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I veneti tra vizi e virtù

I veneti tra vizi e virtù

Alcune ricerche disegnano un nuovo spaccato della società delle 7 province. Un esempio? i veneti tradiscono d’inverno

È un po’ come l’inno di Mameli: tutti ne conoscono la prima strofa, ben pochi quelle seguenti .
La tradizione veneta ha fatto arrivare una filastrocca che dipinge scherzosamente le caratteristiche dei residenti nelle principali città della regione.
E così tutti sanno che “Veneziani, gran signori; Padovani, gran dottori; Vicentini, magna gatti; Veronesi, tutti matti”.
E Trevigiani, Rodigini e Bellunesi? Ce n’è anche per loro. E non solo, visto che si parla anche di Udinesi, Cremaschi, Bresciani e Bergamaschi. Tornando nei confini del Veneto, in ogni caso, si scoprono i “Trevisani, pan e trippe” e i “Rovigoti, bacco e pipe”.
“E Belun?” si chiede infine la filastrocca, che però fornisce anche la risposta. Che, tradotta, suona pressapoco così: “Povera Belluno: sei proprio di nessuno”.

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Tra vizi e virtù: Padova l’educata, Venezia la villana, Vicenza l’infedele

Ma le cose cambiano. E, nel terzo millennio, si possono scoprire altre curiosità, sui Veneti.
Perché la città più educata d’Italia, secondo uno studio, è Padova, con Venezia per converso la più maleducata. E chi sono gli Italiani più infedeli? Subito dietro ai Triestini, la classifica di un “sito specializzato” posiziona i Vicentini. Ma solo d’inverno…
Lo studio della società Preply sull’educazione nelle principali 19 città d’Italia si è basato sulle risposte fornite da un campione di 1.558 abitanti sulla loro abitudine a tenere alcuni comportamenti. Ed è emerso che Padova, con un punteggio medio di maleducazione di 5,18, è la città più educata d’Italia, davanti a Firenze (5,60), con un’altra città veneta, Verona, al terzo posto con 5,66, alla pari di Modena.

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Dal cellulare alle precedenze stradali alle mance al ristorante

I comportamenti virtuosi adottati nella città del Santo riguardano diversi campi.
L’uso del cellulare è uno di questi: il campione interpellato ha dichiarato che, quando cammina per strada, non lo fa concentrata sullo schermo dello smartphone, né usa il vivavoce per le telefonate. La scarsa rumorosità nei luoghi pubblici, del resto, sembra una caratteristica generale dei Padovani, che spiccano anche per rispetto delle regole, comprese le precedenze in auto.
Agli antipodi della classifica, Venezia, con un punteggio di 6,55, paga probabilmente il comportamento spesso villano verso i tanti turisti che la affollano.
Appena sopra, risalendo la graduatoria, si trovano Catania, Parma, Milano, Brescia e Roma. Tutto il Veneto, comunque, non spicca in tema di mance al ristorante. La migliore è sempre Padova (con il 6,73% che abitualmente lascia qualche spicciolo per i camerieri), però al 12° posto di una classifica guidata da Messina con il 12,58%.

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I veneti tradiscono d’inverno

Ashley Madison, la piattaforma canadese che offre proprio un servizio di incontri extraconiugali online, ha invece stilato la classifica 2022 delle città più infedeli. E qui, a spiccare, è Vicenza, seconda solo a Trieste e posizionata sul podio davanti a Roma.
Non è però l’unica provincia Veneta inserita nella top 20. Verona è infatti 11^, Padova 13^ e Venezia 16^ in Italia.
L’elenco viene stilato dall’agenzia sulla base del numero degli iscritti al servizio, che viene quindi rapportato al totale dei residenti secondo i dati Istat.

Perché i veneti tradiscono d’inverno

La graduatoria di cui stiamo parlando riguarda i mesi invernali, da ottobre a febbraio, perché i dati cambiano notevolmente se riferiti all’estate.
Nell’ultima classifica estiva dei tradimenti, i primi due posti erano infatti occupati da Roma e Milano, con Vicenza 15^, alle spalle anche di Verona, 13^.
“La top 20 delle città più infedeli – sottolinea Christoph Kraemer, managing director di Ashley Madison per l’Europa – sembra rispecchiare la teoria del “Winter Blues””. Si tratta di quella depressione invernale, che comporta un abbassamento del tono dell’umore, che gli esperti collegano alle minori ore di luce della stagione fredda.
Una conferma alla teoria arriverebbe ancora dai dati: tra le città meridionali in classifica figura solo Napoli. Peraltro al 20° e ultimo posto.

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I Veneti: forse non tutti sanno che…

Parafrasando il celebre titolo di una rubrica della Settimana Enigmistica, possiamo a questo punto aggiungere una serie di altre notizie, relative ai Veneti (tra cui il significato della parola, “popolo mite”), che molti degli stessi residenti nella regione probabilmente ignorano. In tal senso, ci aiuta la pagina Facebook di Eko Veneto, che di recente ha pubblicato in un post un elenco di curiosità storiche relative a chi ha vissuto in passato in queste terre. Abitate, comincia l’elenco, da una civiltà ancor più antica di quelle romana ed etrusca, tant’è che gli antichi Veneti combatterono al fianco dei Troiani.

Curiosità venete

Partendo proprio dai tempi della Roma antica, si scopre così che il villaggio bretone sfuggito alla conquista di Giulio Cesare era veneto; che la storia di Roma fu scritta dal veneto Tito Livio; che i soldati veneti furono determinanti per la vittoria romana contro Annibale e salvarono per 3 volte l’Urbe. I Veneti inventarono poi la prima nave, la Galeazza, con i cannoni ai lati, ma anche la “chiocciolina” (@). E a Treviso si trova il testo più antico di algebra al mondo, l’Abaco.

La lista prosegue nei secoli con molte altre curiosità: già nel XV secolo, nel territorio della Serenissima, si praticava il tennis e si teneva un campionato di calcio; Colombo arrivò nel Nuovo Mondo grazie a mappe venete; il Canale di Suez fu progettato dai Veneti nel XVII secolo. Ancora, il primo orologio a ingranaggi fu realizzato a Padova mentre il pianoforte fu inventato a Vicenza nel XVIII secolo.
Qualcuno in più probabilmente ricorda che fu veneta la prima donna laureata al mondo, Elena Cornaro. E che “ciao” è una parola derivata dalla lingua veneta.
Ma chi sapeva, per esempio, che la Costituzione statunitense fu copiata dalle leggi della Serenissima e che fu proprio lo Stato veneziano il primo al mondo ad abolire ufficialmente la schiavitù?

Alberto Minazzi

Un commento su “I veneti tra vizi e virtù

  1. Srmpre onorata di essere Veneta


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