Le campagne di vaccinazione ancora non sono iniziate.
Ma l’influenza australiana è arrivata con anticipo. Ecco dove
L’influenza è arrivata.
Con oltre un mese di anticipo, sbaragliando le previsioni di luglio quando, con la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023”, il Ministero della Salute aveva comunicato che, “visto il perdurare della situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2”, si raccomanava “di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.
L’australiana H3N2
Ma l’influenza australiana (virus H3N2) ha giocato d’anticipo e sono oggi già 4 i casi registrati in Italia.
Il primo, per la prima volta sembra nella storia dell’influenza già a fine agosto, a Genova, dove all’Ospedale San Martino è stato ricoverato un ragazzo tornato da una vacanza con febbre molto alta, tosse grassa, dolori muscolari, astenia e mal di gola sospetti.
Gli altri 3 casi al policlinico Sant’Orsola di Bologna.
Anche loro giovani: un bambino di tre anni e due ragazzi rispettivamente di 18 e 28 anni con problemi di natura respiratoria.
Non si tratta, come hanno rilevato i sanitari, di casi collegati tra loro.
L’influenza e le fasce d’età per le quali sono raccomandati i vaccini
Normalmente i virus influenzali si diffondono con l’arrivo del freddo ma l’influenza australiana (il nome deriva dal luogo in cui viene registrata per la prima volta) ha colto di sorpresa un po’ tutti viste le temperature calde di questa nostra stagione.
Ancora una volta, sono soprattutto le persone a rischio, quindi gli anziani, i bambini e i soggetti con patologie croniche a rischiare maggiormente.
Per questo già la Circolare di luglio raccomanda la vaccinazione nelle fasce d’età 6 mesi-6 anni e 60-64 anni oltre che alle persone con un sistema immunitario compromesso e agli anziani nelle Rsa.
Normalmente l’influenza se ne va in modo spontaneo nell’arco di 5/7 giorni e l’australiana non farà differenze. Tuttavia, tra le complicanze previste annovera infezioni delle alte e basse vie respiratorie.