di Valentina Rossi
L’Italia gareggerà con la propria bandiera alle Olimpiadi di Tokyo.
La notizia è arrivata al termine del Consiglio dei Ministri svoltosi questa mattina (26 gennaio ndr).
E’ stato infatti approvato un decreto legge che sancisce l’autonomia del Coni scongiurando così le possibili sanzioni del Cio, che avrebbe potuto vietare all’Italia, proprio in occasione delle prossime Olimpiadi di Tokyo, l’utilizzo della bandiera tricolore e dell’inno di Mameli.
Olimpiadi di Tokyo 2021: il Coni indipendente
“Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto contenente le norme che sanciscono l’autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano – ha detto il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora.- Ora l’ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione. Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l’Italia venisse così duramente sanzionata già domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell’indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019”.
La querelle e il rischio di gareggiare senza bandiera
Le ultime 48 ore hanno tenuto con il fiato sospeso tutta l’Italia e scatenato dibattiti sui social network.
Il Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), come prescrivono le regole internazionali del Cio, deve essere un organo indipendente. La mancata approvazione del decreto avrebbe destinato l’Italia ad una sanzione da parte del Cio stesso, che prevede una misura finora applicata solo alla Bielorussia del dittatore Lukashenko e alla Russia degli scandali del doping.
La decisione del Comitato Olimpico Internazionale sulla sospensione del Coni era attesa per domani, 27 gennaio. Con l’approvazione in extremis del decreto l’esito negativo è stato scongiurato.
L’impasse si è determinata a causa della riforma dello sport avviata dal governo Conte I. Il primo provvedimento, quello risultato determinante in questa vicenda, riguardava la governance dello sport Italiano e il Coni, i cui dipendenti sono confluiti nella nuova Sport e Salute, società facente capo al governo. Con il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri ritorneranno a essere dipendenti del Coni.