Non solo temperature: ecco 5 mete da Guinness (e nuovi primati sul territorio italiano)
Guardando al caldo dell’estate 2024, più che di un possibile “record” in senso stretto sarebbe più corretto parlare di un primato statistico che, se continuerà il clima delle ultime settimane, potrebbe essere riscritto.
Nel “Guinness World Records”, il libro dei record pubblicato ogni anno dal 1955, in realtà rientrano anche i primati naturali. Ma sono quelli umani, specie quando particolarmente originali, a destare la maggior curiosità.
Un elenco che, spesso sull’onda di una fantasia che sembra non avere limiti, aggiorna di continuo sia le migliori prestazioni che le categorie. E l’Italia non fa eccezione, con nuove imprese arrivate o in arrivo anche in questi mesi.
Anche chi, però, preferisce dedicarsi alle vacanze può trovare ispirazione, tra le pagine del Guinness dei primati.
Scegliendo, per esempio, una destinazione certificata dai giudici per il suo record. Suggerimenti? Eccone 5.
Sempre più in alto!
A effettuare la selezione di queste località, più o meno facilmente raggiungibili, sono stati gli specialisti di Civitatis, piattaforma online di visite guidate.
Si può per esempio puntare su Dubai, negli Emirati Arabi, dove sorge l’edificio più alto della Terra: il Burj Khalifa, 828 metri. Al suo interno, ad “appena” 555 metri di altezza, pagando un biglietto si può accedere alla terrazza esterna vetrata, l‘osservatorio “At the Top Sky”, collocato al piano 148, potendo usare anche i telescopi per godersi un panorama davvero unico.
Se a Dubai è possibile toccare il tetto del mondo costruito dall’uomo, bisogna spostarsi al confine tra Tibet e Nepal per raggiungere il punto naturale più elevato del nostro pianeta: il monte Everest, 8.848 metri.
Non si tratta, ovviamente, di una meta altrettanto accessibile rispetto al grattacielo emiratino, ma ai turisti non mancano comunque le alternative per salire: aeroplano, elicottero, ma anche percorsi di trekking di varie difficoltà che richiedono un cammino di non meno di 5 ma anche di oltre 15 giorni.
Dove domina una natura da record
Non sono pochi nemmeno i 4.170 metri del Mauna Loa, il più grande vulcano attivo del mondo, alle isole Hawaii.
Con un volume, anche questo record, stimato di circa 75 mila km cubi, è inserito nel Volcanoes National Park, insieme ad altri 4 vulcani: Kohala, Hualalai, Kilauea e Mauna Kea. Il parco, raggiungibile in aereo da Honoluli, propone attrazioni come i geyser, la caldera del cratere, le cascate Rainbow e Akaka nella foresta pluviale e il punto panoramico di Keala Komo.
A essere estreme, nelle altre 2 destinazioni individuate da Civitatis, sono invece le condizioni dell’ambiente.
Il deserto di Sonoran, tra l’Arizona, la California e il Messico, è il più grande (311 mila km quadrati) e più caldo del mondo, con temperature fino a 80 gradi Celsius. I tour tra fauna selvaggia e luoghi iconici come il sentiero di Bulldog Canyon, in partenza da Phoenix, vengono effettuati in veicoli 4×4.
Un paesaggio unico è anche quello del Salar de Uyuni, sull’altopiano della Bolivia: con 12 mila km quadrati, si tratta della più grande pianura di sale.
Tra le principali attrazioni, gli “Ojos de Sal”, i fiumi sotterranei che scorrono sotto il gigantesco mare salato, il primo hotel costruito con il sale, i cactus giganti dell’isola Incahuasi, fino agli spettacolari tramonti sulle distese bianche.
L’Italia dei records
Tornando nel nostro Paese, riuscire a fare un elenco completo dei Guinness World Records italiani sarebbe a sua volta… quasi un record. Anche perché la lista è in continuo aggiornamento.
Basti pensare al curioso nuovo record conseguito da Matteo Pavone lo scorso 30 giugno a Castelnuovo Don Bosco, nell’Astigiano. Soprannominato “The Handstand Vehicle”, già detentore del record per il veicolo più pesante trainato con le mani e per il tempo più veloce per trainare un veicolo per oltre 20 metri con le mani, stavolta è riuscito a trainare in questo modo ben 3 aerei.
E il prossimo appuntamento con tentativi di nuovi records è imminente.
Anzi, i record tentati sulle sponde del Lago d’Orta saranno ben 4.
Dal 3 al 12 agosto, Club Super Marathon Italia ha organizzato la 10^ edizione di “Orta 10 marathons in 10 days”.
Le categorie in cui si rincorrerà il primato sono quelli relativi alle 10 maratone corse in 10 giorni consecutivi.
A puntare al record assoluto di velocità sarà lo spagnolo Ivan Penalba Lopez e a quello in campo femminile la norvegese Therese Falk. Ma vanno menzionati anche Giorgio Pelagalli (76 anni e 133 giorni) e la tedesca Sigrid Eichner (82 anni) che puntano a diventare i più anziani ad aver centrato l’impresa.
Alberto Minazzi