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… E intanto il "buco" diventa "cubo"

… E intanto il "buco" diventa "cubo"
La "Sala Giardino" della Mostra del Cinema, in piazzetta Spada al Lido di Venezia

Con la nuova tensostruttura, la Mostra si è ripresa l’area.
E tra un anno sarà completata la nuova piazza


Il “Buco” del Lido non esiste più. Da luglio, su quello che è stato per troppi anni il grande sfregio all’Isola d’Oro (in quella che, purtroppo, è stata solo l’illusione di vedervi sorgere il nuovo Palazzo del Cinema), sono tornati gli alberi. E poi, come testimoniamo con il nostro “diario fotografico”, l’area nuovamente riempita è stata progressivamente occupata dal sorgere di una tensostruttura che ha offerto alla Mostra del Cinema 2016 ulteriori spazi.
Spazi che sono stati resi al meglio, dentro e attorno al nuovo contenitore dedicato al cinema, consentendo non solo di aumentare il numero di proiezioni, ma richiamando nel contempo sempre più gente verso la Mostra e, di conseguenza, elevando il livello di “glamour” di un festival tornato quest’anno popolato di grandi nomi come non avveniva da anni.
E così si è riusciti anche a completare una difficilissima operazione di immagine. Perché quel piazzale del Casinò, rimasto impresso per tanti anni nell’immaginario collettivo internazionale con il poco edificante nome di “Buco”, adesso è per tutti il “Cubo” rosso, che potrebbe diventare un nuovo simbolo dell’evento organizzato dalla Biennale. Certo, la tensostruttura è una soluzione non fissa, come sarebbe stato un nuovo Palazzo del Cinema, bensì temporanea, smantellata di anno in anno e poi probabilmente riproposta nei dieci giorni della Mostra. Perché, nel progetto complessivo, resta fermo il proposito finale di creare, sul lungomare del Lido, una nuova piazza, da destinare a tutta la cittadinanza per 365 giorni l’anno. Una piazza che, come conferma il prosindaco del Lido, Paolo Romor, «sarà completata per agosto del 2017». E, a fianco della piazza, si procederà in contemporanea con la ristrutturazione del Palazzo del Casinò, dove verrà risistemato tutto, a partire dagli impianti, per rendere anche lo storico immobile nuovamente pienamente fruibile per la Biennale.
Uno dei meriti della nuova Giunta comunale, che ha ereditato la partita dalle precedenti Amministrazioni, è stato infatti quello di riuscire a ottimizzare una spesa riguardo alla quale il Comune era già vincolato (e che quindi i relativi soldi sarebbero comunque dovuti uscire dalle casse pubbliche): i 18 milioni necessari per chiudere il buco e risistemare area e Casinò non hanno invece comportato alcun nuovo esborso per le casse comunali. Si tratta dell’avanzo di fondi, dopo quelli spesi per la bonifica, che la vecchia Giunta, sulla base dell’accordo con l’impresa aggiudicataria dei lavori, aveva destinato per fare la cosiddetta “versione B” del nuovo Palazzo del Cinema (quella che prevedeva un palazzo più piccolo, in cui non sarebbero state effettuate proiezioni, ma che avrebbe ospitato il mercato del cinema).
«La vera intuizione avuta dal sindaco – commenta Romor – è stata quella di convincere l’impresa a cambiare strada, facendo, per il medesimo importo, una cosa diversa. E, cioè, chiudere il buco, fare la nuova piazza e ristrutturare il Casinò».
L’intervento di “manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione del Palazzo ex Casinò Lido – Mostra del Cinema di Venezia – Centro congressi in Comune di Venezia”, progetto dal costo complessivo di 13.375.000 euro, è stato inoltre inserito tra i venti selezionati dalla Città Metropolitana di Venezia per essere presentati al Governo, al fine di ottenere un finanziamento statale sulla base del bando nazionale da 500 milioni totali per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Si tratta, come riassume la scheda di presentazione realizzata dall’apposito comitato tecnico costituito per l’occasione, di “completare i lavori riavviati recentemente sull’area degradata antistante l’ex Casinò e il Palazzo del Cinema, prevista nel piano di recupero”.

In sintesi, si prevede il recupero dei circa 11.000 mq calpestabili su sei piani dell’edificio dell’ex Casinò, potenziando la capacità ricettiva dei saloni e degli uffici con una nuova scala antincendio e rinforzo strutturale di alcuni solai (ottenendo certificato di prevenzione incendi per tutto l’edificio), nuove salette per il Mercato dei film e ripristino del ristorante-bar al primo piano e l’ottimizzazione di impianti tecnologici. “La riqualificazione del Palazzo del Casinò – spiegano i tecnici – è indispensabile per consentire lo sviluppo della Mostra Cinematografica di Venezia e per potenziare la funzione congressualistica e di pubblico spettacolo, al fine di ricreare un centro attrattivo internazionale, che sia da volano positivo per l’economia dell’intera isola e dell’intera città”. (A.Min.)