L’Inail conta 264 denunce nei primi quattro mesi dell’anno
Il lato positivo è che le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il mese di aprile hanno subito un calo del 26,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Quello negativo, che gli incidenti che hanno avuto esito mortale sono 264 con un incremento dell’1,1%.Secondo quanto precisa l’Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) nel complesso la riduzione si deve quasi esclusivamente al minor peso dei casi di contagio da Covid-19. Le 187.324 denunce totali nei primi mesi del 2023 sono in riduzione dell’11,1% rispetto al 2019, anno precedente la pandemia.
In crescita la mortalità maschile
L’Inail rileva che l’aumento registrato nel confronto tra i primi mesi 2022 e quelli del 2023 è legato solo alla componente maschile con casi mortali denunciati che sono passati da 233 a 243. Per quelli femminili invece si registra un calo da 28 a 21.
Rimangono costanti le denunce dei lavoratori italiani che sono 217 in entrambi gli anni mentre aumentano quelle degli extracomunitari da 29 a 39 e calano quelle dei comunitari che sono 8 rispetto alle 15 dello scorso anno.
Nell’aprile di quest’anno il numero di infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -33% nella gestione Industria e servizi; -0,2% in Agricoltura e +5,7% nel Conto Stato.
I decrementi sono in quasi tutti i settori, in particolare la Sanità e assistenza sociale con -77,2%, il settore più colpito nel corso della pandemnia.
Guardando alle classi di età si registrano aumenti tra gli under 29 da 28 a 36 e tra gli over 49 da 133 a 161. In diminuzione nella fascia 30-49 che passa da 100 a 67. Al 30 aprile di quest’anno risultano 3 denunce di incidenti plurimi, per un totale di 6 decessi, 2 dei quali stradali.
L’analisi territoriale in Italia e le denunce di malattia professionale
Si evidenzia un calo delle denunce di infortuni in tutte le aree del Paese. La percuntuale più significativa è del -33,3% nelle Isole seguite dal Sud con -32,9%; Nord Ovest con -29,7%; Centro con -26% e Nord Est con -17,9%.
Tra le regioni con i maggiori decrementi ci sono la Campania, la Liguria, il Molise e l’Abruzzo.
Il calo riguarda sia la componente maschile con -14,2% sia quella femminile con -41,1% e ha interessato sia i lavoratori italiani con -29,4%, sia quelli comunitari con -23,2% e extracomunitari -5,8%.
Nel primo quadrimestre 2023 le malattie professionali denunciate sono state in totale 23.869, 4.582 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 vale a dire +23,8%. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Silvia Bolognini