Caronte porterà temperature alte e clima afoso fino a giovedì, poi subirà un temporaneo indebolimento
Aria condizionata, ventagli e mini ventilatori alla mano per la strada, gli italiani almeno fino a giovedì 1 agosto continueranno a soffrire la presenza dell’anticiclone africano Caronte sulla nostra penisola con il suo carico d’aria bollente proveniente direttamente dalle ardenti terre sahariane.
E se, nelle precedenti ondate africane di calore, il settentrione era risultato meno coinvolto, questa volta, come confermano gli esperti di iLMeteo.it l’estensione sul Paese è maggiore con lo zero termico oltre i 5.000, le notti tropicali con minime di 25 gradi, le massime che fanno schizzare il termometro a 40°, in particolare in Emilia Romagna, e una previsione a medio-lunga scadenza di pochissime variazioni.
Oggi, 29 luglio, una delle giornate più roventi
Il fine settimana appena trascorso è stato fino ad oggi il più caldo del 2024. E non andrà meglio questa settimana.
Probabilmente quella di oggi, lunedì 29 luglio, sarà una delle giornate più roventi della settimana con temperature, spiega Antonio Sanò fondatore del sito www.iLMeteo.it, che potranno toccare i 39-40° all’ombra a Roma, Terni, Frosinone, Taranto, Firenze e sulle zone interne della Sardegna.
Tutte le regioni fino a gran parte di giovedì godranno di un caldo sole e il cielo solo a tratti poco nuvoloso, con possibili temporali più probabili lungo i confini alpini, specie orientali.
Oltre al caldo intenso si dovrà fare i conti anche con l’afa. Infatti le masse d’aria caldissime di Caronte che provengono dal deserto del Sahara, attraversando il Mar Mediterraneo si caricheranno di umidità che renderà il clima afoso soprattutto di notte.
In molte città si verificheranno dunque le cosiddette “notti tropicali“, quelle in cui le temperature non scendono sotto i 20°. Anzi, in questi giorni, li supereranno di 3-4 gradi. Come anche le “notti super tropicali” nelle quali le minime sono oltre i 30 gradi. A Genova, per esempio, negli ultimi giorni sono stati toccati i 26° all’alba e 29-30° verso le 8.
Anche la temperatura del mare è bollente: 30° al Lido di Jesolo (Veneto); 29° a San Vito Lo Capo (Sicilia); 28.9° a Viareggio (Toscana); 28.8° a Riccione (Emilia Romagna) e 28.7° a Mariolu (Sardegna).
Al Nord temporali in agguato, anche violenti
La torrida situazione lascia intravedere un possibile cambiamento a partire da giovedì 1 agosto, quando Caronte subirà un temporaneo indebolimento.
Nel corso di venerdì 2 aria più fresca dal Nord Europa riuscirà a bucare la cupola anticiclonica favorendo l’ingresso di deboli correnti d’aria più fresca in quota sull’Italia settentrionale. L’incontro tra le masse d’aria calde preesistenti e quelle più fresche creerà le condizioni per lo sviluppo di temporali che potrebbero essere anche intensi.
Dalle Alpi potrebbero scendere, fin verso le zone pianeggianti di Lombardia, Triveneto e poi Emilia Romagna, colpi di vento, tuoni, fulmini e grossa grandine. Tuttavia si tratterà solo di un piccolo break e nel primo weekend di agosto ritornerà il bel tempo. Sul resto dell’Italia continuerà invece a dominare l’anticiclone Caronte.
Allarme siccità
Intanto l’Anbi, l’associazione dei consorzi di bacino lancia l’allarme siccità. L’emergenza riguarda la Puglia, l’Abruzzo e la Sicilia, dove gli invasi sono quasi vuoti, ma è grave anche in Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio. Secondo l’Anbi, tra 3 settimane non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Centro-Sud.
In Sicilia, a fine giugno, le precipitazioni cumulate in 12 mesi sono state mediamente pari a 414 millimetri, 1 solo in più rispetto a quanto registrato durante la grande siccità del 2002, e 6 bacini su 29 non hanno più acqua utilizzabile. Altri 6 invece hanno disponibile meno di un milione di metri cubi e 4 meno di due milioni.
Al confine tra Molise e Puglia l’invaso di Occhito, a servizio dell’agricoltura del Tavoliere e dell’Acquedotto Pugliese, in 8 giorni ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi e la diga sul fiume Fortore da adesso in avanti servirà quasi esclusivamente per l’uso potabile. Per la metà di agosto la Capitanata non avrà più risorse per irrigare i campi.
Per contro è segnalata al Nord sovrabbondanza d’acqua con laghi e fiumi al di sopra delle portate medie.
Silvia Bolognini