Uno studio ha dimostrato che raddoppia il testosterone e protegge gli spermatozoi
Ne siamo consapevoli tutti: l’assunzione giornaliera di verdure a foglia verde e di frutta a guscio e il consumo frequente di legumi, pesce azzurro e uova fanno bene alla salute.
Ma forse non tutti sono a conoscenza che una dieta con il consumo dell’80% di alimenti biologici porta particolari benefici all’uomo. In particolare favorisce la fertilità.
Lo dimostra uno studio guidato dall’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche Cnr pubblicato su “Current Research in Food Science”.
Gli alimenti giusti favoriscono la fertilità
Lo studio è il primo a rilevare l’effetto sulla fertilità di una dieta antiossidante. E’ stato dimostrato che negli uomini la dieta bio raddoppia i livelli di testosterone e protegge il dna degli spermatozoi.
I benefici si legano all’eliminazione delle carni lavorate e dei prodotti confezionati in favore di una dieta fatta di alimenti a basso indice glicemico, consumo quotidiano di cereali integrali, alimenti fermentati come yogurt o kefir, eliminazione o riduzione di latticini, assunzione giornaliera di verdure a foglia e di frutta a guscio oltre a legumi, verdure crucifere, uova e pesce azzurro, e uso frequente di spezie come zenzero, curcuma, coriandolo, rosmarino, basilico, aglio, cipolla e prezzemolo.
Da novembre 2020 a ottobre 2021 gli autori dello studio hanno seguito 50 uomini dai 35 ai 45 anni, normopeso, non fumatori, che non facevano uso abituale di alcolici, senza malattie croniche o varicocele che avevano deciso di seguire una dieta pre-concezionale. Il regime alimentare è stato portato avanti per 3 mesi. A un altro gruppo di 20 partecipanti sono state inoltre fornite indicazioni per ridurre l’assunzione di carboidrati al 35% dell’apporto calorico giornaliero.
I risultati: +116% di testosterone e minore frammentazione del Dna spermatico
Al termine del periodo di dieta mediterranea biologica è stato osservato un aumento del 116% dei livelli di testosterone, che è passato da 3,2 nanogrammi/millilitro a 6,92.
Contemporaneamente gli uomini che avevano nella dieta anche la riduzione dei carboidrati e un aumento di antiossidante con consumo giornaliero di frutti rossi e un minimo di verdure fresche al giorno ha riportato una riduzione nella percentuale di spermatozoi con Dna frammentato che è scesa dal 44,2% iniziale al 23,2%. E la frammentazione del Dna negli spermatozoi è uno dei fattori alla base dell’infertilità maschile.
I risultati di questo studio sottolineano insomma l’importanza della variazione della dieta con l’inclusione di alimenti biologici per favorire la fertilità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1 persona su 6 nel Mondo è affetta da infertilità nel corso della vita. E circa il 17% della popolazione adulta ne soffre, con una leggera variazione in base ai Paesi: è stimata al 17,8% in quelli ad alto reddito e al 16,5 in quelli a basso e medio reddito.