Le due imbarcazioni continuano il processo di sostenibilità già iniziato dal capoluogo lagunare con autobus elettrici e distributore di idrogeno
Sono passati quasi tre anni, dal luglio 2020, quando, con un investimento di 28 milioni di euro, il Comune di Venezia fece delle isole del Lido e di Pellestrina la prima realtà in Italia in cui il trasporto pubblico è interamente garantito da autobus elettrici.
Ma il capoluogo lagunare non si è fermato qui.
Giusto un anno fa, a febbraio 2022, il Comune ha inviato al Ministero della Mobilità sostenibile la manifestazione di interesse per usufruire dei fondi del Pnrr destinati al rinnovo delle flotte gli autobus, puntando su elettrico e idrogeno. Un piano di acquisto di 123 nuovi mezzi da mettere su strada entro il 30 giugno 2026.
Poi, a ottobre, l’entrata in servizio dei primi 20 autobus elettrici anche in terraferma. E, nel frattempo, a giugno 2022, la città veneziana di terraferma è stata la prima in Italia a essere dotata di una stazione di rifornimento di idrogeno in ambito urbano destinata alla mobilità su strada aperta al pubblico.
Adesso, è la volta della navigazione, con l’inizio della costruzione dei primi motobattelli foranei ibridi diesel-elettrico, che, secondo previsione, saranno consegnati ed entreranno in servizio entro il 2024, in un piano più ampio che mira a completarsi entro il 2032 con la realizzazione di altre 8 imbarcazioni della stessa tipologia.
I nuovi motobattelli ibridi
La costruzione dei due mezzi è stata affidata al cantiere navale Vittoria di Adria (RO), che ha esperienza di mobilità acquea lagunare fin dal 1985.
Tra i mezzi pensati per Venezia si ricordano il vaporetto PXV 310 Vivarini e la motonave PXV 235 Venetiana.
Il costo complessivo delle due nuove imbarcazioni, che saranno destinate al trasporto pubblico dei passeggeri, con una capienza massima di 400 posti ognuna, supera i 6,6 milioni di euro.
I motobattelli in acciaio al carbonio e lega leggera, per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi, saranno impiegati nelle linee di collegamento dal centro storico lagunare alle isole della Laguna Nord (Murano, Burano, Mazzorbo e Torcello) e al litorale di Cavallino-Treporti.
Grazie alla propulsione ibrida, la navigazione garantirà la massima sostenibilità, sia sul fronte delle emissioni in atmosfera che per quel che riguarda il moto ondoso.
Il progetto, per il quale si è già passati alla fase di costruzione nel cantiere adriese, riprende il cosiddetto “modello caffettiera”, già utilizzato per la “serie 400”, di cui il cantiere Vittoria realizzò per Venezia, tra il 2007 e il 2008, sette unità a propulsione tradizionale.
Dopo i primi due battelli ibridi, per la realizzazione degli ulteriori 8 è già stato previsto un impegno di spesa di altri 26,5 milioni di euro.
Le caratteristiche dei nuovi motobattelli ibridi
La parte elettrica dell’alimentazione dei nuovi battelli foranei ibridi, serie 400H, sarà garantita da batterie al LiFePO4.
Nel progetto del cantiere navale Vittoria, che si è aggiudicato la gara indetta da Actv, l’azienda di trasporto pubblico del Gruppo Avm, è previsto l’impiego a bordo dei mezzi (lunghi oltre 31 metri e larghi più di 5,6) di un sistema di propulsione completamente innovativo e moderno.
CV 916 e CV 917 (il nome delle due unità) sfrutteranno infatti tre generatori diesel da 100 kilowatt ciascuno, mentre le batterie, in grado di fornire circa 200 kilowatt/ora totali, avranno a disposizione caricabatterie e gruppi elettrogeni inverter.
Saranno due i motori elettrici di propulsione, con altrettante linee di assi con eliche a passo fisso.
Come spiega il cantiere, quest’ultima soluzione prevede che i generatori diesel siano sempre in moto e limitati per la ricerca della massima efficienza, con le batterie in grado di sopperire gli eventuali picchi di potenza richiesti, soprattutto in fase di manovra.
In caso d’emergenza, le batterie possono garantire un’autonomia di 30 minuti alla massima velocità di navigazione o di almeno 50 minuti ad una velocità di 10 chilometri orari.
Il progetto di navigazione sostenibile a Venezia
“I motobattelli foranei ibridi che stiamo realizzando per il trasporto pubblico a Venezia – sottolinea Paolo Duò, presidente del cantiere Vittoria – oltre a rinnovare e allargare la flotta della città, rappresentano una soluzione in grado di contribuire fattivamente alla salvaguardia dell’ambiente lagunare senza tralasciare la massima qualità dei servizi per i passeggeri”.
“Il segno tangibile della transizione ecologica sta nei numeri delle nuove costruzioni e nel valore economico impegnato per garantire ai nostri viaggiatori e alla cittadinanza in generale il miglior comfort di viaggio e un alto standard qualitativo di servizio”, commenta il direttore generale del Gruppo Avm, Giovanni Seno.
Il piano prevede infatti anche 2 ferry boat con propulsione ibrida, per i quali è già partita la gara, con consegna prevista nel 2025 e destinazione al servizio di traghetto delle auto. E, ancora, 9 motobattelli foranei che entreranno in servizio tra il 2023 e il 2024, 30 nuovi vaporetti ibridi da impegnare in Canal Grande e le rimotorizzazioni in diesel-elettrico.
“Procediamo speditamente al rinnovo della flotta – aggiunge l’assessore al Bilancio e alle Partecipate del Comune di Venezia, Michele Zuin – sviluppando il servizio di navigazione lungo i binari della sostenibilità e del comfort, in coerenza con quanto stabilito dal nuovo affidamento in house ad Avm”.
Alberto Minazzi