così come ha fatto Mondadori, pubblicando all’interno del libro la scheda da compilare e inviare entro l’1/11/2022 per provare ad aggiudicarsi una gift card da 500 euro.

“La mascella di Caino”: come funziona

La soluzione richiesta è quella di individuare chi sono le 6 vittime e chi i 6 assassini (si tratta pur sempre di un giallo) del racconto. Ma non solo. Le 100 pagine che compongono il racconto devono essere correttamente riordinate. Per capire lo sforzo a cui è chiamato il lettore-solutore, bisogna infatti comprendere meglio com’è organizzato il libro. In sostanza, la struttura è basata su 100 pagine che iniziano e finiscono un discorso, non offrendo così nessun aggancio, stampate in un ordine del tutto casuale.

“Siate certi – ammonisce l’introduzione – che esiste un ordine inevitabile, quello in cui sono state scritte le pagine e che, anche se la mente del narratore di tanto in tanto compie voli pindarici tornando indietro o andando avanti alla maniera moderna, la narrazione procede, implacabile e senza equivoci, dalla prima all’ultima pagina”. Semplice? Già il conto matematico dice che non è così. Le possibili combinazioni sono date dal fattoriale di 100, cioè una cifra composta da 158 numeri…

Il marchio di Torquemada

Leggendo poi il testo, ci si trova di fronte a un ulteriore complicazione. Il racconto è pieno di riferimenti letterari eruditi e numerose piste, per di più scritte in una prosa a tratti piuttosto involuta. Sembra quasi, dopo la prima lettura, di trovarsi di fronte a un elenco di definizioni di parole crociate messe insieme a comporre un testo. E, del resto, l‘autore de “La mascella di Caino” è probabilmente il più grande cruciverbista mai esistito: Torquemada.

Dietro a questo pseudonimo, che cita il terribile inquisitore spagnolo quasi preannunciando i tormenti a cui si dovrà sottoporre chi prova a risolverne i giochi enigmistici, si celava Edward Powys Mathers. Cioè colui che, come ricorda Stefano Bartezzaghi nell’interessante prefazione, fece letteralmente esplodere anche in un’inizialmente restia Inghilterra il fenomeno dei cruciverba, inventati nel 1913 ma diventati una vera e propria mania solo nel 1924, prima negli Stati Uniti, a Manhattan, e poi nel resto del mondo.

Cryptic crossword e “La mascella di Caino”

Per sdoganare in Gran Bretagna le parole crociate, Torquemada ebbe l’intuizione di creare i cosiddetti “cryptic crosswords”, cioè schemi in cui la stessa soluzione è un enigma da risolvere.
Giochi per di più basati su “cryptic clues”, cioè definizioni che, come ricorda Bartezzaghi, “richiedevano al solutore una combinazione di erudizione e agilità mentale, sapienza e arguzia”. “La mascella di Caino” fu così pubblicato in calce al “Torquemada Puzzle Book”: una sorta di “summa” dei giochi enigmistici più ostici realizzati nella sua breve vita (morì nel 1939, a soli 47 anni) da Mathers.

Le pagine di questo libro, dunque, vanno affrontate in quest’ottica: soffermandosi accuratamente su ogni parola, cercando di far emergere il concetto e l’indicazione che l’autore ha mascherato dietro l’apparenza letteraria. E a dire che non si tratta di un libro normale c’è anche un altro aspetto. Per riordinarle, ogni pagina riporta una linea tratteggiata lungo cui tagliarla. Sarah Scannell lo ha fatto, incollandole poi sulla parete della sua camera, trasformata in una sorta di lavagna da omicidi. Per la gran parte degli amanti dei libri si tratta però di un’azione sacrilega. E chissà in quanti avranno il coraggio di farla per provare a vincere la sfida de “La mascella di Caino”.

Alberto Minazzi

Un commento su “La mascella di Caino. L’enigma che da un secolo fa impazzire il mondo

  1. Ora che abbiamo letto questo articolo siamo obbligati a leggere il libro


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