La via Poetica del “Parco Letterario® Francesco Petrarca e i Colli Euganei
Chissà come erano i Colli Euganei del XIV secolo quando Francesco Petrarca decise di prendere casa ad Arquà.
Probabilmente non molto diversi da oggi, visto che questi morbidi rilievi in provincia di Padova sono la meta prediletta di turisti da ogni parte del mondo che ne apprezzano storia, arte, cultura ed enogastronomia. Senza dimenticare che qui c’è il più antico e il più grande centro termale europeo.
Ora come allora, queste colline di origine vulcanica sprigionano un fascino senza tempo tra piccoli borghi, ville e castelli, eremi e abbazie, il tutto avvolto da una natura rigogliosa dove a farla da padroni sono la vite e l’ulivo.
Qui le vacanze seguono ritmi lenti, la frenesia e i rumori cittadini diventano un lontano ricordo e gli occhi si staccano dal cellulare per posarsi su orizzonti idilliaci o… sulle parole di illustri letterati. Ad esempio seguendo la Via Poetica.
Dalle parole un Parco
Secoli fa, quando ancora non c’era il web, i Colli Euganei hanno ospitato l’antesignano dei cosiddetti “influencer”.
Fu Francesco Petrarca che nel 1370, mentre dimorava ad Arquà, così scriveva in una lettera indirizzata all’amico Moggio Moggi: “Se solo potessi mostrarti il secondo Elicona che per te e le Muse ho allestito sui Colli Euganei, penso proprio che di lì non vorresti mai più andartene”.
Fu grazie all’al poeta aretino che i Colli Euganei divennero famosi?
Non possiamo dirlo con certezza, vero è che dopo la sua morte cominciò un pellegrinaggio letterario verso la sua casa e i luoghi da lui adorati.
Vi giunsero illustri scrittori e poeti che, stregati dai paesaggi collinari, ne cantarono la struggente bellezza fissandola per sempre sulla carta. Anche per questo le colline padovane sono diventate celebri in tutto il mondo e hanno cominciato ad attrarre turisti. Ed ecco perché nel 2012 è nato il “Parco Letterario® Francesco Petrarca e i Colli Euganei”, realtà coordinata dall’omonima associazione culturale con sede ad Arquà Petrarca.
Sulle tracce dei “travel influencer” letterari
Ariosto, Byron, D’Annunzio, Foscolo, Percy Shelley ma anche Margareth Symonds, Diego Valeri e Dino Buzzati. In tutto sono 28 i letterati che hanno cantato il territorio euganeo in un periodo che va dalla fine del 1300 ai giorni nostri.
Vennero ispirati dai morbidi profili collinari, dai piccoli borghi, dalle nobili dimore, dalla quiete ristoratrice di parchi e giardini storici. Potrebbero essere considerarti travel influencer?
E perché no? La differenza è che, anziché servirsi delle foto tanto di moda sui social network, questi artisti hanno utilizzato inchiostro e caratteri a stampa per regalarci emozioni.
Oggi i loro versi, impressi in 57 targhe, costituiscono la Via Poetica del “Parco Letterario® Francesco Petrarca e i Colli Euganei”, un itinerario a tappe che ci fa scoprire un volto inedito del Veneto e che racconta una terra di straordinaria ricchezza. Un invito al viaggio per ricordare che in questo XXI secolo, dominato da emoji e video virali, c’è ancora tanta poesia.
Passeggiate letterarie
Davanti a questi paesaggi nel 1932 Diego Valeri scriveva “Belle sono, infatti, queste montagnette, queste Alpi alla misura dei fanciulli: belle di chiaro disegno e di proporzioni perfette; più belle perché, sole in mezzo alla pianura infinitamente uguale, vi rappresentano la sorprendente varietà e diversità del mondo”. Un territorio straordinario rivalorizzato dalla letteratura quello dei Colli Euganei, e tanti itinerari da fare a piedi, a cavallo ma anche in barca; un invito al viaggio per rivivere e ritrovare le atmosfere che hanno ammaliato generazioni di poeti.
La Via Poetica: i comuni aderenti
E’ un Veneto inedito quello che si scopre grazie al “Parco Letterario® Francesco Petrarca e i Colli Euganei”, un viaggio che tocca 16 comuni: Arquà Petrarca, Abano Terme, Montegrotto Terme, Baone, Teolo, Este, Vo’, Battaglia Terme, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Monselice, Rovolon, Torreglia, Lozzo Atestino, Cervarese Santa Croce, Due Carrare.
Luisa Quinto
