Vi siete mai chiesti come si conserva il vaccino Pfizer?
Arriva dal Belgio in aereo e raggiunge successivamente via corriere i centri regionali.
Per mantenerlo integro si ripone con cura in congelatori giganti che si trovano all’interno di bunker nei sotterranei degli ospedali.
Ma un vero e proprio bunker del freddo è arrivato ora in Veneto, all’Ospedale dell’Angelo di Mestre (Venezia).
Costruito su misura per la farmacia del nosocomio della terraferma veneziana, hub regionale per il deposito di vaccini, è in grado di custodire alle migliori condizioni 800 mila dosi di siero anti Covid.
Passa dagli 8 ai meno 25 gradi a seconda delle esigenze.
L’innovativa stanza freezer è arricchita di un passavivande che consente di consegnare e prelevare i farmaci inibendo la dispersione del freddo ed eludendo l’apertura e la chiusura continua della porta principale.
Un sistema che permette di velocizzare e perfezionare sempre più la filiera del freddo per la corretta conservazione dei vaccini.
“La mega cella frigorifera – sottolinea il direttore della farmacia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre Alessandro Chinellato – ci permette di aumentare la nostra capienza vaccinale e la sua versatilità consentirà di poterla utilizzare anche dopo la pandemia per conservare altre farmaci”.
Un altro “deposito freddo” per il vaccino Pfizer si trova a Livorno. Per conservare e successivamente distribuire è fondamentale mantenere la continuità della catena del freddo.
“Si tratta di una procedura molto complicata – spiega il Direttore del Dipartimento del farmaco dell’Azienda Toscana Nord-Ovest Giuseppe Taurino – perché bisogna agire in fretta. Abbiamo solo tre minuti per toglierlo dalla confezione originaria e portarlo nel congelatore. I movimenti devono essere precisi e soprattutto rapidissimi per evitare lo scongelamento delle fiale che non devono essere ri-congelate. La cosa più importante è quindi assicurare che le fiale con il prezioso liquido passino direttamente nel congelatore per mantenersi a meno 80 gradi”.