Uno squalo clone.
Probabilmente il primo al mondo nato per partenogenesi.
Accade all’acquario di Cala Gonone, in Sardegna, dove una femmina Palombo che da oltre dieci anni vive in una delle venticinque vasche insieme a un altro esemplare femmina, è diventata madre.
Senza quindi che l’uovo fosse fecondato dal maschio, che non c’è, è nato un piccolo squaletto, Ispera (in sardo significa Speranza), femmina a sua volta.
Ora i campioni di dna di madre e figlia sono stati inviati a un laboratorio specializzato affinché possa esser confermata l’ipotesi della nascita per partenogenesi.
Un fenomeno che in alcune specie, come i rettili, alcuni pesci e anche uccelli, si verifica, in particolar modo in popolazioni “a bassissima densità, in cui le femmine hanno scarse possibilità di incontrare un partner”.
Ispera, come la madre, potrà raggiungere una lunghezza di due metri.
Ha due pinne dorsali, piccoli denti, la testa appiattita e non è uno squalo pericoloso per l’uomo.
Se gli esami del Dna daranno esito positivo, la sua nascita rappresenterebbe “il primo caso documentato al mondo di partenogenesi di uno squalo palombo”, appartenente alla famiglia Triakidae.