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La lenta fuga della luna. Ecco cosa cambierà per la Terra

La lenta fuga della luna. Ecco cosa cambierà per la Terra

Ogni anno il nostro satellite si allontana di 3,78 cm dalla Terra. Un dato minuscolo oggi, ma destinato a cambiare per sempre clima, maree, durata del giorno e persino le eclissi

Curiosamente, c’è un legame tra ciò che accade sopra le nostre teste e ciò che cresce sulle nostre dita: la Luna si allontana dalla Terra ogni anno di 3,78 centimetri, esattamente quanto si allungano in media le unghie umane nello stesso tempo.
Una quantità senza dubbio infinitesimale, per quel che riguarda gli spazi siderali considerando che la distanza media della Luna dalla Terra è di circa 384.400 km.
Eppure, questo lento e costante allontanamento, apparentemente irrilevante, avrà conseguenze profonde sul futuro del nostro pianeta.

Cosa cambierà con l’allontanamento della Luna

Pensiamo, per esempio, alla durata delle giornate sulla Terra.
In un secolo, il progressivo allontanamento della Luna determina un allungamento di 2 millesimi di secondo. Nulla, per noi.
Ma tra qualche miliardo di anni, l’accumularsi di questi aumenti potrebbe costringere a rivedere addirittura la stessa suddivisione del giorno in 24 ore.
Del resto, secondo alcuni scienziati, 5 miliardi di anni fa i giorni duravano poco più di 5 ore.

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La gravità lunare è poi determinante per mantenere l’inclinazione di 23,5 gradi dell’asse terrestre, che garantisce la sicurezza della vita sul nostro pianeta, evitando l’estremizzazione delle stagioni. Una diminuzione progressiva della gravità dovuta all’allontanamento della Luna, fino alla scomparsa di questo influsso, porterebbe a oscillazioni più violente della Terra sul proprio asse, facendo venir meno la stabilità climatica e i ritmi delle maree.
Ci vorranno intanto “solo” 600 milioni di anni per far venire meno la coincidenza tra il rapporto (pari a 400 volte) della distanza del Sole e della Luna dalla Terra e quello del diametro della stella e del satellite, che rende possibili le eclissi totali. Questi fenomeni, allora, potranno essere al massimo nella loro forma anulare. Da valutare ci sarà anche l’impatto della ridotta gravità lunare sul nucleo di ferro e nichel liquidi della Terra, il cui movimento genera il campo magnetico terrestre che ci protegge da raggi cosmici e vento solare.

Tra 50 miliardi di anni, la fine della Luna

Mantenendo il tasso di allontanamento medio degli ultimi 4 miliardi di anni, si calcola che tra circa 50 miliardi di anni il tempo di rotazione della Terra (oggi di 24 ore) e il periodo orbitale della Luna (attualmente di 28 giorni) arriveranno a coincidere. A quel punto, la Luna si troverà sempre sopra lo stesso punto della superficie terrestre, annullando il suo impatto sulle maree terrestri e dando il via all’inversione del processo in atto. In altri termini, la Luna inizierebbe ad avvicinarsi sempre più alla Terra, arrivando al punto in cui la gravità terrestre determinerà la distruzione del satellite.
A parziale consolazione, l’uomo e le altre specie animali si dovrebbero essere estinte da lungo tempo, già prima del venir meno della stabilità delle rotazioni terrestri. Anzi, questo scenario potrebbe addirittura non verificarsi, considerando che il Sole diventerà una gigante rossa tra “appena” 5 miliardi di anni e una nana bianca tra 10 miliardi, determinando in tal modo anche la probabile fine anche della Terra e della Luna. Concludendo in tal modo una storia iniziata, secondo le teorie più accreditate, 4,5 miliardi di anni or sono quando un oggetto cosmico delle dimensioni di Marte si schiantò contro il nostro pianeta, rilasciando nello spazio detriti poi unitisi per formare la Luna.

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Perché la Luna si sta allontanando

La scoperta che il sistema Terra-Luna non è stabile come l’uomo ha creduto per millenni è assai recente.
La chiave furono le missioni Apollo della Nasa, che raggiunsero la superficie lunare tra gli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo. In occasione di questi viaggi, furono posizionati sul satellite dei retroriflettori che, ancor oggi, consentono agli scienziati sulla Terra di calcolare al millimetro, attraverso l’invio di raggi laser, la distanza tra i due corpi celesti. Per spiegare, una volta individuato il fenomeno, il perché del progressivo allontanamento della Luna, bisogna rifarsi alla legge di conservazione del movimento angolare di Newton. Il processo viene innescato dall’attrazione della Luna sulle masse d’acqua, che, oltre a rallentare leggermente la velocità della Terra, crea una vera e propria protuberanza sulla superficie terrestre. Questa, a sua volta, esercita quindi una forza di attrazione sul satellite e, proprio a causa delle differenti velocità di rotazione, la protuberanza si trova sempre più avanti della Luna, trascinandola, facendole aumentare la velocità e portandola ad allontanarsi dalla Terra.

Alberto Minazzi

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Tag:  luna, spazio