Gli anni delle contestazioni americane
in un tour espositivo mondiale che tocca Mestre
Dopo Francia, Russia e Cina, per il suoi tour espositivo mondiale Jean-Pierre Laffont ha scelto Mestre.
Negli ampi spazi del Centro Culturale Candiani, fino al 30 maggio sarà così possibile visitare la fortunata mostra “Turbolent America“.
L’esposizione raccoglie il percorso fotografico di Laffont: trent’anni in cui il noto fotofrafo francese ha viaggiato attraverso l’America cercando di immortalare gli attimi più significativi dei movimenti sociali, politici e culturali del Paese.
Da tutto ciò è nato il libro “Photographer’s Paradise: Turbulent America 1960-1990” pubblicato nel 2014 e in seguito l’esposizione “Turbolent America” che, con la moglie-editor Eliane, Lafoont sta proponendo in tutto il mondo.
Nato in Algeria e cresciuto in Marocco, il celebre fotografo ha di fatto studiato in Svizzera diventando una star del mondo dello spettacolo di Parigi.
La sua curiosità per quanto stava accadendo intorno a lui e in America in particolare, dove nascevano grandi movimenti di protesta per la conquista dei diritti civili ed esplodeva la rivoluzione sessuale, lo hanno portato però a cambiare ancora una volta Paese.
La retrospettiva allestita nelle sale del terzo piano al Centro Culturale Candiani comprende il lavoro svolto dal suo arrivo nella Grande Mela fino alla fine degli anni ’80.
L’obbiettivo è costantemente puntato sulle frange estreme della società, sui poveri, sui disadattati, sulle frange ribelli della popolazione, sulla lotta l’affermazione della libertà: di pensiero, di parola, anche di amore.
Tra gli scatti esposti, un primo piano di Martin Luther King in un raduno di pace nel 1967.