Fresco di stampa, è arrivato nelle librerie “I Love Me”, il secondo libro della veneziana Martina Semenzato.
Protagonista, ancora la cellulite, la “Malefica” come la chiama l’autrice, in tutte le sue declinazioni. Ora localizzata soprattutto sulla pancia.
Restano anche la sottile ironia e una scrittura fresca e divertente, ma mai superficiale.
L’autrice con leggerezza, già dalle prime pagine del volume, riesce ad andare in profondità dell’argomento lanciando precisi messaggi.
«Il punto di partenza per convivere più o meno pacificamente con la cellulite – spiega Martina Semenzato – è lavorare su noi stessi, sulla nostra testa e un’accettazione consapevole di quelli che sono i nostri limiti fisici. Limiti che magari non sono tali perché, come dico spesso, la simmetria non è di questo mondo, è l’imperfezione che ci rende veramente unici».
Un percorso che continua nel mondo dei cuscinetti adiposi
Dopo “I Love cellulite”, “I Love Me” rappresenta un’evoluzione di pensiero e al tempo stesso un percorso che continua e che si è arricchito con degli aspetti nuovi.
Allargandosi anche all’universo maschile. Perché la pancia, di fatto, non ha sesso.
Colpisce un po’ tutti, in vari modi e con varie forme. Uno dei capitoli del libro, sempre con ironia, ne analizza i vari tipi.
Per contro, seguono pagine in cui “armi e strategie” indicano come vivere comunque “leggeri” con i nostri inestetismi e la non perfetta forma fisica tra creme, scrub, massaggi, esercizi, tisane, infusi e acque aromatizzate. E’ un mondo tutto da scoprire quello della cellulite.
«Io con questo libro esorcizzo le mie fragilità – continua Martina Semenzato – perché ognuno di noi, inutile che ce lo nascondiamo, ha i propri dèmoni e demoni. Quindi io esorcizzo con l’ironia, con il prenderci in giro, soprattutto tra noi donne. Guardando però questa volta anche all’universo maschile con interesse, rispetto e anche in maniera divertente. Quello che voglio soprattutto trasmettere nei miei libri è che si può guardare a dei concetti sotto un altro punto di vista. Penso che dobbiamo lavorare sulla nostra forma mentale e far sì che la nostra forma fisica sia bella, ma la nostra forma mentale viene prima di qualsiasi altra cosa».
“I Love Me” dagli adolescenti agli adulti
“I Love Me” è’ un libro per tutte le età.
L’autrice, come tanti tra noi, ha conosciuto la cellulite in età adolescente, quella più critica, in cui i problemi legati alla fisicità possono talvolta diventare un dramma.
«L’aspetto educativo – sottolinea – è fondamentale per le adolescenti, a partire dalla famiglia come nella scuola, nella socialità e negli stimoli che vengono dai mass media. Lo è ancora di più proprio nei momenti più fragili della nostra esistenza, quale appunto l’età di passaggio. Il fisico è un contenitore e noi dobbiamo lavorare su questo e sul contenuto in ugual misura, senza sottovalutare, soprattutto nei più giovani, quanto dolorosa e pesante possa essere la critica sulla forma fisica. Sono convinta che la bellezza si costruisce fin da piccoli e in questo senso l’intervento dei genitori, piuttosto che della scuola e della società, assumono un ruolo importantissimo».
Un libro “in itinere” e progetti imprenditoriali di solidarietà
“I Love Me” è un libro che si legge tutto d’un fiato, che fa sorridere.
Un testo ironico e divertente e del quale ci si sente anche protagoniste, perché la cellulite accomuna la maggior parte delle donne di qualsiasi età.
L’autrice, con una narrazione leggera e al tempo stesso profonda nei contenuti, vuole aiutare i lettori sia femminili sia maschili a sentirsi bene con se stessi, pur se con la “buccia d’arancia” sulle cosce o la pancetta troppo evidente. In alcuni capitoli la presenza di un QR code rinvia ad altri contenuti da scoprire e che saranno sempre aggiornati.
Sempre dinamica e intenzionata a raggiungere i suoi obiettivi, Martina Semenzato guarda già avanti. L’ultima pubblicazione in tre anni di lavoro è andata oltre il progetto editoriale diventando anche una collaborazione tra imprese per dare vita a progetti di imprenditoria femminile. Un percorso che si sta sviluppando e che si concretizza in piccoli interventi economici per aiutare chi ne abbia bisogno. Finora ne sono stati portati a termine 14, quali ad esempio la sponsorizzazione di stage di danza per giovani che non potevano permetterseli o la fornitura di segnaletica e strumenti necessari per l’accesso in alcuni luoghi come parrucchieri, estetiste, palestre durante la pandemia.
Silvia Bolognini