L’arrivo, da marzo, dell’assegno unico per i figli e le difficoltà economiche attraversate da molti a causa della pandemia nel 2020, anno preso come riferimento per il 2022, lasciano presupporre un boom di richieste di rilascio dell’Isee per i primi mesi del prossimo anno.
Una stima parla di 12 milioni di nuclei familiari la cui soglia dell’“indicatore della situazione economica equivalente” consentirà di accedere ai vari bonus e sussidi legati alla reddito.
Dal 2022 sono inoltre in arrivo nuove opportunità che richiederanno la presentazione dell’Isee tra i presupposti oltre a modifiche nelle modalità di rilascio.
Isee: nuove e vecchie opportunità
L’assegno unico per i figli, per il quale l’Isee si calcolerà sommando redditi e patrimoni di entrambi i genitori, è solo la principale tra le nuove prestazioni introdotte nel 2022 la cui determinazione si legherà anche alle soglie Isee. Anche il Superbonus 110%, nella versione per le case unifamiliari e il bonus sull’acquisto della prima casa riservato agli under 36 prevedono infatti una soglia massima di Isee (rispettivamente di 25 mila e 40 mila euro) per avere accesso al beneficio.
La presentazione dell’Isee è già richiesta, ad esempio, per il reddito di inclusione, il reddito e la pensione di cittadinanza, le prestazioni socio-sanitarie, i bonus bebè, per i libri scolastici e per luce, gas e acqua, le riduzioni delle tariffe per mense scolastiche e asili nido, per tasse universitarie e borse di studio oltre che per la tassa rifiuti.
Il nuovo calcolo dell’Isee
Anche se sono state introdotte alcune novità anche per il calcolo, alla base dell’Isee resta sempre il numero dei componenti del nucleo della famiglia anagrafica al momento della presentazione della domanda o della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Quanto ai genitori, rientrano nello stesso nucleo anche i coniugi con due residenze diverse, quelli separati di fatto e i genitori non sposati e conviventi, ma non i coniugi per i quali è intervenuta la separazione giudiziale.
Per quel che riguarda i figli, vengono calcolati nell’Isee del genitore convivente anche se maggiorenni fiscalmente autonomi e nei casi in cui risultano fiscalmente a carico dell’altro genitore separato. Sono invece considerati nucleo familiare a se stante quando hanno spostato la residenza e hanno compiuto 26 anni, sono sposati, hanno figli o un reddito tale da renderli indipendenti. In caso di semplici coinquilini, la separazione dei nuclei è infine possibile attraverso lo stato di famiglia rilasciato dal Comune.
Come richiedere l’Isee
L’Isee può essere alternativamente richiesto a un Caf, i centri di assistenza fiscale, o compilando la Dsu sul sito dell’Inps, accedendo tramite Spid. La ricchezza del nucleo sarà calcolata sulla base del reddito familiare e sul patrimonio mobiliare e immobiliare dei componenti, tenendo conto, tra l’altro, della presenza di eventuali portatori di handicap, che dovranno presentare il certificato di invalidità e le spese sostenute per ricoveri e assistenza.
Tra i documenti necessari, la carta d’identità del richiedente, i codici fiscali di tutti i componenti del nucleo, le dichiarazioni dei redditi e i documenti relativi a depositi bancari e postali, libretti, titoli di Stato, azioni, obbligazioni, buoni fruttiferi, CCT e BOT. Va inoltre specificata la giacenza media dei conti correnti, bancari e postali, al 31 dicembre dell’anno di riferimento e allegati i documenti relativi a patrimoni immobiliari (compresi i mutui), auto, moto e barche.
Alberto Minazzi