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In “taxi” nello spazio

In “taxi” nello spazio
Starliner @Nasa

Dopo la lunga serie di rinvii, è stata lanciata la seconda capsula che porterà due astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale

Un viaggio di 25 ore per raggiungere non una località terrestre, ma la Stazione Spaziale Internazionale, in orbita attorno al nostro pianeta.
Li hanno ribattezzati “taxi spaziali”, perché la loro funzione non è quella di portare nello spazio una missione completa, bensì quella di rendere più agevoli i collegamenti tra la Terra e le basi al di fuori dell’atmosfera, per spostare persone e rifornimenti.

Già uno di questi “taxi”, la navicella Crew Dragon, è attivo, fin dal maggio del 2020, e ha effettuato fin qui con successo ben 13 viaggi, portando in orbita 50 astronauti.
Adesso, dopo una lunga attesa, è finalmente stata lanciata anche una seconda capsula, la Starliner, che, in caso di successo, potrà contribuire a fornire un servizio, fino a 4 astronauti alla volta se privi di carico, che dovrebbe rivoluzionare la programmazione della Nasa.

A bordo, per questo primo viaggio, inizialmente previsto per aprile 2023, poi rinviato una prima volta a luglio e successivamente non effettuato per diversi problemi tecnici, dal paracadute ai rivestimenti dei circuiti elettrici, con anche un aumento di costi, sono due veterani dell’agenzia spaziale statunitense. A comandare il viaggio è Butch Wilmore, accompagnato dalla pilota Suni Williams, prima donna a partecipare a un test in volo di un veicolo per la Nasa.

L’equipaggio, a bordo della capsula della Boeing con un carico di 345 kg di cibo, abiti, materiali e rifornimenti, sarà chiamato a condurre anche una serie di test, tra cui quello di guida manuale. Le prime fasi, fin dal decollo dalla base di Cape Canaveral in Florida utilizzando un razzo Atlas V della United Launch Alliance, si stanno svolgendo regolarmente, compresa la separazione della Starliner dallo stadio superiore Centaur del razzo.

L’arrivo alla Iss, con l’aggancio alla stazione, è previsto alle 18.15 del 6 giugno. Gli astronauti appena partiti lavoreranno insieme ai 7 membri attualmente a bordo della Stazione per una settimana, nel corso della quale verranno svolti anche i test per ottenere la certificazione di idoneità della Starliner al trasporto di astronauti.

Entusiastici i commenti espressi su “X” dal’amministratore capo della Nasa, Bill Neson, secondo cui il test segna “una pietra miliare nel futuro dei voli spaziali”.
Per il presidente e ceo della Boeing Defense, Space & Security, Ted Colbert, siamo di fronte all’“ ”.

Alberto Minazzi

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