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I giovani italiani riscoprono il “rito” delle conserve

I giovani italiani riscoprono il “rito” delle conserve

Per Coldiretti, la fascia 18-34 anni la più convinta a portare avanti la tradizione. Le preparazioni casalinghe coinvolgono 1 famiglia su 5

Quella di conserve e marmellate, sottoli e sottaceti è una delle eredità che l’estate, stagione quantomai ricca di varietà di frutta e verdura, lascia alle famiglie italiane in vista dei mesi freddi.
Una tradizione che, oltre a ridurre gli sprechi, come sottolinea Coldiretti, garantisce un’alimentazione più genuina, naturale e “100% Made in Italy”.
Ed è una tradizione che, a quanto risulta dall’indagine svolta da Ixè per la Confederazione nazionale dei coltivatori diretti in occasione della giornata promossa nei mercati degli agricoltori di “Campagna Amica” di tutta Italia, si conferma più forte del passare dei tempi. Anzi, sarebbero proprio le nuove generazioni ad apprezzarla di più.

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Conserve oggi: un appuntamento per giovani e famiglie

Il primo dato significativo che emerge dal sondaggio è che più di 1 famiglia su 5 (esattamente il 21% del campione interpellato) sta dedicando parte delle sue giornate ai fornelli, dove realizzare le preparazioni da riporre poi in dispensa all’interno dei classici vasetti di vetro sottovuoto. Al riguardo, il prodotto “fai da te” più popolare è risultata la classica passata di pomodoro, seguita, per frequenza di realizzazione, da sottoli e sottaceti e quindi dalla marmellata.

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La stessa Coldiretti definisce quindi una “sorpresa” il fatto che i più assidui sostenitori della preparazione delle conserve siano risultati i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, a testimonianza, secondo i coltivatori diretti, di una vera e propria tendenza. Le nuove generazioni, cioè, stanno recuperando le ricette della tradizione, oltre a porre maggiore attenzione alla sostenibilità e alla genuinità di quanto si porta in tavola. Senza dimenticare la consapevolezza degli effetti dei cambiamenti climatici, che rischiano di impattare pesantemente sulla disponibilità di alcuni prodotti.

Conserve, come farle? I consigli di Coldiretti

Per chi si approccia alla preparazione delle conserve, la prima regola sottolineata da Coldiretti, valida per tutti i tipi di prodotti, è la scelta di prodotti di qualità, a tutela della sicurezza alimentare e del rispetto dell’ambiente. In tal modo, ci si può garantire anche la certezza dell’origine, visto che, ricorda l’associazione “l’obbligo dell’indicazione della provenienza in etichetta c’è sulla passata di pomodoro ma manca ancora per confetture, marmellate e conserve vegetali”.

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Sempre in generale, vanno poi rispettate, anche nelle preparazioni domestiche, le norme di lavorazione, soprattutto per quanto riguarda la fase di sterilizzazione. Ogni tipo di conserva ha quindi le sue precise regole di preparazione.
Quella di pomodoro prevede la selezione e il lavaggio accurato dei frutti, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie.

Sottoli e marmellate a regola d’arte

Il processo di preparazione di sottoli e sottaceti, modalità di conservazione di ortaggi di stagione come zucchine e melanzane, prevede invece una prima fase in cui i prodotti dell’orto vanno lavati e scottati in acqua, aceto o vino.
Successivamente, gli ortaggi vanno fatti asciugare, prima di passare all’inserimento nei vasi di vetro con vari aromi e alla sterilizzazione finale.
Infine, riguardo alle marmellate, Coldiretti ricorsa che la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso.
“Una opportunità – conclude – che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare gli sprechi”.

Alberto Minazzi

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