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Il 7 luglio si celebra la giornata mondiale del cioccolato

Il 7 luglio si celebra la giornata mondiale del cioccolato

Secondo gli scienziati una piccola quantità al giorno del “cibo degli dei”porta vari benefici

Una tavoletta di cioccolato al giorno toglie il medico di torno?
Magari non proprio, però quel che è certo, sostengono gli scienziati, è che il suo potenziale è notevole sotto vari aspetti.
Naturalmente se si lascia da parte l’indiscusso elevato livello di calorie, forse l’unico aspetto che fa mettere un freno al suo consumo.
Gli effetti benefici del cioccolato, infatti, si rivelano se si mangia da solo, vale a dire possibilmente puro o comunque fondente al 75%.
Ma quanto cioccolato si può mangiare?
La porzione consigliata è di 30 grammi al giorno, magari non tutti i giorni. Poiché contiene caffeina ( una porzione da 2,5 cucchiai di polvere cacao al 100% ne fornisce circa 50 mg, la metà della quantità di una tazza di caffè) gli esperti consigliano di non assumerlo a stomaco vuoto o la sera tardi. E’ un alimento perfetto anche durante lo sport e prima delle attività che richiedono concentrazione e calma. Tra i suoi benefici è d’aiuto contro le malattie croniche e fa bene anche al cuore. Non in senso metaforico, poiché mangiandolo viene aumentata la concentrazione di antiossidanti nel sangue del 20%.
Sembra che il consumo di 45 grammi la settimana riduca i rischi di soffrire di ictus nelle donne.  E favorisce il rilascio di endorfine, con effetti positivi per il nostro umore.

cioccolato

La teobromina che rende più svegli

Per l’effetto sul flusso sanguigno, mangiare cioccolato, sempre nelle giuste dosi, rende più attivi e propensi all’apprendimento. Questo accade perché contine teobromina , uno stimolante delicato, simile alla caffeina ma che non provoca lo stesso nervosismo  o calo di energia.
Al contrario, può migliorare le funzioni cognitive, le prestazioni e promuovere la salute cardiovascolare generale. E’ anche una delle fonti più ricche di antiossidanti del pianeta grazie all’ampia gamma di polifenoli e flavanoli di cui è ricco. Ha dunque un potere anti-infiammatorio, rafforza il sistema immunitario e risulta anti-cancerogeno.

Il cioccolato, un tempo moneta e alimento afrodisiaco

Con questa premessa possiamo tranquillamente festeggiare la giornata mondiale del “cibo degli dei” che si celebra il 7 luglio.
Quella di questo alimento è una lunga storia che parte nel XVI secolo, quando arrivò nel Vecchio Continente grazie a Cristoforo Colombo che portò i semi di cacao in Spagna e successivamente i frati lo introdussero nella corte spagnola.

cioccolato
A suggerirne l’uso furono i conquistatori che alla corte di Montezuma avevano osservato l’imperatore azteco che sembra lo bevesse in coppe d’oro puro, servito dalle donne con grande riverenza.
Ma tracce del cioccolato si hanno anche molto tempo prima, addirittura nel 1.900 a.C.
Pensate che allora si credeva che i semi di cacao fossero il dono di Quetzalcoat, il dio della saggezza e sembra che un tempo i semi avessero un valore tale da essere usati come moneta.  Ancor di più si credeva fosse afrodisiaco e desse forza a chi lo beveva.
Oggi è la Costa d’Avorio in cima alla classifica dei Paesi produttori di cacao. Il Paese fornisce circa il 30% della produzione a livello globale, mentre la Svizzera è uno dei più conosciuti per la produzione e anche il più grande consumatore al mondo.

Silvia Bolognini

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