Al via dal 1 febbraio il restyling del Teatro più antico della città che tornerà ad accogliere il pubblico da settembre 2023
Per qualche mese gli habituè del Goldoni di Venezia dovranno rinunciare alla loro poltrona nello splendido teatro che con i suoi 400 anni di storia è tra i più prestigiosi d’Italia. Ma quando lo rifrequenteranno potranno godere di nuove sedute e non solo.
Tra qualche giorno, a partire dal 1 febbraio, prendono infatti il via i lavori di restyling che prevedono oltre alla sostituzione delle poltrone della platea, l’adeguamento dell’impianto elettrico e le manutenzioni straordinarie necessarie.
Per ritornare più splendente di prima, il teatro sarà temporaneamente chiuso ma ciò non impedirà di proseguire la programmazione con gli appuntamenti in cartellone.
Il Goldoni ospite del Malibran, il primo spettacolo dal 23 al 26 febbraio
Mentre saranno in corso i lavori, gli spettacoli della stagione andranno in scena al teatro Malibran, grazie alla collaborazione con la Fondazione La Fenice che lo gestisce. Il primo a cambiare casa sarà “La dolce ala della giovinezza”, in scena dal 23 al 26 febbraio con Elena Sofia Ricci e la regia di Pier Luigi Pizzi. Continueranno invece la loro attività in totale sicurezza al Goldoni la biglietteria, che resterà aperta al pubblico per tutti i mesi della ristrutturazione e i laboratori ospitati nella sala prove.
Gli interventi che daranno un nuovo splendore al teatro
La prima tranche di lavori al Goldoni è stata ultimata nel 2020.
Nei prossimi mesi proseguiranno gli interventi necessari a ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).
Tra questi vi sono il restauro e la manutenzione di beni immobili e l’adeguamento degli impianti elettrici in considerazione del fatto che quello originale risaliva al 1979 e seppure più volte erano state eseguite manutenzioni non avevano una progettazione generale di coordinamento come ora. Infine, saranno eseguite opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento di circa 1 milione 200 mila euro stanziati dal Comune di Venezia.
Nell’ambito del piano di manutenzione straordinaria si inserisce anche il rifacimento delle poltrone della platea.
Assieme alla moquette della sala il vecchio modello sarà sostituito con una nuova versione. Sarà una rivisitazione della precedente che ne riprenderà la forma e il classico colore rosso-arancio, ma sarà caratterizzato da un design moderno, da materiali più resistenti e durevoli all’usura del tempo, da una struttura più comoda e confortevole e un facile sistema di montaggio. E’ inoltre prevista la realizzazione di un’area di sosta da destinare a quattro carrozzine per rendere il Goldoni più accessibile a tutti gli spettatori. La sala sarà anche dotata di un nuovo impianto audio ad integrazione di quello esistente.
Il Goldoni di Venezia: 400 anni di gloriosa storia
«Il Teatro Goldoni con questo importante intervento – sottolinea Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto di cui la struttura fa parte – tornerà a essere una delle sale modello della prosa italiana. Riapriremo a settembre con un teatro in completa sicurezza, più accessibile a tutti, più comodo e con una livrea all’altezza della storia che lo ha attraversato».
La storia del teatro più antico al mondo tuttora in attività ha, nella sua articolata esistenza, quattro date fondamentali.
Il momento della sua creazione, ovvero il 1622; il 1753 quando Carlo Goldoni iniziò a lavorare per il San Luca, dando via ad una delle stagioni più fertili della sua carriera; il 1793, ovvero l’anno della scomparsa dell’autore a cui questo prestigioso teatro è intitolato, una data che però segna il passaggio, l’eredità immensa, che tutt’oggi alimenta la creatività di artisti di tutto il mondo. Poi il 2022, l’anno del suo quattrocentesimo compleanno. Ora si apre una nuova pagina.
Silvia Bolognini