Terra di vip e del bel mondo, Sabaudia è ricca di storia. Nonostante risalga solo al 1934
Le sue origini sono piuttosto recenti, nonostante sorga nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, uno dei più antichi d’Italia e, come recenti ritrovamenti dimostrano, vi abbia dimorato l’uomo di Neanderthal.
E’ oggi buen retiro di vip, come l’ex capitano della Roma Francesco Totti e sua moglie Ilary Blasi e un tempo lo era di intellettuali e aristocratici come Alberto Moravia, Bernardo Bertolucci, Mario Schifano o il conte Giuseppe Volpi di Misurata, ministro fascista e fondatore del Festival del cinema di Venezia, solo per citarne alcuni.
Eppure Sabaudia, nata nel 1934 per volontà del regime nel territorio delle Paludi Pontine bonificate, ha ottenuto il titolo di “Città”, conferitole dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, solo il 5 agosto 2020.
Deve il suo nome all’omaggio che Benito Mussolini volle fare alla casa Savoia e nonostante si trovi nel Lazio, c’è nella sua anima anche tanto Veneto e Friuli, perché i suoi primi abitanti furono coloni provenienti dal nord Italia, selezionati dal Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione interna.
Non è un caso che alcune località si chiamino “Borgo Carso“, Borgo Grappa” o “Borgo San Michele“.
La accomuna al Veneto anche il nome di Pier Paolo Pasolini, che trascorse la sua infanzia a Sacile, arrivando nel Lazio solo da adulto.
Sabaudia è molto nota soprattutto per le sue spiagge dorate, per le sue dune ricoperte da macchia mediterranea, le sue splendide ville e la sua vita mondana, molto chic.
Meno per altre sue meraviglie.
La lunga storia di Sabaudia
Nata con il Parco Nazionale del Circeo, istituito a tutela della flora e della fauna di una zona lacustre che, con i suoi quattro laghi salmastri costieri (di Paola, Caprolace, Fogliano e dei Monaci), è tra le più belle d’Italia, Sabaudia è anche il luogo in cui Domiziano, nel I secolo d.C, decise di far erigere la sua sontuosa villa, la seconda villa imperiale per grandezza nel Lazio dopo Villa Adriana a Tivoli e costituita da un porto privato, un sistema idrico molto complesso, terme e piscine.
All’interno del Parco Nazionale, poi, c’è il Monte Circeo dove, secondo la leggenda, visse Circe, la maga incontrata da Ulisse durante il suo avventuroso viaggio di ritorno verso Itaca.
Nell’Odissea di Omero si narra infatti che Circe, ninfa che abitava nell’isola di Eea, il promontorio che oggi viene chiamato con il suo nome, dopo aver trasformato in maiali i marinai di Ulisse sbarcati sull’isola, riuscì a trattenere l’eroe per un anno, acconsentendo però alla sua richiesta di sciogliere l’incantesimo e far tornare uomini il suoi uomi.
Circe e l’attesa di un ritorno che non avvenne mai
Il profilo del promontorio del Circeo ricorda quello di una donna addormentata.
Con l’immaginazione si possono distinguere la fronte, che si allunga sul mare, il naso, il seno e tutto il corpo, quello della maga Circe che, innamoratasi perdutamente dell’eroe greco, trascorse i suoi giorni in riva al mare in attesa del suo ritorno, che non avvenne mai.
Leggende a parte, sullo scenografico promontorio, al confine con la lunga spiaggia di Sabaudia, sono numerose le attrazioni da conoscere.
Tra queste, Torre Paola, la torre di avvistamento costiera, eretta tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento e parte di un complesso di sei torri poste a difesa del promontorio.
Un sito preistorico
Il luogo è noto anche per ritrovamenti archeologici.
Nel maggio dello scorso anno sono stati ritrovati infatti nella Grotta Guattari, a San Felice Circeo, i resti di nove uomini di Neanderthal, oltre a utensili usati dal cosiddetto “uomo delle caverne”, fossili animali e vegetali. Un importante ritrovamento avvenuto nel medesimo luogo in cui, oltre ottant’anni fa, fu scoperto un altro sito preistorico.
I Templari a difesa della Terra Santa
Sabaudia fu anche roccaforte dei Templari, i monaci guerrieri che difendevano la Terra Santa dalla pressione islamica.
La duecentesca Torre dei Templari, eretta tra il 1240 e il 1259 dai monaci durante la loro permanenza sul promontorio sopra ad un preesistente monumento di età romana, ospita dal 1978 la mostra permanente “Homo Sapiens e Habitat“: cinque sale espositive che illustrano gli eventi naturali, biologici e culturali più significativi dell’Era Quaternaria, con particolare riguardo al patrimonio del Circeo e alla regione pontina con le sue testimonianze geomorfologiche, paleoecologiche e preistoriche.
Sabaudia: la città costruita in 253 giorni
Sabaudia è il frutto del sudore di quanti hanno contribuito alla faticosa opera di bonifica dell’Agro Pontino.
Fu inaugurata in pompa magna il 15 aprile 1934 e fu costruita i soli 253 giorni.
Le forme lineari e sobrie degli edifici, le ampie strade, le piazze aperte e luminose di questa piccola città sono tuttora meta e oggetto di studi da parte di architetti e urbanisti internazionali.
Ma la maggior parte delle persone si incantano soprattutto davanti alle sue splendide ville.
Villa Volpi: tra i set cinematografici e la leggenda che la lega a Totti
Tra le più note figura Villa Volpi. Situata all’interno del Parco Nazionale del Circeo, sorge di fronte al mare sulla duna di Sabaudia e nel progettarla, l’architetto milanese Tomaso Buzzi s’ispirò a modelli neoclassici e palladiani.
Scelta come location per le riprese di diversi film, da “Scipione l’Africano” (pellicola di debuttò di Alberto Sordi) a “Divorzio all’Italiana” fino ai più recenti “Compagni di Scuola” di Carlo Verdone” e alla campagna pubblicitaria Tod’s, la faraonica Villa Volpi fu commissionata nel 1952 dalla contessa Nathalie Volpi di Misurata, moglie di Giuseppe Volpi, ministro fascista e fondatore del Festival del cinema di Venezia a cui è tuttora dedicata la famosa Coppa Volpi, premio alla miglior attrice del Festival.
Un tempio classico sul mare
La magnifica residenza è immersa in un parco di 10 ettari e affaccia direttamente sul mare, con una spiaggia privata di 400 metri, dove si trovano anche un cottage e una stalla di proprietà.
Il blocco principale, circondato da un colonnato, riprende le fattezze di un tempio classico.
Una scenografica scalinata che attraversa la duna permette l’accesso alla villa direttamente dalla spiaggia.
“Il gossip vuole che l’ex capitano della Roma Francesco Totti e sua moglie Ilary Blasi abbiano acquistato questa villa faraonica ma si tratta appunto solo di gossip – spiega l’architetto Marisa Haboba, agente immobiliare per Engel & Võlkers, agenzia che tratta immobili di lusso – Totti non ha acquistato Villa Volpi bensì due ville nell’esclusivo complesso residenziale Borea, in posizione eccezionale tra il mare ed il lago di Paola. Un ampio edificio principale e la sua depandance di lusso, che sono stati poi fusi in un’unica struttura finemente ristrutturata”.
Sabaudia per la vita, Sabaudia per la morte
Ma Villa Volpi non è l’unica villa faraonica di Sabaudia.
Qui infatti hanno avuto casa Alberto Moravia, Bernardo Bertolucci e Mario Schifano. “Più di recente – continua Marisa Haboba – hanno acquistato immobili di pregio l’ex ministro Corrado Passera, l’imprenditore Giovanni Malagò e il regista Ferzan Ozpetek. Anche le Sorelle Fendi avevano comprato qui una villa che oggi appartiene ancora agli eredi. Poi c’è anche chi ha espressamente voluto essere seppellito nel Circeo, come Anna Magnani e Alberto Lupo.
Entrambi riposano nel piccolo cimitero di San Felice Circeo”.