Al secondo posto la Ciclopedonale Val di Neto, al terzo la Ciclovia dei Fiori
E’ il Friuli Venezia Giulia ad aggiudicarsi la pole position alla nona edizione del Green Road Award 2024, l’Oscar Italiano del Cicloturismo che ogni anno viene assegnato alla miglior ciclovia delle Regioni.
L’obiettivo del riconoscimento è quello di promuovere la vacanza sulla bici con servizi mirati al turismo lento.
Sul gradino più alto del podio c’è quest’anno la Ciclovia Pedemontana (180 km) che attraversa la regione da Salice a Gorizia. Seconda in classifica la Ciclopedonale Val di Neto, in Calabria, terza la Green Road dei Fiori nella Provincia Autonoma di Trento.
Tutti in sella lungo le vie verdi premiate: percorsi da 38 km a 3.100 km
La giuria del Green Road Award ha selezionato i vincitori tra 25 candidature presentate da Regioni, territori e province autonome. I premi sono assegnati alle ciclovie verdi che evidenziano i propri percorsi eccellenti, la loro promozione e il più alto punteggio secondo i vari parametri presi in considerazione quali, tra gli altri, progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green. Un insieme che consente di avere vie verdi da percorrere sulle due ruote, ricche di servizi, immerse nella natura, tra storia ed enogastronomia.
La Ciclovia Pedemontana del Friuli Venezia Giulia segue la linea immaginaria che delimita l’arco alpino regionale attraverso un territorio di alto valore paesaggistico, ricco di punti di interesse storico, artistico ed enogastronomico. Si possono ammirare le spettacolari Dolomiti Friulane, patrimonio Unesco, la riserva naturale del Cornino, città medievali come Gemona e Pinzano al Tagliamento, l’arte longobarda di Cividale del Friuli, sito Unesco, come anche le pregiate aree vitivinicole delle Doc Grave, Colli Orientali del Friuli, Isonzo e Collio e sette dei tredici presidi Slow Food della Regione. Il tracciato è adatto a tutti per il fondo confortevole, pendenze inferiori al 2%, servizi e assistenza.
L’intermodalità permette inoltre di salire con la bici su treni o pullman attrezzati per il loro trasporto offrendo la possibilità di percorrere l’intera rete di ciclabili lungo l’arco costiero da Lignano Sabbiadoro fino a Trieste.
La Ciclopedonale Val di Neto e la Green Road dei Fiori
Al secondo posto in classifica c’è la Ciclopedonale Val di Neto, in Calabria. Il percorso di snoda per 38 km lungo l’antica mulattiera sull’argine dell’omonimo fiume.
Inaugurata lo scorso marzo, è adatta per famiglie, bambini e coloro che amano stare a contatto con la natura.
La Ciclovia Val di Neto, che parte dall’antico sito termale di Bruciarello per raggiungere la foce sul Mar Jonio attraversando il territorio di sei Comuni del marchesato crotonese, ha una ricca segnaletica informativa, punti di sosta attrezzati, oasi di accoglienza, aree fitness, capanni per l’osservazione della natura e la possibilità di praticare rafting in kayak. Percorrendola si possono visitare siti storici, archeologici, castelli, borghi e luoghi di culto.
La terza classificata, la Green Road dei Fiori, ci porta nella provincia di Trento.
Unisce in un unico itinerario all’insegna della biodiversità la Val Rendena e la Valle del Chiese, 57 km da Carisolo fino alle sponde del Lago d’Idro. Percorrere questa via offre un’esperienza suggestiva tra profumi e colori per le oltre 600 specie di fiori presenti lungo il percorso, comprese rare orchidee, piante medicinali e erbe commestibili come l’ortica dai fiori rosa, la manna bianca del farinello, l’asparago e spinacio di monte. Le zone boscose ospitano faggi, frassini, sambuco e tigli di monte che danno uno squisito miele oltre allo spettacolo naturale del foliage. Tra i servizi a disposizione di chi intenda percorrere la Green Road dei Fiori, un bus navetta sulla via del ritorno.
Le menzioni speciali
Il Green Road Award 2024 ha assegnato una speciale menzione all’Appennino Bike Tour, il percorso ciclabile che con i suoi 3.100 km parte dalla Liguria a Bocchetta di Altare nel punto in cui le Alpi si incontrano con gli Appennini e termina ad Alia, in provincia di Palermo, in Sicilia. Si sviluppa su strade secondarie a basso traffico in 44 tappe dotate di stazioni di assistenza, officine e ricarica per e-bike. Il Tour attraversa 300 piccoli Comuni, 14 Regioni, 33 Province e 56 aree protette tra parchi e riserve naturali.
La menzione speciale Legambiente è andata al Cammino Minerario di Santa Barbara, in Sardegna.
Il percorso ciclopedonale ad anello di oltre 600 km parte e arriva Iglesias, nella zona sud occidentale dell’isola. Innumerevoli i punti di interesse che si incontrano tra siti nuragici, villaggi fantasma e le gigantesche miniere dismesse: la più antica del 1223 è a Domusnovas. Presenza costante sono le chiese e le cappelle dedicate al culto di Santa Barbara, la patrona dei minatori.
Infine la menzione speciale della Stampa è andata alla Via Silente, itinerario campano di circa 600 km su strade asfaltate a bassa percorrenza nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia. Il percorso si sviluppa in 15 tappe con partenza e arrivo a Castelnuovo Cilento seguendo tratti costieri e inoltrandosi tra le montagne. Tra le località di maggior interesse nell’itinerario, le grotte di Castelcivita e di Pertosa, suggestivi borghi contadini, pianori, boschi di faggio e valli punteggiate di orchidee.