La realtà virtuale e ricostruzioni in 3D entrano nel Museo d’Orsay: accanto alle 130 opere autentiche, un’inedita esperienza immersiva fa rivivere la serata inaugurale diede il via all’avanguardia artistica
Ci sono la finestra aperta attraverso la quale si vede l’artista che dipinge la tela sul cavalletto, un viale con persone a passeggio, la sala di un museo carica di opere e pubblico che le ammira, l’ex studio del fotografo Nadar dove si inaugurò il 15 aprile 1874 la prima mostra di impressionisti. Non sono opere reali: la realtà virtuale e ricostruzioni in 3D entrano nel Museo d’Orsay.
Per celebrare i 150 anni della nascita del movimento i curatori dell’esposizione hanno pensato di far vedere l’arte dell’Ottocento attraverso gli occhi della tecnologia.
La mostra, fino all’11 agosto, accanto alle 130 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo quali Claude Monet, Edouard Manet, Edgard Degas, Pierre Auguste Renoir, Alfred Sisley e Camille Pissarro offre un’esperienza immersiva per rivivere la serata inaugurale che diede il via all’avanguardia artistica.
L’Impressionismo visto con la realtà virtuale
Tutto ebbe inizio il 15 aprile 1874 a Parigi con la mostra evento nell’ex studio del fotografo Nadar, sul Boulevard des Capucines, che vide riuniti una trentina di artisti indipendenti per presentare 165 opere del neonato Impressionismo.
Che cosa accadde esattamente quel giorno? Lo potete scoprire muniti di un visore per la realtà virtuale in “Una serata con gli Impressionisti. Parigi 1874”.
I visitatori viaggiano nel tempo e incontrano i pittori quando erano ancora giovani artisti dal destino incerto.
Un’esperienza unica che fa immergere nella Parigi del XIX secolo, circondati dalle opere e dalle figure chiave dell’epoca.
Si basa su ricerche approfondite, utilizzando catasti, piante architettoniche, fotografie aeree e vari archivi per riprodurre fedelmente lo studio di Nadar e la prima mostra degli Impressionisti. Grazie al lavoro di esperti in ricostruzione 3D e realtà virtuale e sotto la direzione scientifica del Museo d’Orsay è dunque possibile rivivere un grande evento della storia dell’arte.
“Parigi 1874. L’istante impressionista”
Nella mostra “Parigi 1874. L’istante impressionista” allestita nel suggestivo Museo della capitale francese in collaborazione con il Musée de l’Orangerie e National Gallery of Art di Washington l’esposizione di 130 opere celebra i 150 anni della nascita del movimento volgendo uno sguardo nuovo alla data considerata come l’avvio delle avanguardie e facendo il punto sulle circostanze che hanno spinto questo gruppo di artisti a riunirsi per esporre insieme le loro opere.
Una selezione dei capolavori esposti durante la mostra impressionista del 1874 viene messa in prospettiva con dipinti e sculture mostrati nello stesso momento al Salone Ufficiale, un inedito confronto che permette di restituire l’impatto visivo delle opere allora esposte e al tempo stesso di mitigarlo con parallelismi e sovrapposizioni inattesi tra la prima mostra e il Salone. Attraverso il percorso espositivo si evidenziano le contraddizioni e la ricerca infinita della creazione contemporanea, sottolineando la modernità dell’arte di questi giovani artisti e facendo conoscere un movimento artistico sorto in un mondo in rapida evoluzione.