Dal Fentanyl all’eroina: per averle bastano pochi euro. L’età media del primo contatto con le droghe è arrivata a 12 anni
Non sono difficili da reperire e soprattutto costano poco.
I canali di smercio delle droghe sono cambiati, così basta navigare in internet e chiunque può procurarsi sostanze stupefacenti spendendo anche soli 5 euro.
A lanciare l’allarme è l’Associazione Culturale Pediatri che nel veneziano, a Jesolo, ha fatto il punto su questo fenomeno che vede crescere sempre più il consumo tra i giovanissimi.
Basti pensare a un dato su tutti: l’età media in cui si verifica il primo contatto con le sostanze d’abuso è 12 anni.
Fentanyl, Binge drinking e Ayahuasca: le nuove tendenze
Come rileva la relazione annuale al Parlamento 2024 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia è confermato il trend in crescita di sostanze psicoattive tra i giovani, con la sola eccezione della cannabis che nel 2023 ha visto una flessione nella prevalenza dei consumi rispetto al 2022. In crescita risultano le percentuali di studenti tra i 15 e 19 anni che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell’anno cocaina dall’1,8% al 2,2%; stimolanti dal 2,1% al 2,9%; allucinogeni dall’1,6% al 2% e nuove sostanze psicoattive dal 5,8% al 6,4%.
A invogliare a provare, da quanto emerso nel corso del Congresso svoltosi in Veneto è il basso costo delle sostanze come il Fentanyl, oppioide sintetico conosciuto anche come la “droga degli zombie” (è da 50 a 100 volte più potente della morfina) o l’eroina, della quale una mini dosesi acquista con appena 5 euro.
Riti pericolosi
Oggi le droghe, hanno sottolineato i pediatri, sono assunte non più tanto in funzione dell’effetto che producono ma del rito che devono svolgere come nel caso del Binge drinking (lo sballo del sabato sera che consiste nel forte consumo di alcolici e superalcolici, sei bicchieri e oltre in una sola occasione, ndr). E si ricerca l’esotico con la bevanda psichedelica Ayahuasca che si prepara con diverse piante amazzoniche.
La droga per favorire la socializzazione: sempre più veloce l’immissione sul mercato di nuove sostanze
Un altro elemento preoccupante evidenziato al Congresso dei pediatri è che oggi le droghe, a differenza di una volta che si prendeva per ribellione e volontà di escludersi da una società in cui non ci si riconosceva, sono diventate al contrario il mezzo per superare l’inibizione e favorire la socializzazione. Ad allarmare è anche la velocità con la quale nuove sostanze vengono continuamente immesse sul mercato: dai dati dell’osservatorio sulle nuove droghe sono circa 960 ogni anno.
Nel corso dell’ultimo anno, sottolinea la Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, in Italia sono quasi 360 mila gli studenti minorenni che hanno consumato che hanno consumato almeno una sostanza illegale, pari al 23% dei minorenni scolarizzati, confermando il trend crescente osservati nel post-pandemia. Il dato è ratificato anche dalla percentuale di minorenni segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale che si attesta nel 2023 intorno al 12% delle persone segnalate raggiungendo il valore più alto mai registrato. La quasi totalità delle segnalazioni riferite a minori, il 97%, riguarda cannabis e derivati a conferma dell’ampia diffusione dei cannabinoidi tra i più giovani.
Silvia Bolognini