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L'Italia dei cammini: una realtà che cresce

L'Italia dei cammini: una realtà che cresce

Iniziato l’iter in Senato verso una legge che promuova il turismo a piedi o in bici alla scoperta di itinerari unici

Pazienza, fatica, ma anche tanta soddisfazione nello scoprire e poter conoscere meglio un’Italia in cui gli ambienti mozzafiato si sposano con un’atmosfera ricca di cultura, storia e spiritualità.
Le semplici parole probabilmente non bastano per descrivere a chi non l’ha mai presa in considerazione l’Italia dei “cammini”. Cioè quella forma sempre più diffusa di turismo “slow” che permette di godere e apprezzare fino in fondo i luoghi attraversati.
Un fenomeno per la cui promozione il Parlamento italiano prova ora a puntare su una proposta di legge, che ha iniziato l’iter al Senato, attraverso cui prevedere incentivi e risorse per sostenere gli itinerari eco-culturali.

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San Gimignano, Francigena

Verso una legge per promuovere i “cammini”

Già nella precedente legislatura il tema dei cammini aveva trovato consensi bypartisan, che si erano tradotti anche in un disegno di legge delega al Governo. La proposta approdata a Palazzo Madama punta ora a mettere in campo un vero e proprio piano, fatto di governance e incentivi, per tutelare luoghi e dei siti di interesse storico, culturale, religioso e naturalistico interessati dai percorsi, valorizzando anche i borghi limitrofi e rilanciando l’attività dei territori interessati.
Dalle attività di accoglienza al dialogo interculturale e interreligioso, dallo sviluppo di un turismo lento alla promozione di corretti stili di vita e della tutela dell’ambiente e del paesaggio, l’idea è quella di prevedere una serie di organismi di supporto per tutti gli ambiti presi in considerazione.
Si intende quindi organizzare anche una serie di azioni di promozione, come campagne informative, e collocare all’interno dei cammini una serie di opere d’arte di giovani artisti.

Il budget e la cabina di regia

Per queste finalità, la proposta di legge prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2023 e il 2024, con un sistema di agevolazioni fiscali e previdenziali per i titolari dei redditi d’impresa e degli enti del terzo settore a cui saranno affidate la gestione e la manutenzione dei cammini inseriti nell’apposita mappa. In concreto, in via sperimentale, sarebbe concesso un credito d’imposta del 60% per le spese di gestione e di manutenzione e un esonero del 30% del versamento dei contributi previdenziali.
Il punto di riferimento dell’intero settore sarebbe la nuova cabina di regia presieduta dal ministro della Cultura. Tra i compiti del nuovo soggetto istituzionale, la realizzazione di una mappa dei sentieri percorribili, sottoposta ad aggiornamento biennale.
Previsto anche un “tavolo permanente” di consultazione, per mettere in collegamento i componenti della cabina di regia con i rappresentanti degli operatori del settore culturale e di quello turistico, del terzo settore, delle istituzioni religiose, dei disabili, nonché esperti in materia di cammini.

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Monteroni d’Arbia, Toscana

Alla scoperta dei cammini d’Italia

Attualmente, chi fosse interessato ad approfondire la realtà dei cammini d’Italia può trovare un utile supporto nel sito www.italiadeicammini.it.
“Scopri tutti i cammini italiani e e le guide dettagliate per conoscere l’Italia a passo lento”, si legge nella home page.
“Prepara lo zaino, la mente e il cuore e parti con noi lungo i tracciati dei cammini italiani. La nostra penisola è un territorio tutto da scoprire a piedi percorrendo lentamente vecchie carrarecce, antiche strade religiose e tratturi che collegavano parti diverse della penisola”.

A ogni cammino è quindi riservata una breve scheda sintetica, in cui sono riassunte le caratteristiche degli itinerari che si snodano lungo gli antichi tracciati della nostra Penisola. Vie utilizzate per motivi di fede, per spostamenti delle popolazioni, per la transumanza.
“Viaggiare a piedi in Italia – aggiunge il sito – vuol dire mettere un passo dopo l’altro lungo antiche carrarecce e sentieri arcaici, riscoprire mondi e tempi passati che ti riconnettono con la tua essenza più autentica. Abbandona i luoghi conosciuti per avvicinarti a territori nuovi e lontani dal tuo modo di essere”.

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Via Francigena

L’Italia dei cammini

Attraversandoli a piedi o al massimo in bici, piccoli borghi, opere d’arte, monumenti possono essere osservati con nuovi occhi.
È il territorio stesso, sia esso montano o marittimo, agreste o collinare che racconta le sue storie al visitatore lento.
Qui la fede si sposa con i panorami, la cultura con le diverse piante che si possono incontrare nel cammino. E dalle colline di Toscana e Marche ai territori di Puglia e Campania, dai pini di Calabria e Basilicata ai cammini spirituali di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria, dalle vie della transumanza di Abruzzo e Molise ai paesaggi di Emilia Romagna e Liguria c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta.
Le schede presenti sul sito sono ben 43, con nomi e percorsi diversi ma sempre suggestivi. E il bello dei cammini è che non è obbligatorio percorrerli interamente (basta pensare ai 7.200 km di trekking del “Sentiero Italia” del Cai) o prendersi tutto il tempo richiesto (il “Sentiero della Pace”, dal Tonale alla Marmolada, prevede un cammino di 28 giorni tra i sentieri e le trincee della Prima Guerra Mondiale). Anche le singole tappe suggerite sono infatti sufficienti per cogliere l’essenza di un’Italia diversa, ma che aspetta solo di farsi conoscere meglio.

Alberto Minazzi

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Tag:  cammini

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