Non capita tutti i giorni di intervistare un “Angelo”, anche se per adesso è senza ali. Ve lo ricordate il film “La vita è meravigliosa” di Frank Capra e la famosa citazione “la maestra dice che quando suona una campana un angelo mette le ali”? State pronti allora perchè tutto questo avverrà domenica 16 febbraio alle ore 12 quando Linda Pani, la vincitrice del concorso delle Marie dello scorso anno, diventerà Angelo e, lanciandosi dal Campanile di San Marco, aprirà ufficialmente l’edizione 2020 del Carnevale di Venezia.
- Linda, nel tuo profilo Instagram (@linda_pani) c’è una foto che ti ritrae vestita da PippiCalzelunghe e a fianco quella in costume della Maria dell’anno. E’ il riassunto del tuo sogno?
Direi proprio di sì. A nove anni avevo capito che i vestiti da principessa non facevano per me e ho chiesto a mamma il costume di PippiCalzelunghe perché mi riconoscevo in questo personaggio: ero sbarazzina, curiosa, esibizionista, mi piaceva essere al centro dell’attenzione e sul palco ero a mio agio, ora come allora. - Poi ho chiesto il costume di Trilly, la fatina di Peter Pan. Guarda caso entrambi sono personaggi un po’ magici che riescono a esaudire sogni e desideri, forse mi hanno portato fortuna. Fatto sta che ogni carnevale, quando ero in Piazza San Marco, guardavo in su verso il campanile perché non c’ero mai stata. E ogni carnevale, quando mia mamma insisteva per portarmi su, io rispondevo che ci sarei salita soltanto per essere l’Angelo. Un sogno lungo dieci anni che adesso posso finalmente realizzare.
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Ma prima dovevi diventare la Maria dell’anno…
Esatto, dovevo partecipare al concorso. Ho inviato la mia candidatura e la prima sorpresa è arrivata quando mi hanno comunicato che avevo superato la selezione iniziale. Abitavo a Mogliano Veneto ed ero convinta di partire svantaggiata, per fortuna non è stato così. Su circa 90 candidate la giuria ha scelto le 12 Marie: tutte bellissime, cariche di energia e motivate, la concorrenza non mancava.
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Invece la giuria ha scelto proprio te…
Sì, forse perchè sono riuscita a trasmettere l’immenso amore che ho per questa città, anche se non ci vivo. La prima mia dichiarazione da “Maria” è stata sul palco di Piazza San Marco quando ho esordito dicendo che “Veneziano non è solo chi abita dentro Venezia, ma chi Venezia ce l’ha dentro”. In quel momento avevo il cuore che scoppiava di gioia: essere Maria e rappresentare Venezia, la sua bellezza e la sua eleganza, per me è ancora motivo di orgoglio. Quelle settimane sono state un’esperienza che definirei “magica” e indimenticabile, che mi ha arricchito molto. Ho conosciuto moltissime persone incredibili, vissuto momenti fantastici sotto i riflettori, partecipato a tante feste.
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Sei stata Maria per un anno intero. Che significa concretamente?
Dopo la vittoria i riflettori non si spengono. La Maria dell’anno veste i panni della regina di Cipro, Caterina Cornaro, nel corteo della Regata Storica. Così ho fatto anch’io lo scorso settembre, una giornata piena di emozioni da brivido! Con gioia ho scoperto che le Marie presenziano non soltanto feste, aperitivi e rievocazioni storiche ma anche attività per il sociale: l’anno scorso per esempio sono stata all’inaugurazione della sala per ragazzi disabili e normodotati della Black Lions Venezia come pure all’inaugurazione della panchina “del rispetto” a Olmo, come simbolo contro la violenza di genere.
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Domenica 16 febbraio avrai invece letteralmente Venezia ai tuoi piedi. Come ti senti Linda?
Strafelice, eccitata, vivo un turbinio di emozioni stupende. L’ho desiderato, ci ho creduto, mi sono impegnata e adesso eccomi qui, a pochi giorni dal “volo”, col cuore che batte a mille perché non farò nessuna prova, non ho neppure visto il costume che indosserò, rimarrà top secret fino alla fine. Sono pronta a salire i 99 metri del “paron de casa”. Guardarò la piazza gremita, farò un respiro profondo e mi lancerò giù abbracciando con lo sguardo e col cuore tutta la mia città.
- Sappiamo che stai già inseguendo anche un altro sogno. Ci anticipi qualcosa?
Vorrei diventare un’attrice o una conduttrice televisiva, perciò mi sono trasferita a Roma, per frequentare l’Accademia di recitazione e vari altri corsi. Certo, so che sarà faticoso, ma sono come sempre determinata e conto di raggiungere anche questa volta l’obiettivo, Che senso ha la vita se non si inseguono i propri sogni? Io per adesso studio e incrocio le dita.
Linda e ‘una forza della natura, un turbine, coinvolgente e molto carina. Vai ragazza continua così!!!