Dopo 36 anni, il nostro Paese è ritornato alla kermesse con Susanna Tamaro, Stefano Zecchi e Carlo Rovelli presenti alla cerimonia di apertura e il Padiglione Italia
Il tricolore italiano ritorna a sventolare alla 76esima edizione della Fiera del Libro di Francoforte che si tien dal 16 al 20 ottobre 2024.
Alla Buchmesse l’Italia è protagonista quest’anno come Ospite d’Onore.
Sono passati parecchi anni dalla sua ultima partecipazione nel 1988, l’ano in cui venne inaugurato ufficialmente l’attuale format che, all’interno del programma, assegna un posto speciale a un paese o una regione linguistica. Allora il Padiglione italiano ebbe un grande successo con la presentazione del secondo romanzo di Umberto Eco, reduce dal boom del libro “Il nome della Rosa” che in Germania aveva venduto quasi tre milioni di copie, “Il pendolo di Foucault”.
Quest’anno non manca un richiamo a quell’epoca nel motto scelto per la partecipazione dell’Italia alla kermesse letteraria “Radici nel futuro” a sottolineare un’immagine della cultura come luogo d’incontro tra tradizione e modernità e di confronto tra molteplici sensibilità. E per tutta la durata della Fiera sarà la piazza a rappresentare il Paese perché, come sottolineano gli ideatori del Padiglione Italia, è luogo ideale di relazioni e d’incontro e quindi ideale anche per portare i visitatori a scoprire le novità editoriali della letteratura italiana e del sapere in tanti settori.
Susanna Tamaro, Stefano Zecchi e Carlo Rovelli all’apertura della Fiera
La giornata di inaugurazione ha visto salire sul palco oltre al neo Ministro della Cultura Alessandro Giuli e altre autorità, quali rappresentanti dell’Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse 2024, Susanna Tamaro, autrice di uno dei romanzi italiani più conosciuti e amati nel mondo “Va’ dove ti porta il cuore” pubblicato nel 1994 e tradotto in oltre trenta lingue; il filosofo Stefano Zecchi e lo scienziato Carlo Rovelli che con le sue “brevi lezioni” ha reso comprensibile a tutti la complessità della fisica.
Curato dall’Associazione Italiana Editori con la consulenza di Ex Libris e il coordinamento del Commissario straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore, il programma del nostro Paese è stato pensato per rappresentare la ricchezza, la varietà e la profondità della nostra editoria attraverso la partecipazione di 88 autori selezionati e 230 espositori in un continuo dialogo con piccole, medie e grandi case editrici.
Il Padiglione Italia come una tipica piazza
Il Padiglione Italia si sviluppa su uno spazio rettangolare di 2.300 metri quadrati delimitato da una serie di colonne in stili architettonici diversi e da quattro file di portici dai quali si accede alle stanze perimetrali che ospitano le esposizioni selezionate per la Buchmesse. Al centro dell’area vi sono tavolini e i gradoni che la circondano fungono da sedute informali per i visitatori come accade normalmente nelle piazze dei centri storici italiani.
Nel progetto dell’allestimento, disegnato dallo studio multidisciplinare Stefano Boeri Interiors fondato dagli architetti Stefano Boeri e Giorgio Donà, la piazza, luogo identitario per eccellenza, diventa il cuore pulsante del ricco palinsesto di appuntamenti e lecture delle giornate di Fiera come anche lo spazio dell’incontro, delle relazioni e della convivialità. Una parte del lato corto della piazza è occupato dall’Arena, dove si trovano il palco e la platea per i dibattiti e le presentazioni oltre a un grande schermo che mostra il video che il regista e artista visivo Davide Rapp ha dedicato alla presenza delle piazze nella storia e nella cultura cinematografica italiana.
Numerose mostre attorno alla piazza
Sul lato opposto si accede al Caffè Letterario mentre sulla piazza si affacciano dieci stanze che ospitano esposizioni tematiche quali, per fare degli esempi quella sull’arte classica dei musei nazionali italiani “Sotto un cielo antico, Pompei tra passato e presente”; l’esperienza virtuale immersiva attraverso la storia e la cultura della lingua italiana del Multi; una selezione di oltre 600 libri tradotti dal tedesco all’italiano scelti dagli editori di tutto il mondo all’interno di “Books in Italy”; l’omaggio ad Aldo Manuzio, inventore del libro “tascabile2 alla fine del ‘400“; la raccolta dei lavori di trenta giovani illustratori della nuova generazione artistica italiana selezionati da Bologna Children’s Book Fair mentre Treccani, l’Istituto della Enciclopedia Italiana che celebra i cento anni dalla fondazione, presenta un’installazione interattiva dedicata all’arte, al design e all’artigianato italiani.
La Fiera del libro di Francoforte
La Fiera di Francoforte affonda le sue radici nel 1949 per volontà dell’associazione dei librai Borserverein des Deutschen Buchhandels, in quanto Lipsia, dove dal 1632 si teneva la più importante Buchmesse della Germania, era rimasta nella Repubblica Democratica Tedesca.
Fu scelta Francoforte per la sua plurisecolare tradizione di fiere del libro.
Silvia Bolognini