Eventi, balli tradizionali, musei aperti il sabato sera, workshop e concorsi: il PatrimonioInVita
Il patrimonio di una nazione non è solo l’insieme dei suoi monumenti e dei suoi paesaggi.
Non è solo il Colosseo, Venezia o Pompei.
Esiste un patrimonio che vive, si tramanda di generazione in generazione tramite i racconti, le consuetudini, i miti delle persone che abitano i luoghi d’Italia e d’Europa.
In questo senso, la 33° edizione delle Giornate Europee del Patrimonio celebrerà il “patrimonio vivo”, ciò che definisce l’uomo nella sua essenza più umana.
Due giornate di eventi e aperture serali
Living Heritage, “PatrimonioInVita” è lo slogan delle GEP 2023, nell’intento di “tracciare connessioni tra riconoscere, salvaguardare e promuovere i beni del patrimonio culturale immateriale allo scopo di condividerli e trasmetterli alle generazioni future”.
Le due giornate si svolgeranno il 23 e il 24 settembre, tra eventi promossi dalle varie istituzioni culturali – le quali hanno aderito in autonomia tramite il sito del Ministero della Cultura, in ottemperanza alle linee generali del tema – e le straordinarie aperture serali delle stesse previste per il sabato sera.
Le Giornata Europee del Patrimonio – di gran lunga la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa – diventano, da calendario, anche l’occasione per chiudere le attività estive e presentare i programmi invernali dei centri culturali che vi partecipano.
Gli eventi proposti, su richiesta del MiC, vedranno momenti espressamente dedicati a un pubblico giovane e avranno la massima concentrazione sull’accoglienza e l’accessibilità, così da rendere fruibile le iniziative culturali offerte.
Un sabato sera al museo
La precisa idea delle straordinarie aperture serali del 23 settembre è volta a dare una visione diversa e inusuale del nostro patrimonio culturale.
A Venezia, per esempio, sarà possibile visitare la Biblioteca Nazionale Marciana – la cui creazione è dovuta a Francesco Petrarca durante il 1300 – oltre alle Gallerie dell’Accademia in Campo della Carità e il giardino di palazzo Soranzo-Cappello.
Verona invece si dedicherà alle storie di due suoi ponti che scavalcano l’Adige: ponte Pietra e ponte Scaligero, ricostruiti negli anni Cinquanta dopo la distruzione a opera dell’esercito tedesco, nel 1945.
Ad Altino sarà aperto il Museo nazionale e l’Area archeologica e a Este il Museo nazionale Atestino (con la possibilità di visite guidate gratuite dalle 20 alle 21) e dell’area archeologica in via Santo Stefano, dove si trovano l’antica Casa di Ricovero e la necropoli dell’area.
A Treviso terrà le porte aperte il Museo nazionale Collezione Salce, con l’inusuale mostra sulla relazione tra medicina e pubblicità tra il 1850 e il 1970.
Gli eventi nazionale delle GEP 2023
A livello nazionale, invece, tra le numerose proposte consultabili nel sito del ministero, si distinguono l’apertura della casa natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara, della magnifica Reggia di Caserta e del Palazzo Reale di Napoli, nonché del parco archeologico di Pompei.
A Bologna si spalancheranno le porte della pinacoteca nazionale mentre Roma, vero e proprio motore nazionale dell’iniziativa con venti proposte, vedrà l’apertura serale, tra le altre, delle terme di Caracalla, del Museo della Civiltà, del Pantheon, del parco archeologico dell’Appia antica.
Queste sono solo alcune delle iniziative più in vista delle Giornate Europee del Patrimonio, che vedono una larga partecipazione dei capoluoghi di provincia e dei comuni più piccoli su tutto il territorio italiano. Al di là delle serate, nelle proposte diurne di sabato e domenica non sarà solo possibile visitare, ma saranno previsti anche workshop e laboratori che andranno ad esplorare le manualità e i lavori di un tempo, nonché le tradizioni e le danze, dedicati soprattutto alla gioventù.
Il Concorso per i giovanissimi
Sempre in quest’ottica, il Ministero della Cultura promuove la seconda edizione italiana del concorso Giovani protagonisti del patrimonio culturale europeo: una competizione rivolta a ragazze e ragazzi tra i 6 e i 17 anni chiamati a raccontare con immagini o un breve testo una testimonianza culturale del proprio territorio (scadenza della gara il 18 febbraio 2024).
I costi di entrata di tutti gli eventi sono agevolati a 2 euro per il biglietto intero, se non gratuiti.
Ogni esposizione museale contribuirà, con una parte dei ricavati, alla ricostruzione del patrimonio danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna.
Damiano Martin