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Influenza: è arrivato in Italia anche il virus australiano H3N2

Influenza: è arrivato in Italia anche il virus australiano H3N2

Dopo il primo caso di H1N1, ecco anche H3N2. Ma il picco di contagi arriverà da fine novembre ed è il momento di vaccinarsi

È passato poco più di un mese di autunno e ne mancano esattamente due a Natale.
Nonostante il clima sia ancora tutto sommato gradevole, è già il momento di parlare di influenza, in linea con la tendenza all’anticipo degli scorsi anni, per quanto molto dipenda dall’andamento del meteo e delle temperature.
E non solo per i vaccini, che i medici raccomandano di fare in questo periodo per arrivare protetti al picco dei contagi, atteso tra la fine di novembre e il mese di dicembre.
Dopo il primo caso registrato a Novara di un paziente contagiato dal virus influenzale A del tipo H1N1, già visto nelle precedenti stagioni e dunque noto anche al nostro sistema immunitario, dalla Lombardia è arrivata ora la conferma dei primi isolamenti del nuovo H3N2. Ovvero il virus che nell’altra metà del Mondo, in particolare in Australia, ha causato la seconda stagione influenzale più pesante dell’ultimo decennio.

Italiani nel mirino dei virus

In questo momento, spiegano gli esperti, circola un mix di virus influenzali e parainfluenzali tra cui virus respiratorio sinciziale, rhinovirus, adenovirus ed enterovirus, fino ai diversi coronavirus, compreso il Covid, che non è stagionale ma colpisce di più nelle stagioni fredde. In un contesto complessivo di crescita progressiva dei casi, che si stima possano essere ora attestati attorno a 200 mila a settimana, quelli di influenza vera e propria al momento sono ancora limitati rispetto a quelli legati agli sbalzi termici.
Essendo ancora in una fase iniziale della stagione influenzale, l’Istituto Superiore di Sanità non ha ancora cominciato a pubblicare i bollettini di sorveglianza, che comunque dovrebbero partire forse già la prossima settimana. Si ipotizza però che, dopo i circa 14,5 milioni di infettati da questa serie di virus della scorsa stagione influenzale, i numeri potrebbero alla fine registrare una lieve crescita, superando i 15 milioni.

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Attenti ad H3N2

Oltre 15 milioni sono anche gli australiani che hanno contratto quest’anno l’influenza. E, se si considera che la popolazione di questo grande Stato è pari a meno della metà di quella che vive nel nostro Paese, si capisce bene l’entità dell’impatto di H3N2. Questo sottotipo influenzale, che ha reso necessari anche molti ricoveri in ospedale ha circolato anche lì insieme ad H1N1, riuscendo però alla fine a prevalere.
Il timore è che ciò avvenga anche in Italia: H3N2, infatti, risulta particolarmente capace di eludere parte delle difese immunitarie riuscendo quindi a sopravvivere e a replicarsi facilmente.
I medici invitano a tenere alta la guardia, soprattutto sul fronte delle vaccinazioni: da fare subito, volendoci un paio di settimane per arrivare a un buon livello di protezione.
Pur essendo anche H1N1 potenziale causa di sintomi forti, la variante H3N2 ha mostrato una maggiore immunoevasività.

Alberto Minazzi

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